sabato 13 dicembre 2025

A proposito di Schmidt (About Schmidt) - Alexander Payne

Warren Schmidt va in pensione, e sarà uno schifo. 

il film mostra sempre il suo (spesso meschino) punto di vista sotto forma di lettere che scrive a un bambino africano che lui adotta a distanza, povero bambino, ascoltare i miseri drammi dell'opulento Warren.

Jack Nicholson è come sempre strepitoso, davvero bravissimo, anche in un ruolo dimesso, un pensionato senza qualità, rispetto ai suoi film più famosi.

una bella sorpresa, in un film diretto da un bravo Alexander Payne.

buona (pensionata) visione - Ismaele


 

QUI si può vedere il film completo, in italiano

 


Bolso, col riporto, intrappolato in un corpo ormai anziano: è il nuovo Jack Nicholson versione Warren Schmidt. Una vita da mediano, in un’anonima società d’assicurazioni. È giunta l’ora della pensione, dopo una carriera fantozziana tutta casa, letto e ufficio. A ”ravvivare“ il futuro, solo un timido sogno (covato, a dire il vero, dalla consorte) di un camper col quale salpare per chissà quali mete ”esotiche“. Il grande Jack pare diversissimo, ma forse è la logica conclusione di un discorso cominciato trent’anni fa, complice Bob Rafelson. Il re dei giardini di Marvin, il ”pezzo facile“ dell’amara, profondissima America, perennemente insoddisfatta, è invecchiato. La disillusione ha preso il sopravvento. E l’unico on the road possibile (un on the road a metà) è col fin troppo comodo camper iperaccessoriato. Lo spaccato di Payne fa a pugni con l’ottimismo forzato dell’era Bush: i suoi Stati sono magari Uniti ma a governare le inutili giornate dell’unica potenza imperialista rimasta, è la noia, sono le ”ultime cene“ aziendali prima del viale del tramonto…

da qui

 

Film feroce, anche se all'apparenza, tutto ruota nei binari della noia sociale.Personaggio di Schmidt estremamente drammatico, anche se niente di eccezionale (a parte la morte della moglie) lo andrebbe a dimostrare.Schmdit si sveglia da una vita lavorativa che lo ha portato in un sistema vuoto, senza amori veri, senza rapporti concreti e l'ultimo aggancio lo ritrova in un'adozione a distanza.Questo attacamento verso un bambino di 6 anni che non sa ancora leggere e scrivere, ma solo disegnare, gli dà la possibilità di svuotarsi del superfluo che in tutti questi anni ha dovuto ingerire, ma il rapporto sarà sempre a distanza, e forse in conclusione solo con sé stesso.E' un tema di una crisi di una società fondata su valori superflui, che si ritrova alla fine in una situazione paurosa.E'reso tutto molto bene, con delle note anche leggere che rendono ancora più drammatico il tema.

da qui

 

A proposito di Schmidt è un film costruito completamente intorno alla recitazione di Jack Nicholson, libero come sempre di spaziare nelle pieghe del suo immenso talento e dare corpo al proprio personaggio lavorando sull’eccesso. Al suo fianco, un branco di attori più o meno mediocri (con l’eccezione di Kathy Bates) ma assolutamente perfetti per le parti (compresa Kathy Bates). Con queste premesse, non ha molto senso soffermarsi sulla piattezza della fotografia, sull’inconsistenza della regia o sulla pochezza della sceneggiatura: è per vedere Jack Nicholson recitare – per vederlo recitare in questa maniera – che la gente va al cinema a vedere questo film…

da qui

 

...E anche Jack Nicholson è invecchiato:ma lo fa da par suo con un film di umorismo acido e disperato in cui lui,uomo a cui si potrebbe dire di tutto tranne che è ordinario,fa la parte di un grigio(dentro)contabile,a una grigia festa di pensione,imprigionato da 42 anni in una convivenza con un'estranea chiamata moglie.Morta improvvisamente quest'ultima il mondo del buon Warren(ma si legge Jack)implode e lui decide di venirne fuori cercando di impedire il matrimonio della figlia con un venditore di materassi ad acqua.E parte col suo lussuosissimo camper(gli acciacchi si fanno sentire meglio un viaggio comodo)in un viaggio della memoria accorgendosi che,dovunque è passato non ha lasciato il segno.....E riesce a dire alla figlia quello che pensa del suo futuro genero.....Ci sono alcune parti esilaranti ma il tono del film è serio,parla di solitudine,di vecchiaia,di un'altra versione del sogno americano che si infrange nella mediocrita', di mancanza di comunicazione tra padre e figlia e Nicholson è grande come al solito.....

da qui

 

 

Nessun commento:

Posta un commento