mercoledì 13 luglio 2022

Dead of winter (Omicidio allo specchio) – Arthur Penn

rispondere a un annuncio non è troppo sicuro, ma non lo sai prima.

una coppia di pazzi scrittura un'attrice per un lavoro di pochi giorni, ben pagato.

lei è Mary Steenburgen (ha vinto anche un premio Oscar in carriera, ed era presente nell'ultimofilm di Guillermo del Toro), che fa tre personaggi diversi, e li fa benissimo.

sembra un film piccolino, ma dietro c'è la mano di Arthur Penn, e quindi come non vederlo?

a me è piaciuto molto, non sarà perfetto, ma ti tiene incollato allo schermo fino all'ultimo secondo.

buona (misteriosa) visione - ismaele

 

 

 

Mary Steenburgen is excellent in a demanding role, well three roles to be honest that must look alike but not be the same. Roddy McDowall is always a joy to watch and he's wonderfully off kilter here. Jan Rubes, who I only know from Witness, gives a powerful performance in a very Hitchcockian way. There are other Hitchcock touches too, including direct yet subtle references to many of Hitch's films through use of corpses or leg casts. My lass thought that this was far too obvious, but she sees through these things far more often than I do. I thought it was perhaps a little workmanlike, but cleverly subtle. I can see why it was a sleeper hit.

da qui

 

Un'attricetta accetta la proposta di un produttore di girare un provino in una località sperduta di campagna. L'hanno scelta, dicono, per la rassomiglianza con una attrice misteriosamente scomparsa. Tutte storie. Il sedicente produttore vuol ricattare una riccona, che ha ucciso la sorella gemella per derubarla. Presentandole un videotape girato con l'attricetta, vuol far credere all'assassina che la sorella è ancora viva. Prigioniera di quella banda di delinquenti, l'attrice sembra non aver scampo, e invece sarà proprio la somiglianza con le altre due donne a salvarla.

da qui

 

Remake di un vecchio film degli anni '50 che il vecchio Penn si ritrovò a dirigere su commissione della casa produttrice, dopo una serie di beghe sconclusionate che continuarono anche dopo l'effettiva conclusione della lavorazione. Nonostante tutto ne venne fuori un bel thriller coinvolgente e claustrofobico, ricco di suspense e con una suggestiva ambientazione invernale. Grande prova della Steenburgen in un ruolo (triplice) denso di sfaccettature. Quando si dice "la classe non è acqua".

da qui




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