Lucie è una ragazzina di 15 anni che va a scuola, lavora in una panetteria, ed è l'unica persona che assiste il padre malato di sclerosi a placche.
è un tour de force e alla fine la commedia del padre non regge più, la malattia non lascia scampo.
Lucie si rifugia in un mondo tutto suo, fatto di sogni, film horror, amore, fra le altre cose.
i due protagonisti sono bravissimi, il film fa sorridere e ancgìhe stam male.
un film che merita, promesso, se avrete la fortuna di vederlo al cinema (18 sale in tutta Italia).
buona visione - Ismaele
…A dispetto del titolo, Normale, i personaggi che si aggirano nell'immaginario
suburbano di questa storia, di "normale" hanno ben poco. La
protagonista, Lucie, è una quindicenne che vive da sola con il padre William
affetto da sclerosi a placche; da quando la madre li ha lasciati, è l'unica a doversene prendere cura. Divisa tra la scuola e la panetteria dove lavora part time
per sbarcare il lunario, e schiacciata dalle incombenze di una gestione
familiare non semplice, si affida spesso ai voli pindarici della sua fervida
immaginazione, in un immaginario heroic fantasy che spazia tra visioni horror, bulbi oculari
che schizzano via dalle orbite e zombi. Perché "Lucie non è come la gente normale, ogni neurone del suo
cervello è come uno sciame di moscerini", come dirà la sua voce fuori campo leggendo
quanto scritto in un romanzo autobiografico di fantasia, suo naturale rifugio
da una realtà livida e monotona su cui incombe l'imminente visita di un
assistente sociale che potrebbe concludersi con l'affidamento di Lucie a una
casa famiglia. E come non bastasse si affacciano i primi tumulti dell'adolescenza, provocati dall'innamoramento per il compagno di classe
Etienne bullizzato dagli altri ragazzi che lo credono gay. Nel frattempo nel
tentativo di dare l'illusione di condurre una vita all'apparenza normale per
non finire in una casa famiglia, padre e figlia dovranno fare appello ad ogni
loro inventiva.
…Il regista nel passato ha lavorato
per due anni con i bambini delle scuole di un quartiere in cui il 50% delle
persone vive sotto la soglia di povertà realizzando con loro diversi
cortometraggi. Questa esperienza gli ha lasciato un segno che ha finito con il
fondersi con l'esigenza di portare sullo schermo un personaggio come Lucie al
quale ha offerto anche pensieri che lui stesso ha avuto quando era adolescente.
Il suo obiettivo era quello di realizzare un film in cui
instillare, come lui stesso afferma, "una goccia di Miyazaki nei fratelli Dardenne". Ha cioè
inserito nel film dei detour che si dirigono sul versante fantastico per
evitare l'imitazione di quelli che ritiene dei maestri (il regista è nato a
Strasburgo e vive a Parigi ma la coproduzione è belga). La visione del film ci
conferma che il suo obiettivo è stato raggiunto grazie anche all'alchimia che
si crea tra i suoi due protagonisti Benoît Poelvoorde e Justine Lacroix…
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