un film doloroso, che non fa male vedere, anzi aiuta a capire qualcosa.
da non perdere - Ismaele
…Da un lato
ricostruisce un clima (quello della stagione hippy e delle innumerevoli nuove
teorie su tutto lo scibile umano) e propone ad animalisti e non il percorso di
un primate che diventa cavia di un esperimento che finisce con il procurargli
altrettanto dolore (anche se non fisico) di quelli messi in atto per testare
alcuni farmaci. Dall'altro (con uno sguardo che fonde emotività e razionalità)
ci mette di fronte ad interrogativi ancora più complessi. Perché in definitiva
Marsh è più interessato al comportamento degli esseri umani che hanno avuto
contatto con lo scimpanzé che non a quello di Nim. Scava nei volti e nei gesti
per fare riemergere, a distanza di decenni, gli echi di un'esperienza che ha
finito con il provocare in loro un profondo disagio. Perché hanno fatto sì che
l'animale provasse per loro dei sentimenti 'umani' per poi farselo sottrarre in
nome della scienza destinandolo in definitiva a una cattività lontano dalle
loro cure…
…Tutte le volte che un film
racconta il rapporto tra l’uomo e la scimmia, i risultati non sono mai dei
migliori. Qui però non siamo su “Il pianeta delle scimmie”: “Project Nim” non
parla di ipotesi o di fantasie, piuttosto racconta una storia vera che per questo
motivo non può non lasciare un segno sullo spettatore che guarda.
“Project Nim”” è un
docufilm estremamente affascinante e stimolante, una pellicola che stupisce e
fa riflettere ma che fa anche soffrire. Strabilianti sono i progressi, i
risultati, i comportamenti di Nim, presuntuosi ed egoisti quelli degli uomini
che sfidano la natura per poi arrivare sempre, in conclusione, a tradirla. E a
farle male. Troppo male…
…comincia il vero calvario di
Nim: prima affidato ad un centro di recupero primati (quello dove era nato),
passando dal salotto di una casa ed i vestiti “da umano” all’essere buttato
nudo in una gabbia sporca, e poi, acquistato come cavia per la sperimentazione
in un laboratorio.
Grazie a una persona che gli
si era affezionata al centro primati, Nim riuscirà a sfuggire, dopo mesi di
esperimenti di laboratorio, a una fine certa, per inedia, per malattia, per il
dolore dei voltafaccia di tutte quelle persone che lo avevano prima cresciuto e
vezzeggiato come uno di loro, e poi lo avevano relegato al peggiore dei
destini.
Ma si tratterà di un recupero
lento, che vedrà il faccia a faccia, ad anni di distanza, con quelle stesse
persone che lo avevano tradito.
Insomma, vedrete la storia
raccontata con gli occhi di Nim, tutta la pochezza e l’ipocrisia umana che si
cela sotto l’egida della scienza…
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