domenica 3 dicembre 2023

Per Elisa - Il caso Claps - Marco Pontecorvo

un film in sei parti (si chiama serie tv) racconta la storia di Elisa Claps, quella terribile omicidio con la scoperta del cadavere un bel po' di anni dopo.

bravi attori con un bravo regista, si ricostruisce tutta la vicenda, e la scoperta della verità grazie alla testardaggine del fratello Gildo.

un bel film che non delude, promesso.

buona (lucana) visione - Ismaele


 

 

QUI si può vedere la serie completa, su Raiplay

 

l’ottimo lavoro del team di produzione, del regista e degli attori ha alzato l’asticella della fiction ben sopra la media di quelle di Mamma Rai. Anzi, a nostro giudizio è uno dei migliori prodotti seriali di quest’anno, che racconta egregiamente una storia vera sollevando dubbi su malcelate complicità e responsabilità che non sono stati ancora risolti da quando furono ritrovati i resti della povera Elisa.

da qui

 

La rappresentazione parteggia apertamente per lei, sin dal titolo, che è una citazione di Beethoven ma anche una dedica, per Elisa ovvero per risarcire Elisa. La vicenda si srotola nel tempo in modo filologico, a partire dalla ricostruzione dei fatti, con un re-enactment della ragazza che riceve in dono e indossa il famoso maglione bianco, con cui appare nelle foto e con il quale fu uccisa. Detto questo, la produzione sconta inevitabilmente i legacci della fiction Rai, che assolve l’intento divulgativo e di denuncia, ma a tratti barcolla vistosamente sul piano di scrittura e messinscena. Un esempio banale: nel secondo episodio, vediamo la sorella di Restivo col fidanzato che passeggiano in centro, scrutati dagli sguardi indagatori dei coetanei perché toccati dal sospetto, e lui si rivolge a lei: “Stasera ti porto nel tuo ristorantino preferito”. Una linea di dialogo banalmente esplicativa, anti-naturalistica, qualcosa che nessuno direbbe mai nella realtà e che serve solo a imboccare lo spettatore della prima serata. Ecco, così è costruito Per Elisa e forse non potrebbe essere altrimenti, poiché l’esigenza primaria è quella di spiegare cos’è successo. La regia si concede dei ralenti sul volto di Elisa, come per storicizzarla, per renderla commovente, ed evita l’istante della morte scegliendo l’ellissi, relegando la violenza sempre fuori campo…

da qui

 

Per Elisa. Il caso Claps è un fiction Rai da prima serata che non fa sconti a nessuno: Danilo Restivo è un assassino con una famiglia burattinaia e scellerata alle spalle; la Chiesa, con le verità nascostedi don Mimì Sabia, ne esce alquanto malconcia; il concetto di giustizia, considerando come si sono mossi inquirenti e magistrati, dà l’idea di essere privilegio di pochi. 

Solo la caparbietà della famiglia Claps , in particolare di Gildo fratello di Elisa che ha dedicato la sua vita alla ricerca della veritàe  di Filomena combattiva mamma di Elisa che non si è mai arresa , ha fatto sì che l’attenzione si mantenesse alta per trent’anni e che si sia potuto scoprire cosa sia successo a Potenza quel maledetto giorno di settembre.

Altro merito che va alla famiglia, e questo è ben spiegato nella fiction, è l’aver contribuito a cambiare una legge, quella che non si poteva indagare prima delle quarantottore trascorse dopo la denuncia della scomparsa e si sa bene quanto possano essere fondamentali per le indagini le prime ore.

Un caso che poteva risolversi in poche ore e che invece una volontà omertosa ha trascinato i fatti fino ai nostri giorni, con lati oscuri ancora da chiarire. Una volontà che pretendeva si dimenticasse la scomparsa di una figlia, di una sorella, di un’amica, di una dolcissima ragazza di sedici anni la cui unica colpa è stata quella di aver incontrato un mostro. 

Un mostro che la famiglia Claps accusa fin dalle prime ore, così come viene mostrato nella fiction, ma inchiodato alle sue responsabilità molti anni dopo solo perché uccide di nuovo, Heather Barnett, madre di due adolescenti, in Inghilterra dove si è rifugiato con l’aiuto della famiglia Restivo. Danilo è una personalità disturbata, ma ancora più disturbati il padre, la madre e la sorella che occultano la pericolosità di un siffatto individuo…

da qui

  


Nessun commento:

Posta un commento