lunedì 11 luglio 2022

2022: i sopravvissuti (Soylent Green) - Richard Fleischer

il film è ambientato nel 2022, proprio adesso.

si parte da un omicidio eccellente e da un poliziotto testardo (Charlton Heston) che cerca la verità, contro la volontà dei superiori.

quella che era fantascienza dopo 50 anni, sta diventando realtà, la maggior parte delle persone sono poveracci con qualche buono-pasto per potersi procurare il cibo, che scarseggia, la polizia reprime, i ricchi sono pochi e super-ricchi, la politica fa abbastanza schifo, potere e privilegi, l'economia comanda, proprio come oggi.

le case dei riccastri hanno delle giovani e belle donne in dotazione, che passano di mano in mano, da ricco a ricco.

e poi ci sono quelli, in via d'estinzione, che si ricordano cosa sono i libri e a cosa servono e il piccolo grande Edward G. Robinson (morto pochi giorni dopo la fine del film) è uno di quelli, uno che sa leggere, e ricostruisce le storie, come in Fahrenheit 451.

buona (poliziesca e fantascientifica) visione - Ismaele


 

 

 

QUI si può trovare il film completo, in italiano

 

 

 

Ésta es una de las mejores películas de Richard Fleischer, es ciencia ficción sin efectos especiales. El año en que yace es 2022 y tiene cosas que podemos ver que pueden llegar a pasar, que no suenan para nada extrañas. El filme abre con como la humanidad viene malogrando el medio ambiente y el planeta, nos estamos autodestruyendo, y a esto se agrega la sobrepoblación y la escasez de comida. Las brechas sociales son más notorias, el rico puede tener lo que ya la gente común no, como carne, fresas o un jabón, cosas simples. La gente come de una empresa que fabrica una comida artificial, llamada soylent green, sacada del océano, del fitoplancton. El filme es también un noir, un empresario rico es asesinado, hay una conversación ambigua entre él y su asesino, un tipo simple con un fierro de carnicero. Hay dos asesinos sueltos, el que todos sabemos y uno escondido. Tenemos a un policía muy particular, Thorn (Charlton Heston, que físicamente parece literalmente un Schwarzenegger flaco); es particular porque es bastante conchudo, e hiper machista, pero al mismo tiempo es un policía dedicado y a ratos sensible, como con su trato con el abuelito y ayudante que interpreta el legendario Edward G. Robinson en su último papel en el cine, enfermo terminal en la realidad y quien se despide en pantalla en una escena de eutanasia. Edward G. Robinson trasmite mucho feeling todo el tiempo. Thorn tiene una relación con una prostituta que parece un robot, él incluso la llama mueble; ésta mujer era la pareja (comprada) del millonario que han asesinado, que lo interpreta otro rostro clásico famoso, Joseph Cotten, en un papel cortito. Es una película bastante básica, pero muy entretenida y muy bien desarrollada, con su cuota de novedad aun siendo sencilla, con una -medio clásica en el género- última línea verbal impresionista y de sorpresa (que entusiasmaría a Shyamalan). Heston es el típico policía con cancha, sobrado y efectivo, aunque como su mundo va de solitario, sucio y loco se siente que a ratos pasa miedo. Éste filme tiene sus buenos tiroteos y hasta su notable pelea a puño limpio a lo peleador callejero. Se respira un aire hippie corrupto y perverso. Soylent green (1973) es una película sólida, de principio a fin. No requiere de tecnología, pero tiene mucho ingenio para palear bajos presupuestos. Perpetra una imagen potente con camiones de basura, desde lo minimalista.

da qui

 


Richard Fleischer’s “Soylent Green” is a good, solid science-fiction movie, and a little more. It tells the story of New York in the year 2022, when the population has swollen to an unbelievable 80 million, and people live in the streets and line up for their rations of water and Soylent Green. That’s a high-protein foodstuff allegedly made from plankton cultivated in the seas. But is it?

Charlton Heston plays a gritty detective who gets called in when a top official of the Soylent Corp. (Joseph Cotten) is murdered. He gets on a trail that leads to a most unappetizing conclusion--but before he gets there, the movie paints a fascinating and scary picture of population growth run wild. The detective story is mostly just an excuse to keep us interested from one end of the movie to the other. “Soylent Green’s” real achievement is to create a 21st Century world that’s convincing as reality; we somehow don’t feel we’re in a s-f picture. What director Fleischer and his technicians have done is to assume a very basic (and depressing) probability: that by the year 2022, New York will look essentially as it does now, only 49 years older and more run-down…

da qui

 

   

La película nos presenta un futuro desesperanzador, lo que ha venido en llamarse distopía, es decir, perfecto antónimo de lo que se conoce como utopía.

Una sociedad futura donde hay más gente sin vivienda que con albergue techado; un mundo donde el agua está racionada; donde los alimentos naturales no existen y se hacen colas enormes para comprar raciones de comida sintética; donde las mujeres jóvenes y bellas son contratadas como "mobiliario" de los mejores pisos al alcance de los ricos, que disponen de ellas a su antojo.

En ese futuro desesperado, Thorn investiga la muerte de Simonson y asegura que ha sido un asesinato, pues el supuesto ladrón no ha robado nada; lo sabe, porque él mismo, aún policía, arrambla con todo lo que puede de lo que encuentra en el domicilio del rico: se queda extasiado ante un aparato de aire acondicionado; se emociona al lavarse la cara con jabón, en un lavabo con agua corriente; toma un trago de una botella de whisky.

Luego le vemos regresar momentáneamente a casa, donde entrega a Sol el contenido de una funda de almohada que ha usado para cargar el botín: unos lápices; unos tomates; un puerro; una pastilla de jabón; una botella de whisky; y un trozo de carne de buey, que hará llorar de emoción a Sol, quien le dice: ¿ves como era cierto todo lo que te cuento del pasado?

Además, Thorn entrega a Sol, antiguo profesor universitario, dos tomos encuadernados en piel, donde se relatan las actividades del difunto Simonson. Sol, al tomar los libros, los acaricia como incunables, en un mundo donde no se editan libros por falta de árboles para hacer papel...

continua qui

 

Bell'esempio di fantascienza anni 70 col solito titolo idiota e fuorviante e che lavora sull'atmosfera(belle le sequenze notturne di una New York tanto vuota e desolata di notte quanto affollata di giorno)e sulle scenografie mooolto anni 70.Qualche debituccio con Fahrenheit 451 di Truffaut(l'uomo libro interpretato dal grande Edward G.Robinson)e una resa dei conti finale degnadi un western.Da rivalutare.

da qui

 

…Tratto da un romanzo di Harry Harrison, 2022: i sopravvissuti è un film pessimista ed inquietante che riflette i temi dell’asservimento al potere e nasconde un messaggio pericoloso per un futuro non troppo lontano. Richard Fleischer, pur non dirigendo in modo sopraffino, ha il grande merito di rinunciare a qualsiasi tipo di effetti speciali, puntando su una atmosfera da incubo e ricostruendo una città oscura e costantemente avvolta dalla nebbia. Gli appartamenti bianchi e candidi dei quartieri altolocati fanno da contraltare ad una New York notturna e angosciante, nella quale si svolge la maggior parte dell’azione. I personaggi principali sono ben descritti e si sorreggono sulle ottime interpretazioni degli attori. Accanto ad un Charlton Heston che spicca per una prova robusta e poderosa, è straordinario e commovente il vecchio Edward G. Robinson al suo ultimo film, già visibilmente stanco e malato. La sequenza nella quale il suo personaggio, nostalgico di tempi passati, si sottopone al suicidio assistito in una stanza colorata di arancione e sotto le dolci note della Pastorale di Beethoven, costituisce un momento indimenticabile nel cinema di fantascienza e non solo. Pessimista il finale, con un urlo che risuona disperato e (forse) inascoltato: “Dovete fermarli prima che sia troppo tardi”. L'immagine si restringe, fermo immagine e di nuovo le malinconiche note di Beethoven.

da qui

 

…la societa’ come la conosciamo oggi non esiste piu’: le scuole e le universita’ sono chiuse, ed il sapere e’ affidato ai cosiddetti “uomini-libro”, coloro in grado di effettuare ricerche sui libri, che ormai non vengono piu’ stampati per mancanza di carta, ed hanno accesso a risorse culturali non piu’ disponibili alla massa. Non ci sono negozi o tantomeno supermercati, e l’economia semplicemente non esiste piu’; gli scambi sono basati sul baratto e solo piccoli spacci rimangono aperti (e alimentano il mercato nero). Ogni oggetto oggi comune (una penna, una saponetta, fogli di carta) sono beni di altissimo valore, per non parlare del cibo vero, praticamente introvabile. Le citta’ sono in preda alle sommosse popolari che avvengono regolarmente durante le distribuzioni di tavolette alimentari ed il bene ed il male hanno assunto valori assoluti diversi, vista la necessita’ di sopravvivere. Non si parla di controllo delle nascite, un tema che forse per quegli anni era troppo delicato (anche per l’influenza della Chiesa, sempre forte negli Stati Uniti), ma in giro si vedono pochi bambini.
L’intero film e’ pervaso da questa aura cupa e apocalittica, e ogni gesto, ogni dialogo, ogni azione rimarca la differenza fra il nostro mondo e quello descritto magistralmente da Richard Fleischer…

da qui 

 


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