il film è un po' sulla scia di precedenti illustri, sempre sul tema della schiavitù negli Usa.
il film, che è il lungometraggio d'esordio della coppia di registi, riesce a colpire con una storia in cui il passato non passa mai.
sembrano due storie parallele, fino a che si scopre che in realtà sono contemporanee, e che la schiavitù è una merda, ma se sei donna ancora peggio.
e da qui viene tutta la differenza.
buona (non distopica) visione - Ismaele
…Sulla falsa riga di altre pellicole di genere, una su
tutte Scappa – Get Out, questo
horror atipico si dipana attraverso due filoni narrativi, ognuno ambientato in
un’epoca diversa, ma ciononostante collegati da una stessa tematica razzista, e
da un alone di mistero che intercorre per buona parte di visione.
I due registi con Antebellum provano
a donare originalità ad una tematica sfruttata da Hollywood forse in maniera
esasperata, e lo fanno anche bene, se non fosse per la voglia di
commercializzare il loro prodotto con un finale dimesso, per certi versi
frettoloso e soprattuto poco in linea con le premesse dei primi minuti. Antebellum diventa così un’opera incompiuta,
o per meglio dire sfruttata non al meglio.
La sceneggiatura firmata dagli stessi registi presenta
incongruenze palpabili in entrambe le ambientazioni racchiuse al suo interno, e
questo aspetto rende ostica la comprensione degli eventi narrati, in special
modo nel primo atto. Esteticamente Antebellum è
invece un bel vedere, con una fotografia pulita, alcune inquadrature
interessanti, ed un piano sequenza nei primi minuti che lascia ben sperare gli
amanti dell’estetica nel cinema.
Il cast, infine, presenta una Janelle Monáe in forma smagliante: per la
bravissima attrice si tratta di una prova maiuscola che di certo potrà dare
alla sua carriera la giusta spinta. Jena Malone e Jack Huston si ergono come villain di tutto
rispetto, finendo però vittime di una caratterizzazione dei loro personaggi,
così come la sceneggiatura di Antebellum,
poco approfondita.
VERDETTO FINALE: Antebellum nasce da un’idea interessante, ma
finisce per deludere perchè sorretto da una sceneggiatura poco chiara, e
soprattutto da una regia priva del giusto carisma. Il film andrebbe visto solo
per la splendida presenza scenica di Janelle Monáe.
https://www.universalmovies.it/antebellum-recensione-film-janelle-monae/
…“Antebellum” está destinada a ser una
película polarizadora, especialmente en un tiempo donde el tema racial está tan
presente en la sociedad estadounidense. La enrevesada trama, las actuaciones y
el lado artístico exponen los problemas raciales que aún existen en países
desarrollados como Estados Unidos, sin olvidar los momentos históricos más
importantes en este tema, como lo fue la Guerra Civil, en una intrigante
historia. Definitivamente no es una película para todas las audiencias, en
particular para las que no disfruten de los temas raciales expuestos de forma
cruda, y ya se puede apreciar la gran diversidad de opiniones que está
generando. De la forma más objetiva posible puedo decir que, aunque tienen
varias fallas, “Antebellum” es un impresionante debut para los directores Gerard
Bush y Christopher Renz.
…Intrigante, appassionante, crudele e
profondamente politico, Antebellum è un film che si
diverte un mondo a giocare con le nostre false certezze, tenendo
abbondantemente impegnati neuroni ma al contempo risultando straordinariamente
godibile, pur nella sua perturbante e malsana atmosfera di fondo. La stessa che
d’altronde il produttore Sean McKittrick aveva a suo tempo preteso da Jordan
Peele sborsando i pochi baiocchi necessari alla gestazione di Get Out.
Senza dar vita a inutili confronti, basti dire che anche stavolta il risultato
pare decisamente di alto livello, tanto sulla carta quanto sullo schermo,
nonostante qualche rammarico per il mancato passaggio in sala. E proprio il
grande schermo avrebbe ancor più giovato alla pellicola di Bush e Renz,
coraggiosamente confezionata in formato panoramico come le grandi epopee
d’altri tempi e intriso fino al midollo di tutto ciò che rende tale
l’esperienza cinematografica. Ma pazienza, poiché i grandi film, quando sono
tali, non badano certo alla dimensione delle cornici che li contengono.
…Dopo un inizio tutto sommato promettente, il lungometraggio
d’esordio di Gerard Bush e Christopher Renz affoga in una struttura narrativa
poco equilibrata e nella banalità che avvolge personaggi e situazioni,
trascinando a fondo con sé anche la componente politica. Peccato, perché ho la
sensazione che se il film fosse stato gestito senza trucchi o, perlomeno, con
un paio di giocate differenti, forse si sarebbe salvato.
…Antebellum es mucho más que una película
duramente castigada por las críticas de aquellos a quienes les cuesta
enfrentarse al cine que narra problemáticas sociales, convirtiéndose en un
filme donde el terror no reside en los elementos formales, sino que se sirve
de un poderoso discurso racial y feminista asentado en un momento más que
correcto y necesario.
…Allegoria letterale, brutale ed
immediata, dalla straordinaria forza critica, Antebellum è un'opera intrigante,
appassionante e profondamente politica, impreziosita da un impianto visivo
abbacinante costruito dai registi Gerard Bush e Christoper Renz attraverso una
cura maniacale dei dettagli e una messa in scena grandiosa.
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