opera prima di Mike Cahill, e che opera prima!
citazioni di altri film importanti, perchè capiamo che non è un giochetto da niente.
Brit Marling e William Mapother sono bravissimo, a interpretare il dolore e la volontà di superarlo.
è un film filosofico e di fantascienza, un pianeta come il nostro, gemelo in tutto e per tutto, appare, e niente sarà come prima.
gran film, che non ti dimentichi.
buona (gemella) visione - Ismaele
Io continuo ancora a domandarmi quali aberranti (il)logiche
regolino i nostri canali distributivi per quanto riguarda i film da mandare
nelle sale cinematografiche. E, siccome pare che l'intelligenza di una
pellicola non sia requisito fondamentale ma un semplice optional (che se non
c'è è pure meglio), non dovrei continuarmi ad indignare per pellicole di valore
che escono nei nostri cinema solo nominalmente, perchè in realtà sono uscite
virtuali. E io invece ogni volta mi indigno.
E' il caso di questa piccola produzione
statunitense, Another Earth,
che sotto la patina della fantascienza distopica ( e quella Terra-Due che
diventa sempre più grande in un cielo sempre più piccolo che la trattiene a
stento, conferisce alla pellicola un aspetto molto melancholico, anche se
bisogna sottolineare che il film di Von Trier è posteriore a questo) racconta
una storia d'amore, di elaborazione del lutto e di senso di colpa che,
ineluttabile, avvolge tutto.
E' placido, silenzioso eppure ti entra subito
dentro questo film dall'aspetto sundancesco . L'evidente economia di mezzi con
cui è stato realizzato evidenzia ancora di più la sostanza del dolore
lancinante che , come una morsa, stritola i cuori dei due protagonisti…
… Film “povero”, teso al realismo secondo
un’idea di messa in scena molto scarna ma comunque ben curata, ha
il notevole merito di tratteggiare con sincerità lo spaesamento di anime
ferite, di persone che gli eventi hanno relegato ai margini della società. Nell’approcciarsi
ad “Another Earth” dunque non si deve cercare la novità,
quanto piuttosto la capacità di introspezione psicologica e la ricerca di
poesia. Sotto questo punto di vista le musiche intimiste del gruppo
newyorkese Fall On Your Sword aiutano moltissimo il
progetto. Una parte considerevole della riuscita del film è anche
dovuta alla bella prova dei due protagonisti, la pressoché sconosciuta
Brit Marling e il caratterista William Mapother (per chi non lo sapesse,
quest’ultimo è un cugino di Tom Cruise): la compostezza dolorosa delle loro
interpretazioni permette di entrare in sintonia con i rispettivi personaggi,
delineati con pudore e insieme profondità…
…Il pensiero dell’altra
Terra onnipresente nel cielo ma che pare sia ignorata da tutti tranne che dalla
protagonista, non è altro che la proiezione del desiderio di riscatto e di
ricerca del perdono che anima tutto il film. E la scomparsa dal cielo del nuovo
pianeta non turba l’equilibrio di un racconto equilibrato e senza forzature.
Impeccabile la giovane
protagonista, che utilizza la sua fragilità fisica per accentuare, senza mai
andare oltre il limite, l’atmosfera di attesa di qualcosa che accadrà che
pervade tutta la pellicola
… Another
Earth si rivela essere
estremamente delicato, essenziale e sospeso in un’atmosfera impalpabile. La
bella protagonista, anche co-sceneggiatrice insieme al regista, cammina in
questa desolata cittadina, cercando di controllare e far zittire il suo senso
di colpa che non le da tregua. Ci prova con il confronto con la sua vittima, ma
anche lui appare inconsolabile. La colpa e la redenzione dunque, un argomento
che non smette mai di risultare affascinante, specie se trattato con la
delicatezza che ha dimostrato di avere Cahill.
Straordinaria l’interpretazione del caratterista William Mapother nel
dolente ruolo di un uomo distrutto dalla tragicità della sua vita, e proprio
lui, insieme alla Marling, sono i principali fautori della buona riuscita del
film.
Anche la colonna sonora, del gruppo newyorkese Fall On
Your Sword, aiutano a costruire l’atmosfera tesa di un’anima sempre in attesa
di qualcosa o qualcuno che riesca a sollevarla dalla tremenda morsa della
colpa. La scenografia è scarna, la fotografia sgranata, tutto intorno ai
protagonisti appare rarefatto come per convogliare l’attenzione solo su di loro
e sulla loro vicenda, e in secondo piano su questo pianeta che condiziona gli
animi e che si rivelerà la soluzione alla sofferenza, alla solitudine e
all’alienazione a cui condanna un mondo ingiusto.
… Another Earth è un film che si trova al punto
d’incontro fra scienza e filosofia e che contiente tante cose insieme. Ѐ un
film di atmosfera che ti cattura da subito, dalla prima inquadratura, che ti
pone di fronte a personaggi complessi, a domande assolute. Un film sul perdono
e su quello che pensiamo di noi stessi e dei nostri errori. Una sinfonia
musicale in cui la prima parte del lutto disperato e introiettato è il momento
solitario della composizione, mentre la seconda dell'esecuzione in pubblico di
quanto creato dentro di noi. L’utilizzo delle musiche è molto efficace, così
come una regia umana, ma rigorosa. Ma sorprendente è la performance della
protagonista, Brit Marling, davvero convincente mentre Mike Cahill ha
diretto con maestria e ritmo questo viaggio dentro noi stessi che l'arrivo di
una seconda Terra in cielo ci fa compiere.
… Figlio del Sundance di
cui incarna in pieno i tratti, Another Earth si innesta in
quel flusso cinematografico orgogliosamente indie e low budget che rinnova il
genere drammatico innestandovi elementi nuovi (in questo caso la fantascienza)
e finisce curiosamente per condividere alcuni tratti con un altro progetto sviluppato
in luoghi e modi diversi, l'apocalittico Melancholia di Lars von Trier. Entrambe le pellicole
sono figlie di un sentire comune legato all'instabilità della nostra epoca e
capitalizzano un sentimento collettivo rendendolo unico e personale attraverso
il filtro dell'arte. Il film di Cahill, meno visionario e più concreto della
maestosa opera di von Trier, rappresenta una piacevole sorpresa nel panorama
cinematografico attuale contribuendo a lanciare la carriera dei suoi
interpreti, soprattutto dell'intensa Marling, e dello stesso regista. Un film
da vedere per il gusto di riscoprire un cinema adulto, non banale, capace di
sollevare interrogativi sulla natura delle cose e sul senso della nostra
esistenza.
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