lunedì 15 dicembre 2025

Upon Entry (La llegada) - Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vásquez

come nella canzone di Gino Paoli (Il cielo in una stanza) anche il film è girato quasi tutto in una stanza.

all'aeroporto di Newark, negli Usa, Elena e Diego, che arrivano dalla Spagna, vengono bloccati dalla polizia di frontiera e sottoposti a umilianti interrogatori, insieme e da soli, da due poliziotti che li distruggono psicologicamente.

il film è tutto qui, ed è abbastanza per un buon film, che è anche un'opera prima.

arrivare dalla giungla al giardino della democrazia non è così facile, anzi.

un film che merita, senza dubbio.

buona (claustrofobica) visione - Ismaele 

 

 

…La claustrofobica opera prima di Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vásquez nasce e si esaurisce nel giro di settantasette minuti. Un’ora circa in cui viviamo, passo dopo passo, la disavventura di una coppia che vuole trasferirsi negli Stati Uniti. Un paese descritto indirettamente dai due registi come un mostro che prima inghiotte e poi fa di tutto per espellere i corpi riconosciuti come “estranei” a sé.  Le direttrici di questo mostro tentacolare sono identificate dai rappresentanti della legge, campioni assoluti di indifferenza nei confronti di numeri, non certo persone, la cui sorte è appesa ad un filo. Gli interrogatori alla ricerca di una verità assoluta sul perché la coppia abbia deciso di trasferirsi sono messi in scena dai due cineasti attraverso un fitto scambio di primi e primissimi piani. Una rigorosa scansione in atti segmenta il ritmo della pellicola. Durante l’incipit i tempi si dilatano per costruire a poco a poco il senso, prima di attesa, e poi di angoscia di Elena e Diego. Col passare dei minuti, i registi aumentano i giri del motore e alla sospensione iniziale, il film risponde con un ritmo infernale, proprio quando i due protagonisti dovranno controbattere senza soluzione di continuità le pesanti accuse e illazioni mosse loro da parte della polizia. Il senso di impotenza provato dai due protagonisti all’interno del claustrofobico kammerspiel aeroportuale di Rojas e Vásquez è reso visivamente dall’evoluzione dei loro volti le cui espressioni attraversano, nel giro di pochi minuti, la gamma di emozioni dall’angoscia allo spavento, dal terrore allo sconforto.

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…La pareja de directores hace participe al espectador en todo momento, incluso tiene que tomar sus propias conclusiones y pensar por donde puede salir en desenlace. 

La dirección es estupenda, milimétrica diría yo, no se les escapa ni un pequeño detalle. La película tiene todo lo que necesita el buen cine, una historia que te atrape desde el principio y que no te suelte hasta el final.
Estamos ante uno de los mejores estrenos españoles del año, e incluso me atrevería a decir, a uno de los mejores de lo que llevamos de año. Como casi siempre pasará desapercibida, pero los que amamos el buen cine, la hemos disfrutado, y mucho.

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Upon Entry dopotutto è un film chiuso sui suoi due protagonisti fin dall’inizio, e si concentra solo su loro due recludendo sempre lo spazio, a partire dalla scelta di aprire la narrazione nello stretto abitacolo di un taxi: film recluso prima ancora che chiuso, in attesa esso stesso di trovare un pertugio per la verità attraverso la dialettica, conscio probabilmente che anche questa sia una via con la quale si devono necessariamente trovare dei compromessi. In un’opera produttivamente così piccina i due registi dimostrano di saper tramutare le limitatezze in una scelta estetica, e di senso, e anche se ogni tanto si ha l’impressione che il film non possa ambire ad altezze superiori a quelle che gli appartengono di base non si può non ammirare la brillantezza della messa in scena – e la scelta finale, qui non evidenziata per ovvie ragioni, è davvero intelligente –, e con essa l’ottima direzione di un cast che ha sempre la videocamera incollata addosso, visto che lo spazio scenico quasi è inesistente, gabbia/stanza che è l’angusto pertugio di un aeroporto ma anche l’esistenza stessa, in cui si rischia di essere clandestini nell’anima prima ancora che sul passaporto.

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