un sadico e tragico scherzo è davvero lo scheletro del film.
una ragazza si innamora, non corrisposta e ingannata, di un uomo senza qualità positive, delle qualità cattive ne ha molte.
lei è la figlia unica di una madre vedova e malata, una figlia sposata è il sogno di quella madre.
Susana Canales (che ha girato molti film in Italia) e Fernando Rey sono bravissimi, ma tutti fanno la loro figura, Manuel Mur Oti ha girato pochi film, ma ottimi.
un film che non può lasciare indifferenti, promesso.
buona (disperata) visione - Ismaele
ps: il titolo italiano è un po' diverso dall'originale, ma così va il mondo.
QUI il film completo, in spagnolo
…Cielo negro es
la historia de un sueño que se transformó en pesadilla; de un amor platónico
que derivó en engaño por el egoísmo y la maldad de los hombres; de un vestido
inexistente que se sustituyó por uno de alta costura y supuso perder un
trabajo; de unas cartas cruzadas que alimentaban la esperanza al tiempo que
servían de escarnio y diversión a quienes las inventaban; una historia para
despedir a una madre feliz y después abandonar cualquier resistencia, salvo que
ocurra el milagro, y en esta ocasión el milagro no fue hombre.
Buon melodramma spagnolo, non molto dissimile dai film
italiani dello stesso periodo, ma con la sua dose originalità. Uno dei suoi
meriti maggiori è di saper rappresentare momenti emotivamente molto forti senza
calcare in modo eccessivo il pedale dell'enfasi e della teatralità, e
mantenendo la forza drammatica delle scene e della storia nel suo insieme. In
altre parole, non si giunge mai ai toni del melodramma fatto a tavolino per far
piangere lo spettatore e della sceneggiata napoletana. Le disgrazie che piovono
addosso alla povera protagonista potrebbero sembrare eccessive, se non altro
per il fatto della loro rapida successione, ma ad essere sinceri la vità riserva
talora simili sventure anche nella realtà. Accanto alla brava e ignota (per noi
italiani) protagonista, troviamo un giovane e sbarbato Fernando Rey, efficace
nel ruolo del poeta più nell'aspirazione che nei fatti. E' spregiudicato e
qualunquista esternamente che sotto la scorza, perché quando il gioco si fa
pesante e diventa dramma mostra di avere una coscienza e tenta anzi di riparare
il male che aveva innescato.
Il finale religioso appare dettato da fede
sincera, più che una volontà di creare una scena forte o far presa sul pubblico
credente (come a volte si trova in certi melodrammi italiani). Molto bella e
intensa la lunga corsa nella pioggia della protagonista.
Girato in pieno franchismo, il film non contiene
propaganda politica, e anzi non nasconde la povertà di certi strati della
popolazione e la disumanità di certi datori di lavoro.
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