sabato 8 maggio 2021

A taxi driver - Hun Jang

inizia come un film neorealista di un tassista un po' furbetto e finisce con il tassista che acquisisce una coscienza umana e anche politica. grande storia che racconta un fatto realmente avvenuto, nel quale il giornalismo diventa un'arma per la libertà e la democrazia.

il tassista protagonista (Kang-ho Song) è ormai famoso anche da noi, dopo una superlativa interpretazione in Parasite.

A taxi driver è un film entusiasmante e imperdibile.

cercatelo e godetene tutti, buona visione - Ismaele


 

 

 

 

 

 

Al modo di una commedia italiana degli anni ‘50, il tassista tenta goffamente di fare dietrofront se non fosse per quel profumo avvincente dei soldi che il fotoreporter gli mostra. Procedono su una deviazione e raggiungono la città. Una camionetta di studenti, armati di bandiere e intenti patriottici rispondono alle prime domande del giornalista che decide di proseguire con loro. Il tassista pare assai contento di liberarsene e si mette in moto per il ritorno. Ed è un vero e proprio ritorno quello che accade da questo punto in poi. Il ritorno a un’umanità degna di essere chiamata tale, a una giustizia fatta di solidarietà e denuncia del male che lede il diritto di ogni essere umano…

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…Il film coreano è un capolavoro incredibile, bellissima storia, ottimi attori e una ricostruzione storica eccezionale. Nel ruolo del tassista, Kang-ho Song è superbo, inizia il film cantando sul suo bel taxi verde e si trasforma da elemento leggero e che fa sorridere, a testimone e protagonista di orrori incredibili e, purtroppo, veramente accaduti.

La storia è meravigliosa, un colpo al cuore di due ore e venti che ti rapisce da subito e non molla la presa mai, inizia con spensieratezza e finisce con lacrime e grande commozione. Nello stile, a tratti, ricorda il nostro La vita è bella, con Roberto Benigni, nell’unire la Storia con la storia del protagonista, piccolo ma eroe. Una presa di coscienza che viene descritta in maniera eccellente e attraverso i problemi insormontabili ma anche grazie ai piccoli gesti, le piccole cose.

Montaggio furioso e fotografia superba, non si vede un errore neanche in controluce. Mirabilante la regia del coreano Hoon Jang che riesce a essere maestoso e raccolto, come un professionista navigato, vedi la magistrale scena dei taxi in corsa che cercano di aiutare il protagonista.

A taxi driver è perfetto sotto ogni punto di vista, non lascia mai la presa sullo spettatore e offre la possibilità di conoscere la storia di un piccolo eroe catapultato nella Storia. Il film più bello visto finora al Torino Film Festival di quest’anno. Imperdibile e armatevi di fazzoletti!

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…Il regista allievo di Kim Ki-duk, grazie a una superba messinscena, ci rende partecipi visivamente degli orrori di Gwangju

Ospedali in condizioni misere, soldati che sparano su studenti che mostrano la bandiera bianca, cadaveri gettati a terra come fossero dei sacchi: sono solo alcuni degli aspetti che Jang-Hun mostra al pubblico in A Taxi Driver.

Certo: a volte il registro eccede un po' troppo sull'avventura - soprattutto nel finale - ma è forse l'unico aspetto negativo di un film magnifico.

Se nella prima metà di A Taxi Driver lo spettatore, come lo stesso Kim, è convinto di trovarsi di fronte a una situazione frivola, con il passare del minutaggio il film cambia registro. 

E si addentra in un mondo di sangue e violenza, di fumo e situazioni tragiche in cui però spiccano i sentimenti e l'orgoglio di un popolo che non ha mai abbassato la testa e che con tenacia ha conquistato un diritto che dovrebbe essere lapalissiano: quello della libertà.

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A Taxi Driver:Los héroes de Gwangju ha conseguido dar visibilidad a un capítulo trágico y violento de la historia surcoreana y a la vez, ofrecer una película entretenida, inquietante, con un ritmo intenso y progresivo, enmarcado en una actuación magistral del protagonista y una más que correcta factoría técnica.

Una oportunidad de oro para aprender un poquito de historia sin tener que hincar los codos; simplemente tenemos que sentarnos, abrir los ojos y disfrutar.

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4 commenti:

  1. Un film bellissimo, tra l'altro visto al TFF nel 2017, la prima volta che partecipavo e il primo film che ho visto.
    L'ho rivisto altre volte, è uscito l'anno scorso il DVD.
    Parte in sordina con risvolti comici e finisce in tragedia, una storia che non conoscevamo che il regista ha saputo raccontare toccando il nostro cuore. Il taxista, un attore simpatico e bravissimo.
    Peccato non si siano più rivisti.

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    1. è proprio un gioiellino che non si dimentica, si ride e ci si commuove, e quel mancato incontro è davvero strano, ma così va il mondo, in Corea.

      buone visioni, Lory :)

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