domenica 12 agosto 2012

Porco Rosso - Hayao Miyazaki

un pilota anarchico, che ha visto i migliori amici ammazzati dalla guerra, combatte per l'amicizia e per l'onore, in un modo che lui sembra Muhammad Alì e gli altri Mike Tyson, e qui sta tutta la differenza.
in più i fascisti lo vogliono catturare, già solo per questo è uno amico di Woody Guthrie, che sulla chitarra aveva scritto: "Questa macchina uccide i fascisti".
bellissimo il personaggio di Fio.
da non perdere, se vi volete bene - Ismaele



Essendo il film ambientato in Italia e nell'Istria degli anni venti, tutte le scritte che compaiono nel film d'animazione sono in italiano, ma in alcuni casi presentano lievi errori ortografici. Per esempio, in alcune scene dell'officina "Piccolo S.p.a.", si legge in un cartello alle spalle del titolare: "NON SI FO CREDITO" ("fo" invece di "fa"), o sul "Giornale del Mare", sotto il titolo di prima pagina riguardante l'abbattimento dell'aereo di Porco Rosso, si legge "Vivo a morto?" (invece di "Vivo o morto"?). Nella scena al night club prima dell'arrivo di Porco Rosso si legge, sempre sul giornale, "Mamma aito" invece di "Mamma aiuto" e "L'bambie sano e sa..." con cui probabilmente si intendeva "Le bambine sane e sa...".

…In questo film Miyazaki non pone tanto l'accento sulla componente natura e la sua difesa (e non mette navi volanti di foggia strana o creature selvatiche), sugli spiriti e sugli dei che governano il mondo, come successo nei suoi lavori anche posteriori, quanto più sui rapporti umani (anche sentimentali) che intercorrono tra i personaggi. Pagot non riesce a dichiarare il suo amore a Gina (una splendida e sofisticata direttrice d'albergo) per via del suo aspetto, non capendo che lei lo ricambierebbe volentieri se si dichiarasse; c'è anche una scena con lui in impermeabile che sembra ricordare quella di Casablanca, il duello fisico e mentale tra lui e Curtis è impagabile, a distanza di tanti anni non ha perso neanche un grammo della sua freschezza e della sua spontaneità originale, una lezione da K.O. per chi cerca di elevare l'interesse per il cinema di animazione a colpi di artifizi tecnologici mirabolanti e di 3D…

…Al di là delle convincenti annotazioni storiche, Porco Rosso è un’avventura che riesce a fondere slapstick comedy e profonde riflessioni, sequenze mozzafiato e toccante romanticismo. Il protagonista, un aviatore con le fattezze di un maiale, si divide tra pirotecnici scontri aerei con i pirati della banda Mamma Aiuto – divertente citazione dei pirati capitanati dalla nerboruta Dola di Laputa, il castello nel cielo (1986) – e l’amore impossibile per Gina, donna di carattere e dall’incomparabile bellezza. Suo acerrimo rivale, tra i cieli e in amore, è il pilota americano Donald Curtis, sbruffone e apparentemente insopportabile. Oltre al paffuto protagonista, occupano un posto di rilievo le due figure femminili, Gina e Fio. Non è una novità nell’universo narrativo miyazakiano, da sempre popolato da splendide e risolute eroine…

Para empezar, es la primera película en la que el protagonista es un personaje enteramente adulto y con una mentalidad de tal. Anteriormente, el peso de la trama solo había caído sobre niños o adolescentes y todos, exceptuando quizás a Nausicaä, actuaban como tales. En las tres próximas películas, serán personajes, que si bien jóvenes, por diferentes circunstancias deberán actuar como adultos y afrontar así los diferentes problemas que vayan surgiendo. Igualmente, con “Porco Rosso” comienza a alejarse del tono plenamente infantil que hasta ahora estaba claramente visible, si bien quedan elementos relacionados con ello en grandes conjuntos de la trama, esta también incluye otros más desarrollados y complejos como la nostalgia de un pasado mejor o los desengaños amorosos…

..La scelta di ambientare la vicenda tra le schermaglie aeree di piloti e pirati - entrambe creature estraniate dalla società e che rispondono a un codice d'onore a parte – la dice lunga su come Miyazaki scelga il ruolo di osservatore distaccato ma non imbelle di fronte a una realtà che non gli appartiene. “Sono sempre i buoni a morire”, va ripetendo l'eroe dai tratti suini, ribadendo il sostanziale pessimismo nei confronti di una società che sceglie di prostituire la sua bellezza e di asservirsi al potere. L'Italia ideale su cui Porco Rosso ama svolazzare, quella assolata dell'hotel Adriano, delle dame eleganti e delle folle festanti, dopotutto è anche il paese capace di dar vita al mostro del totalitarismo, diffondendo il germe che inquinerà irreparabilmente il XX secolo…


La canzone interpretata da Madame Gina durante l'esibizione all'Hotel Adriano è "Le temps des cerises", celebre canzone scritta nel 1866 da Jean-Baptiste Clément (poi musicata nel 1868 da Antoine Renard), che il suo autore nel 1871 dedicò a una donna morta durante la Settimana di sangue, tragico epilogo della Comune di Parigi. Nella tradizione popolare francese la canzone è così rimasta strettamente legata alla memoria della Comune, diventando simbolicamente l'inno a posteriori di quel tentativo rivoluzionario.
da qui

4 commenti:

  1. Adoro Miyazaki e i suoi film, me ne manca ancora qualcuno da vedere, ma so già che è difficile possa deludermi. Porco Rosso non è il mio preferito in assoluto, ma mi è piaciuto molto lo stesso, e come spesso si vede nei film di Miyazaki, la donna ha sempre un posto importante nella storia. Donne e natura sembrerebbero argomenti a lui molto cari, e di riflesso fanno molto felice anche me :)

    Ti lascio questo video che mostra uno spaccato della vita quotidiana dello Studio Ghibli, una cosa che fa molto famiglia, e che secondo me è assolutamente in armonia con l'idea che io mi son fatta di Miyazaki :)

    http://youtu.be/0BPTNdmdJSc

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  2. sì, Miyazaki padre è un grande, le sue cose non eccezionali sono solo bellissime:)

    dev'essere un bel posto per lavorare, senza timbrare e senza orari.

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    1. Anche se i noodles cotti a bagnomaria mi lasciano quasi più perplessa del fatto che li mangino nella tazza del te :D

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    2. prendere o lasciare, noodles e animazione, certo gli spaghetti...

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