giovedì 4 maggio 2023

Les Risques du métier (Attentato al pudore) - André Cayatte

nel 1967, solo 45 anni prima del terribile e gran bel film intitolato Jagten (Il sospetto), di Thomas Vinterberg, con Mads Mikkelsen, in Francia André Cayatte dirigeva un film su un maestro di scuola oggetto di false accuse di pedofilia.

il maestro è Jacques Brel e la moglie è Emmanuelle Riva, e scusate se è poco.

un film dimenticato e sconosciuto, almeno da noi, eppure è un gran bel film, molto convincente e inquietante, diretto da un grande regista, e poi il maestro è Jacques Brel e la moglie (maestra anche lei) è Emmanuelle Riva, e scusate se è poco.

un piccolo gioiellino, cercatelo, non ve ne pentirete.

ps: il titolo italiano è dimenticabile


una (terribile) storia di Thomas Bernhard: 

“IL DIRETTORE chiama a colloquio l'insegnante e lo accusa di aver esercitato violenza su uno dei suoi allievi. Non sa come dirlo, ma il suo trasferimento in un altro paese s'impone. Ma probabilmente sarà persino costretto a lasciare l'attività didattica. In ogni caso non può non stendere rapporto al provveditorato, e l'intera vicenda avrà conseguenze ben più gravi di quelle ora elencate. L'insegnante non si giustifica e afferma semplicemente di non aver esercitato alcuna violenza sul bambino, e che una simile azione - che il direttore non può tralasciare di descrivere minuziosamente - non gli passerebbe mai per la testa. Ma i suoi tentativi di difendersi non servono. E immediatamente sospeso dal servizio, gli comunica il direttore, e lo congeda senza porgergli la mano come di consueto. Cosciente della propria innocenza l'insegnante ritiene che verrà alla luce col tempo, e pensa di sfruttare il periodo della sospensione come una semplice vacanza. Non oltrepasserà neppure le mura della scuola, una tale diceria. Ma si sbaglia. La voce si diffonde con la velocità del vento e persino il giornale cittadino ne dà notizia. Scrive che un uomo come l'insegnante dovrebbe esser messo dietro le sbarre. Nessuna pena risulterà troppo severa per lui. La gioventù, e soprattutto i bambini, devono esser difesi dalla sua persona con ogni mezzo. Poiché l'insegnante è da poco sposato, la vicenda è per lui due volte sgradevole. La moglie non crede alle sue parole, e quando viene a conoscenza dell'accusa lo lascia. Non sono trascorsi che quattro giorni dalla sua sospensione e già l'insegnante riceve una citazione in giudizio dal tribunale distrettuale. Si ignora come trascorra i giorni prima dell'udienza. In ogni caso non si mostra più in pubblico. Nel frattempo la sua vicenda è sulla bocca di tutti. La sua padrona di casa esige che si trasferisca e gli restituisce la pigione pagata in anticipo. Un giorno prima dell'udienza il suo cadavere viene ritrovato in un fiume in piena, a diciassette chilometri dal luogo di residenza. Dalla ricostruzione dell'accaduto risulta che non si è suicidato ma, sventuratamente, è precipitato e annegato nel fiume. Ora lo scolaro si fa vivo e afferma che l'intera storia è falsa - l'ha inventata per vendicarsi del giovane insegnante.”

da qui

 

 

QUI il film completo, in francese

 

 

Cosa succede se un professore, pur felicemente sposato, è giovane e aitante e se più di un'allieva adolescente ne è ammaliata? Specie in un paese piccolo dove lui, non avendo figli, non è sentito da loro come un padre? L'inferno, semplicemente l'inferno; qui non è la ribellione coi movimenti ormonali, ma l'amore più genuino, una malattia incurabile. Un mistero nel mistero, quattro o cinque piccoli gialli in un solo ottimo film con un grande Brel (sfortunato nella vita!) e una Riva che già si distingueva per i suoi occhi tanto belli quanto glaciali.

da qui

 

Avvincente film nel quale si ritrovano i temi cari al regista ed ex-avvocato André Cayatte: giustizia e ingiustizia, verità e menzogna, rettitudine morale e sbandamento. L’atmosfera della provincia, dove gente gretta e pecorona è pronta a sacrificare chiunque in funzione di una verità che ha pregiudizialemente deciso di prendere per buona, ricorda i ritratti sferzanti di Claude Chabrol. Non meno meschini appaiono i funzionari di polizia, con la loro pruriginosa e quasi oscena curiosità durante gli interrogatori delle ragazzine. Alle prese con il suo primo ruolo da protagonista in un lungometraggio, Jacques Brel colpisce per il suo pacato senso del dramma. Per quanto colpito e indignato, non perde quasi mai le staffe, si difende come può di fronte ad accuse difficili da controbattere, restando in ogni momento fedele a se stesso e, soprattutto, alla moglie, un’ancor giovane e molto bella Emmanuelle Riva, come sempre affascinante ed efficace…

da qui

 

…Instinctif, à fleur de peau, Jacques Brel impose d’emblée un immense talent de comédien. Dans Les Risques du métier, il incarne avec une stupéfiante authenticité un instituteur d’un petit village accusé du viol de l’une de ses élèves. Alors qu’il clame son innocence, d’autres accusations l’accablent. Ce sujet choc et rare dans le panorama cinématographique français de l’époque est magistralement traité par André Cayatte qui happe l’attention du spectateur dès le remarquable plan-séquence qui ouvre le film, celui montrant la jeune fille courant de l’école jusqu’à la maison de ses parents, en pleurs, sous l’oeil interloqué des passants.

Avec un découpage au cordeau, l’accusation en entraîne une autre, la rumeur court, l’homme est désigné coupable sur la parole d’une enfant. L’instituteur voit alors le monde s’écrouler autour de lui, personne ne met en doute les paroles sacrées de son élève. Tout semble perdu, mais sa femme incarnée par Emmanuelle Riva va mener l’enquête de son côté. Ancien avocat au Barreau de Toulouse, André Cayatte met en relief l’hypocrisie d’une petite bourgade bien propre sur elle, mais aussi et surtout les failles de la justice française en adaptant le livre éponyme de Simone et Jean Cornec, avocats, ardents défenseurs de la présomption d’innocence.

Les Risques du métier est un immense succès avec plus de 3,5 millions d’entrées. Drame à suspense, cette oeuvre toujours aussi brûlante d’actualité et intensément interprétée - y compris par des jeunes comédiennes incroyables - a le mérite de passer les années sans tracas. Le cinéma d’André Cayatte, souvent pillé et jamais mentionné à l’instar de La Chasse de Thomas Vinterberg, est à réhabiliter de toute urgence.

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