il film è ambientato nel 2022, proprio adesso.
si parte da un omicidio eccellente e da un poliziotto testardo (Charlton Heston) che cerca la verità, contro la volontà dei superiori.
quella che era fantascienza dopo 50 anni, sta diventando realtà, la maggior parte delle persone sono poveracci con qualche buono-pasto per potersi procurare il cibo, che scarseggia, la polizia reprime, i ricchi sono pochi e super-ricchi, la politica fa abbastanza schifo, potere e privilegi, l'economia comanda, proprio come oggi.
le case dei riccastri hanno delle giovani e belle donne in dotazione, che passano di mano in mano, da ricco a ricco.
e poi ci sono quelli, in via d'estinzione, che si ricordano cosa sono i libri e a cosa servono e il piccolo grande Edward G. Robinson (morto pochi giorni dopo la fine del film) è uno di quelli, uno che sa leggere, e ricostruisce le storie, come in Fahrenheit 451.
buona (poliziesca e fantascientifica) visione - Ismaele
QUI si può trovare il film completo, in italiano
Ésta es una de las mejores películas de Richard
Fleischer, es ciencia ficción sin efectos especiales. El año en que yace es
2022 y tiene cosas que podemos ver que pueden llegar a pasar, que no suenan
para nada extrañas. El filme abre con como la humanidad viene malogrando el
medio ambiente y el planeta, nos estamos autodestruyendo, y a esto se agrega la
sobrepoblación y la escasez de comida. Las brechas sociales son más notorias,
el rico puede tener lo que ya la gente común no, como carne, fresas o un jabón,
cosas simples. La gente come de una empresa que fabrica una comida artificial,
llamada soylent green, sacada del océano, del fitoplancton. El filme es también
un noir, un empresario rico es asesinado, hay una conversación ambigua entre él
y su asesino, un tipo simple con un fierro de carnicero. Hay dos asesinos
sueltos, el que todos sabemos y uno escondido. Tenemos a un policía muy
particular, Thorn (Charlton Heston, que físicamente parece literalmente un
Schwarzenegger flaco); es particular porque es bastante conchudo, e hiper
machista, pero al mismo tiempo es un policía dedicado y a ratos sensible, como
con su trato con el abuelito y ayudante que interpreta el legendario Edward G.
Robinson en su último papel en el cine, enfermo terminal en la realidad y quien
se despide en pantalla en una escena de eutanasia. Edward G. Robinson trasmite
mucho feeling todo el tiempo. Thorn tiene una relación con una
prostituta que parece un robot, él incluso la llama mueble; ésta mujer era la
pareja (comprada) del millonario que han asesinado, que lo interpreta otro
rostro clásico famoso, Joseph Cotten, en un papel cortito. Es una película
bastante básica, pero muy entretenida y muy bien desarrollada, con su cuota de
novedad aun siendo sencilla, con una -medio clásica en el género- última línea
verbal impresionista y de sorpresa (que entusiasmaría a Shyamalan). Heston es
el típico policía con cancha, sobrado y efectivo, aunque como su mundo va de
solitario, sucio y loco se siente que a ratos pasa miedo. Éste filme tiene sus
buenos tiroteos y hasta su notable pelea a puño limpio a lo peleador callejero.
Se respira un aire hippie corrupto y perverso. Soylent green (1973) es una
película sólida, de principio a fin. No requiere de tecnología, pero tiene
mucho ingenio para palear bajos presupuestos. Perpetra una imagen potente con
camiones de basura, desde lo minimalista.
Richard Fleischer’s
“Soylent Green” is a good, solid science-fiction movie, and a little more. It
tells the story of New York in the year 2022, when the population has swollen
to an unbelievable 80 million, and people live in the streets and line up for
their rations of water and Soylent Green. That’s a high-protein foodstuff
allegedly made from plankton cultivated in the seas. But is it?
Charlton Heston plays
a gritty detective who gets called in when a top official of the Soylent Corp.
(Joseph Cotten) is murdered.
He gets on a trail that leads to a most unappetizing conclusion--but before he
gets there, the movie paints a fascinating and scary picture of population
growth run wild. The detective story is mostly just an excuse to keep us
interested from one end of the movie to the other. “Soylent Green’s” real
achievement is to create a 21st Century world that’s convincing as reality; we
somehow don’t feel we’re in a s-f picture. What director Fleischer and his
technicians have done is to assume a very basic (and depressing) probability:
that by the year 2022, New York will look essentially as it does now, only 49
years older and more run-down…
La película nos presenta un
futuro desesperanzador, lo que ha venido en llamarse distopía, es decir,
perfecto antónimo de lo que se conoce como utopía.
Una sociedad futura donde hay más gente sin vivienda que con albergue techado;
un mundo donde el agua está racionada; donde los alimentos naturales no existen
y se hacen colas enormes para comprar raciones de comida sintética; donde las
mujeres jóvenes y bellas son contratadas como "mobiliario" de los
mejores pisos al alcance de los ricos, que disponen de ellas a su antojo.
En ese futuro desesperado, Thorn investiga la muerte de Simonson y asegura que
ha sido un asesinato, pues el supuesto ladrón no ha robado nada; lo sabe,
porque él mismo, aún policía, arrambla con todo lo que puede de lo que
encuentra en el domicilio del rico: se queda extasiado ante un aparato de aire
acondicionado; se emociona al lavarse la cara con jabón, en un lavabo con agua
corriente; toma un trago de una botella de whisky.
Luego le vemos regresar momentáneamente a casa, donde entrega a Sol el
contenido de una funda de almohada que ha usado para cargar el botín: unos lápices;
unos tomates; un puerro; una pastilla de jabón; una botella de whisky; y un
trozo de carne de buey, que hará llorar de emoción a Sol, quien le dice: ¿ves
como era cierto todo lo que te cuento del pasado?
Además, Thorn entrega a Sol, antiguo profesor universitario, dos tomos
encuadernados en piel, donde se relatan las actividades del difunto Simonson.
Sol, al tomar los libros, los acaricia como incunables, en un mundo donde no se
editan libros por falta de árboles para hacer papel...
Bell'esempio di fantascienza anni 70 col solito
titolo idiota e fuorviante e che lavora sull'atmosfera(belle le sequenze
notturne di una New York tanto vuota e desolata di notte quanto affollata di
giorno)e sulle scenografie mooolto anni 70.Qualche debituccio con Fahrenheit
451 di Truffaut(l'uomo libro interpretato dal grande Edward G.Robinson)e una
resa dei conti finale degnadi un western.Da rivalutare.
…Tratto da un romanzo di Harry Harrison, 2022: i sopravvissuti è un film pessimista ed
inquietante che riflette i temi dell’asservimento al potere e nasconde un
messaggio pericoloso per un futuro non troppo lontano. Richard Fleischer, pur
non dirigendo in modo sopraffino, ha il grande merito di rinunciare a qualsiasi
tipo di effetti speciali, puntando su una atmosfera da incubo e ricostruendo
una città oscura e costantemente avvolta dalla nebbia. Gli appartamenti bianchi
e candidi dei quartieri altolocati fanno da contraltare ad una New York
notturna e angosciante, nella quale si svolge la maggior parte dell’azione. I
personaggi principali sono ben descritti e si sorreggono sulle ottime
interpretazioni degli attori. Accanto ad un Charlton Heston che spicca per una
prova robusta e poderosa, è straordinario e commovente il vecchio Edward G.
Robinson al suo ultimo film, già visibilmente stanco e malato. La sequenza
nella quale il suo personaggio, nostalgico di tempi passati, si sottopone al
suicidio assistito in una stanza colorata di arancione e sotto le dolci note
della Pastorale di Beethoven, costituisce un momento
indimenticabile nel cinema di fantascienza e non solo. Pessimista il finale,
con un urlo che risuona disperato e (forse) inascoltato: “Dovete fermarli prima
che sia troppo tardi”. L'immagine si restringe, fermo immagine e di nuovo le
malinconiche note di Beethoven.
…la
societa’ come la conosciamo oggi non esiste piu’: le scuole e le universita’
sono chiuse, ed il sapere e’ affidato ai cosiddetti “uomini-libro”, coloro in
grado di effettuare ricerche sui libri, che ormai non vengono piu’ stampati per
mancanza di carta, ed hanno accesso a risorse culturali non piu’ disponibili
alla massa. Non ci sono negozi o tantomeno supermercati, e l’economia
semplicemente non esiste piu’; gli scambi sono basati sul baratto e solo
piccoli spacci rimangono aperti (e alimentano il mercato nero). Ogni oggetto
oggi comune (una penna, una saponetta, fogli di carta) sono beni di altissimo
valore, per non parlare del cibo vero, praticamente introvabile. Le citta’ sono
in preda alle sommosse popolari che avvengono regolarmente durante le
distribuzioni di tavolette alimentari ed il bene ed il male hanno assunto
valori assoluti diversi, vista la necessita’ di sopravvivere. Non si parla di
controllo delle nascite, un tema che forse per quegli anni era troppo delicato
(anche per l’influenza della Chiesa, sempre forte negli Stati Uniti), ma in
giro si vedono pochi bambini.
L’intero film e’ pervaso da questa aura cupa e apocalittica, e ogni gesto, ogni
dialogo, ogni azione rimarca la differenza fra il nostro mondo e quello
descritto magistralmente da Richard Fleischer…
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