e alla fine sei col fiatone, hai fatto un viaggio sulle
montagne russe ed è stato bellissimo.
peccato per chi non lo
vede, non sa cosa si perde, è un film che resterà.
se dovessi usare un solo aggettivo direi: epico - Ismaele
…non esiste una
ragione al mondo per non vedere questo film: un proiettile che passa e se ne
va, ma che dietro di sé lascia una voragine immensa.
…Girando tutto il film in
16mm, con un processo di sviluppo e stampa diverso a seconda che si trattasse
di sequenze ambientate nel presente o nel passato, Shane Meadows ha potuto
utilizzare una fotografia estremamente realistica, sempre con luci naturali. In
più, il trentaduenne britannico ha avuto l’intuizione di girare gli interni
sempre con macchina fissa e gli esterni sempre con macchina a mano, cosa che dà
alla pellicola una dimensione fotografica inedita per il suo cinema, di pari
passo con un buon montaggio e un’ottimo lavoro sul sonoro (non solo per le
belle musiche). L’alternanza delle due linee temporali è gestita benissimo
perché il passato del protagonista e del branco delle Midlands ci viene svelato
pian piano a seconda della necessità. E l’ultimo flashback, con quella musica
ossessiva, riesce ad essere realmente sconvolgente…
… Perchè sta storia di due fratelli, uno,
Richard, ex soldato, uomo capace di distruggerti col semplice sguardo, l'altro,
Anthony (un commovente per quanto bravo Tony Kebbel), ragazzo affetto da un
lieve disturbo mentale, sta storia dico a me è sembrata di una bellezza
mozzafiato nella sua semplicità, nella sua tragedia, nella sua tenerezza lorda
di sangue.
E quella vendetta che all'inizio ci sembra così spropositata, così assurda, così terribile,trova poi un suo perchè, anzi, ci sembra quasi necessaria, giusta.
E non è un caso che Richard passi da semplici scherzi alle esecuzioni finali.
Rispetta un iter preciso, vuole fare vivere a quei balordi il loro contrappasso in maniera perfetta, vuole che la tragedia passi attraverso il gioco, attraverso l'umiliazione, perchè questo è quello che ha passato Anthony.
Lo stile di regia di Meadows è d'eccellenza.
L'uso delle musiche-una colonna sonora letteralmente fantastica- lo stile di ripresa, la capacità di raccontare con la stessa semplicità il dolce e il brutale, la morte e la poesia di un, a posteriori, indimenticabile dialogo di spalle tra i due fratelli, la classe nel girare sequenze come quella dello stordimento post-droga. E quei dialoghi così realistici, duri ma a volte comici, profondi anche quando semplici. Qui c'è uno col fuoco sacro della regia dentro, altrochè…
E quella vendetta che all'inizio ci sembra così spropositata, così assurda, così terribile,trova poi un suo perchè, anzi, ci sembra quasi necessaria, giusta.
E non è un caso che Richard passi da semplici scherzi alle esecuzioni finali.
Rispetta un iter preciso, vuole fare vivere a quei balordi il loro contrappasso in maniera perfetta, vuole che la tragedia passi attraverso il gioco, attraverso l'umiliazione, perchè questo è quello che ha passato Anthony.
Lo stile di regia di Meadows è d'eccellenza.
L'uso delle musiche-una colonna sonora letteralmente fantastica- lo stile di ripresa, la capacità di raccontare con la stessa semplicità il dolce e il brutale, la morte e la poesia di un, a posteriori, indimenticabile dialogo di spalle tra i due fratelli, la classe nel girare sequenze come quella dello stordimento post-droga. E quei dialoghi così realistici, duri ma a volte comici, profondi anche quando semplici. Qui c'è uno col fuoco sacro della regia dentro, altrochè…
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