Detachment - Tony Kaye
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Hugo Cabret - Martin Scorsese qui
Cesare deve morire - Paolo e Vittorio Taviani qui
C'era una volta in Anatolia
- Nuri Bilge Ceylan qui
Io sono Li - Andrea Segre qui
Cave of
forgotten dreams - Werner Herzog qui
Quasi amici (Les Intouchables) - Olivier Nakache ed Éric
Toledano qui
Quella casa nel bosco - Drew Goddard qui
Diaz - Daniele Vicari qui
E Faust? :)
RispondiEliminariporto una discussione fra te, Giovanni e me, nel tuo blog (http://pensieriframmentati.blogspot.it/2011/11/turin-horse.html),
RispondiEliminami ripromettevo di rivedere Faust (non ho fatto neanche il post), poi non ce l'ho fatta a rivederlo in sala - Ismaele
Ismaele25 novembre 2011 00:03
ho visto stasera, un giorno dopo Bela Tarr, Faust, di Sokurov.
mi è sembrato un filmetto al confronto
Eraserhead25 novembre 2011 01:14
Bravo Ismaele, è una cosa a cui ho pensato anche io. Tieni conto che oltre a Faust non ho visto niente di Sokurov, però prima di entrare in sala mi aspettavo un film molto più contemplativo, sornione, dilatato, invece sono stato quasi investito da una frenesia registica che poco mi ha lasciato da pensare.
Non dico che Faust mi abbia un po' deluso, non ne ho il coraggio visto il plebiscito che ha avuto, ma concordo al 100% che di fronte a Tarr non può fare altro che inchinarsi.
Altra categoria.
Anonimo26 novembre 2011 12:21
Ragazzi, secondo me il paragone non si pone. Io ho visto tutta la tetralogia di Sokurov, e credo non si ponga non per una superiorità dell'uno film/regista rispetto all'altro, per quanto ritenga che forse in valore assoluto, dato che Tarr osa anche di più del russo, per questo vada premiato con un di più. Ma davvero in questo caso almeno, in questo confronto, bisogna abbandonare le classifiche arrendendoci al fatto lampante che ci troviamo di fronte a due registi immensi, diversi e simili come la bellezza e l'arte è diversa e simile a se stessa. Faust è un film enorme, insolitamente dinamico, da studiare nei manuali di cinema del futuro, puro incoffessabile teatro su schermo, culmine sovra-umano di quel percorso segnato con gli individui cosmico-storici degli altri 3 film: hitler, lenin, hiroito e poi il diavolo, o l'uomo (dalla Storia all'Essere), all'archetipo. Tarr è un'altra cosa, superiore forse nel suo essere più esterno-estraneo al mezzo cinematografico, che gli permette di raggiungere picchi intoccati ma lo limita anche, seppur con il limite che credo onesto e diegeticamente giustificato, di scrivere sè stesso, la sua visione, di non essere interprete ma profeta.
Quindi, per quanto sia anche io un classificaro impenitente, ricopriamoci col mantello della maturità e ammettiamo di essere davanti a due incomparabili geni-capolavori viventi. Isma ed Era carissimo, il Faust non è un filmetto. E' Cinema. Non scherziamo. (senza rancore eh :) )
Gio
Me la ricordo bene ;) Comunque sia, aldilà di tutto, è un film che nelle classifiche di quest'annata ci entra per (/di) forza.
RispondiEliminail diavolo ha molte vite:)
RispondiEliminaDetachment e Hugo Cabret non li avrei inseriti neanche a pagare, per il resto ci può stare tutto!
RispondiEliminaNei prossimi giorni anche la mia top 40!
so cosa non ci sarà:)
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