un avvocato azzeccagarbugli (Walter Matthau) riesce a incontrare il caso della vita, una disfida contro una compagnia di assicurazione, per l'incidente di cui è vittima un giornalista (Jack Lemmon), suo cognato.
Walter Matthau ha vinto l'Oscar per questo film, immensamente meritato.
una sceneggiatura che non lascia annoiare neanche un minuto è uno dei tanti punti forti del film.
non perdetevi questo gioiellino, non ve ne pentirete.
buona (risarcitoria) visione - Ismaele
QUI il film completo, su Raiplay
A
Cleveland, durante una partita di rugby, il cameraman Harry Hinkle (Jack
Lemmon) viene involontariamente travolto da un giocatore nero, "Boom
Boom" Jackson (Ron Rich), e portato in ospedale. E' cosa da nulla, ma sul
caso si tuffa Willie Gingrich (Walter Matthau), cognato di Harry, che fiuta
l'occasione di portarsi a casa un indennizzo di un milione di dollari. Con la
scusa che in questo modo sarebbe riuscito a riavere la moglie fedifraga, Willie
convince Harry a mettere su la commedia, fingendosi paralitico. Il gioco, a
dispetto delle contromisure e degli accertamenti presi dalla compagnia
assicurativa, regge fino a quando Harry non realizza con quale razza di
avvoltoi ha a che fare, si fa scrupolo per le cure affettuose di Boom Boom e
manda tutto a monte.
Il film, scritto ancora una volta dal regista a quattro mani con I.A.L.Diamond,
torna su molti dei temi cari al regista. L'impulso narrativo - nel quale si
racconta il tentativo di raggiro a danno di una compagnia assicurativa - era
già presente ne La fiamma del peccato, mentre il problema dell'etica ricalca in
parte quello de L'appartamento, col protagonista che fa trionfare il proprio
senso morale nel finale. Ma il cinismo che ne L'appartamento era solo
accennato, qui si fa esplicito, e i personaggi che sembrano essere usciti da un
libro di Balzac riescono a lasciare un retrogusto amaro alla fine del film. Il
grande Matthau vinse un meritatissimo Oscar come miglior attore non
protagonista.
Wilder dirige un'altra bellissima commedia scritta con la
penna intinta nel vetriolo.Sono descritti col solito stile sarcastico e aguzzo
i rapporti parentali(cognati,ex-mogli)da cui possono derivare pericoli
indicibili.Il tutto è racchiuso in 16 quadretti col loro bravo titolo.I
personaggi sono tutti mossi da interessi opposti a quelli della verita',l'unico
senza macchia è il giocatore di football che ha provocato l'incidente che guardacaso
è l'unico che ha dichiarato una sua colpa e che ha tremendi rimorsi di
coscienza,coscienza che è decisamente un optional a pagamento in tutti gli
altri personaggi,dal cognato che ha intravisto il pollo da spennare,alla ex
moglie attratta solo dal rimborso dell'assicurazione,dal detective che ha
capito che tutta è una montatura,agli avvocati della controparte squali che
hanno annusato il sangue della preda.Ne vien fuori un ritratto caustico ed
amaro,di ferocia seconda solo alla perfidia, in cui si ride tanto ma pensandoci
bene non è che ci sia cosi'tanto da ridere…
Nessun commento:
Posta un commento