una storia di fantasmi, o meglio di morti che non vogliono lasciare un posto.
nessuno capisce, sembra, e la verità è troppo complicata e pesante da sopportare.
non mancheranno morti, paura e colpi dai scena.
un gran bel film, promesso.
buona (ortopedica) visione - Ismaele
…Fragile è un film che entra dentro,
sotto la pelle e nel profondo, lasciando alla fine della visone un senso
di tristezza incredibile, grazie soprattutto alla storia che viene raccontata.
Vi consiglio di guardarlo assolutamente perché non rimarrete delusi da questa
perla del genere horror.
…Ciliegina sulla torta Fragile - A Ghost Story la
solita fregola post illuminista di voler spiegare sempre tutto a tutti i costi
con il consueto meccanismo della ricerca (da sonno invincibile le scene
nell’archivio a scartabellare documenti e foto) che giunge alla “terribile rivelazione
finale” che tanto terribile o inaspettata non è… Si cerca di far luce quando si
dovrebbe invece metter paura e addensare le ombre.
Peccato perché vi sono alcuni aspetti molto
interessanti nella pellicola, partendo da una buona scelta delle location per
poi passare a un efficace senso di provvisorietà dato dalle stanze
dell’ospedale piene di cartoni e gente che trasloca per poi finire nella
creazione di un nuovo totem orrorifico genuinamente spaventoso e
sufficientemente originale come quello del fantasma “meccanico”.
Un finale "tenerone" e new age (che
bara sulle premesse date in pasto allo spettatore ma piacerà a fidanzatini e
bambini), un sonoro usato in modo terrorista e un montaggio particolarmente
disastroso (basti la sola sequenza del blocco dell’ascensore e sua risoluzione)
completano il quadro di una pellicola facilmente dimenticabile.
Fragile - A Ghost Story: ulteriore tappa in un processo di americanizzazione
che il regista segue ormai da anni quando sia sul versante interno (Amenabar)
che sul piano dell’horror europeo la propensione sembra essere quella di una
ricerca distante da certe soluzioni ormai abusate.
Per Balaguerò la paura, prima che un’emozione, è un sentimento:
scaturisce da uno sfaldamento interiore, da una perdita e dal troppo amore
riversato per colmarla. La scelta di storie prototipiche, di un cinema classico
a rischio non scansato di cliché è funzionale al riconoscimento immediato ed
empatico di personaggi e dinamiche relazionali, dimostrando, al contempo, che
non occorrono idee nuove per creare un racconto interessante.
"Fragile", meno equilibrato rispetto ad altre opere del regista e con
qualche enfasi forzata, è un'apnea intensa e coinvolgente, dall'ottima resa
atmosferica.
Nel complesso un discreto prodotto, anche se da
un regista di quel livello mi sarei aspettato qualcosina in più.
Il film consta di una prima parte molto lenta;
non si arriva mai alla noia, però effettivamente ci si accorge che succede
troppo poco, e i personaggi in scena non vengono approfonditi in maniera
adeguata.
La scelta di costruire l'atmosfera mostrando
poche scene horror è indovinata: l'atmosfera è un punto di forza della
pellicola.
Nell'ultima parte il film acquista in termini di
chiarezza espositiva, mettendo a fuoco il fulcro dell'intera vicenda, ma
purtroppo perde tantissimo mostrando l'entità paranormale in tutto il suo
"splendore".
In conclusione parliamo di un film girato bene e
con qualche interessante scena all'attivo, seppur la sceneggiatura non offra
veramente niente di nuovo sotto il sole.
Visione consigliata a tutti gli amanti
dell'horror, senza aspettarsi il film dell'anno.
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