questi francesi non smettono di stupire, un piccolo film, una piccola storia fatta di tante storie, da quella di Elisabeth a quella di Tululah.
non succede niente, sembra, solo la vita, di una famiglia poco fortunata, ma resistente.
Elisabeth è l'anima del film, ha la forza di tenere insieme tutto, miracolosamente.
come spesso succede, Passeggeri della notte arriva a un anno dall'uscita, in poche sale.
non perdetevi questo piccolo gioiellino, cercatelo e godetene tutti.
buona (notturna) visione - Ismaele
…Nel film, presentato a Berlino nel 2022, si respira una certa air du temps, evocata dalla musica d’allora e dal
cinema rohmeriano, anche attraverso la citazione esplicita di Le notti della luna piena, oltre che dalla voglia
generale, fra i giovani, della trasgressione: i piercing, le minigonne
ridottissime e la violazione dei tabù e delle regole sociali.
Il racconto, sempre molto intimo, sgorga dalla solidarietà che si
stabilisce fra i personaggi, dalla necessità profonda di aiutarsi nel dolore,
nella malattia, nel pericolo che può cambiare le attese…
La compassione, dunque, è il senso della vita, secondo questo autore
minimalista e pudico, che affascina e coinvolge gli spettatori, almeno quelli
che apprezzano il racconto disteso e non urlato, in questi tempi in cui la
pornografia del dolore e lo stridore dissonante dei rumori sembrano travolgere
le verità profonde del cuore.
…Siguiendo el magnífico guion, sus
intérpretes se sumergen en la intimidad de una familia normal, ordinaria, pero
al mismo tiempo universal. Les passagers de la nuit, sin dramatizar una
situación complicada, apuesta por la sensibilidad de sus personajes. El amor y
la comprensión son la manera idónea de afrontar los problemas cotidianos, dejando
un grato sabor de boca, de esperanza, al salir de la sala de cine.
…il tema principale rimane comunque il tempo, il tempo che inesorabile passa e passa soprattutto
sulle persone con il dono (o la maledizione) della sensibilità, che ne sentono
tutto il peso sulle spalle. È il tempo che passa sulle vite ordinarie, non
succede niente di che in fondo, ma niente è più tragico del vedere lo
scorrere della vita e non poter fermare gli attimi.
Attimi che scorrono proprio nel
quindicesimo arrondissement di Parigi, la città eterna, qui riprodotta
attraverso immagini di repertorio (compare anche un documentario di Claire
Denis che riprende Jacques Rivette) e le mura della
caotica, calda e altissima casa di Elisabeth, che non è sola a vivere un
percorso di formazione e crescita, perché anche il figlio più piccolo, sta
iniziando a scoprire che la vita tanto più è bella, quanto più è amara.
Lo stile di regia è asciutto, con
movimenti di macchina delicati e con dei bellissimi inserti di
filmini di famiglia in pellicola super 8 che ricordano la bellezza di un
periodo dove si poteva sognare e sperare in un mondo migliore.
Insomma, un
piccolo gioiello da non perdere, una delicata poesia che un po’ straccia e
un po’ scalda il cuore.
…Mikhäel Hers ha conseguido, así, una
película sobresaliente, en la que el talento de su elenco, especialmente
Charlotte Gainsbourg, se nutre de un guion excelente y una fotografía —de
Sébastien Buchmann— sobria pero ingeniosa. Passengers of the night es una
aproximación sincera y emotiva a una época histórica concreta, en cierta
medida, pero, sobre todo, a una época emocional, y sus mecanismos operan, como
decíamos más arriba, de modo parecido al de una sucesión de cariñosas
evocaciones, recuerdos de un pasado imperfecto, con ese dispositivo
inexplicable por el que se conservan en la memoria algunos detalles con mayor
claridad y otros no, y que, sin embargo, atesoran en su interior una poderosa e
insospechada intensidad.
…La
collocazione temporale permette all'autore di disseminare lungo Passeggeri
della Notte numerosi omaggi, schegge di memoria personale più o
meno evidenti.
Il primo e più
evidente tributo lo possiamo scorgere immediatamente: la trasmissione
condotta da Vanda ricorda incredibilmente un format radiofonico di durata
ultraventennale condotto tra gli anni '70 e '90 da Jean-Charles
Ashero; l'assonanza tra “Les choses de la nuit” (Le cose della
notte) e Passeggeri della Notte è lì, in bella mostra.
L'autore inoltre interseca due
prime volte: durante il suo primo incontro romantico il giovane Matthias è
combattuto tra la decisione di scambiarsi i primi baci con una sua compagna di
classe e la possibilità di seguire la finale dell'Europeo di Calcio del 1984,
il primo poi vinto dalla Francia che ne era anche il Paese organizzatore.
Il più commovente omaggio cinefilo
è però chiaramente quello riservato a Pascale Ogier,
fenomenale attrice scomparsa alla vigilia del suo 26° compleanno
nel 1984: Talulah e Matthias vanno a vedere i suoi film, Le pont
du Nord di Jacques Rivette e Le notti della luna
piena di Éric Rohmer, opera che le valse l'immortalità e il Prix
d'interprétation féminine al Festival del Cinema di Cannes.
I due se ne innamorano
perdutamente, malgrado la loro prima scelta fosse un altro film di grande
richiamo di quell'annata. Birdy - Le ali della libertà,
di Alan Parker.
A ben vedere, Talulah è
integralmente configurabile come un grande inno a Pascale
Ogier: condivide lo spirito vagabondo dei suoi personaggi, la sua
acconciatura e persino l'iconico chiodo da lei sfoggiato in Le
pont du Nord.
Il suo personaggio apre Passeggeri
della Notte e si presta a essere il più vicino alla prospettiva dello
spettatore.
Lasciando convergere una pluralità
di elementi con naturalezza, il regista Mikhaël Hers riesce
a rendere gli spettatori stessi passeggeri della notte all'interno di un
viaggio che, di fatto, è terreno comune.
Man mano che la navigazione
prosegue, le strette delle difficoltà di ciascun personaggio lasciano il passo
al caldo abbraccio di un film che ci porta a osservare la placida, ma
inesorabile, bellezza del cambiamento.
Dopo essere stato in concorso
al Festival del Cinema di
Berlino 2022 e aver fatto poco dopo una fugace
apparizione sugli schermi italiani al Rendez-Vous,
festival dedicato al Cinema francese, Passeggeri della Notte arriva
nelle nostre sale grazie alla distribuzione di Wanted Cinema con il
suo carico di emozioni tenui, ma universali.
L'ennesimo, fulgido esempio della
vitalità e del pluralismo di voci del Cinema francese contemporaneo.
...Con una regia sofisticata, una fotografia che esalta i toni della notte e un comparto di brani musicali che ci cullano attraverso le emozioni dei personaggi di una sceneggiatura ben costruita, Hers confeziona un piccolo gioiello, un film da guardare una volta e su cui riflettere appena usciti dal ventre della sala.
Da vedere, soprattutto se amate i film in pieno stile estetico francese e le storie d’amore dalle mille sfumature.
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