un film sorprendente, una nonna cresce un gruppo di bambini, orfani di madre, col babbo in galera.
un giorno questo genitore riappare, per il figlio maggiore, Boy, è un eroe, e lui finge di essere un eroe, indegno, naturalmente.
il padre cerca dei soldi di una rapina nascosti prima di andare in galera, i suoi compagni della banda sono due disgraziati che senbrano usciti da un fumetto.
i bambini sono eccezionali, i grandi bravissimi, insomma, un gioiellino da non perdere.
e alla fine c'è un balletto finale memorabile.
buona (dell'altro mondo) visione - Ismaele
Chissà se uscirà mai da noi. Perché a quel che leggo questo è
il film neozelandese di maggior successo dai tempi di Once were warriors (e se
non l’avete mai visto buhuuuu, pisciazze. Ma poi con che coraggio NON si guarda
un film neozelandese? Avete del burro rancido al posto del cuore, con le
formiche rosse sopra anche, per compiere una NON azione del genere. Si danno
pure un sacco di botte, in Once were warriors).
Questo è del tutto diverso.
É la storia di una famiglia che famiglia non è,
perché sono solo i bambini abbandonati nella loro casa cadente. Storie di
nativi (nemmeno so come si chiamino i nativi neozelandoti) poveri di una terra
povera che vivono di niente e di sorrisi bianchi. É un filone che non conosco
ma ce lo si può benissimo immaginare. Baracche accanto a paesaggi colorati del
mare più azzurro. Perché è un po’ quella la realtà. Il film è negli ’80, Boy è
un ragazzino sveglio e simpatico con la fissa Per Micheal Jackson, di cui imita
male malissimo le mosse. Ha 12 anni ed è il più grande di casa. Boy da
pronunciare con accento neoZ, il quale, manco a dirlo, fa schifo. Quindi con la
O stretta stretta, che diventa quasi una U. BuY. Seriously, grosse difficoltà a
capire a volte…
…The film is delightful in its colorful
production values, with animated and fantasy interludes, many of which center
on the dead mother's tombstone, where Rocky spends many hours. Its surface is
decorated with his bright designs and pictures, which seem to celebrate the
dead woman. What a contrast with the living, who Boy and his pal observe from
the shadows as they hang out on the porch of a store, get drunk, smoke weed and
kill time.
A film like this would have little chance
without the right casting, and James Rolleston is so right as Boy, it's
difficult to imagine anyone else. Waititi apparently found him as an extra on
the film and substituted him only two days before shooting began for the lead
actor he'd already cast. Like many child actors, he has a natural quality
adults can only envy. Waititi himself is also crucial in the film; he's an
irresponsible dad but not cruel or indifferent, and he extracts low-key humor
from the character. It's not a surprise to learn he's a stand-up comic in New
Zealand.
The question the film doesn't need to
pose is: What direction will Boy's life take? Rocky seems already pulled toward
art. Boy's imagination was occupied by his father, until he met him. Now what?
When Taika Waititi was working on this screenplay at the Sundance Writers' Lab,
its working title was "Choice."
…La
llegada del padre ausente descoloca a todos, desordenando la trama y la vida de
Boy. Poco a poco el film nos demuestra que los adultos que aparecen en la cinta
no se comportan como tal. Y que un hombre adulto es capaz de arruinar la vida
de quienes lo rodean con mucha facilidad.
La película es ingeniosa, tanto en su relato, sus inocentes
diálogos, como en su realización. Es capaz de mantenerte atento y de buena
onda, a pesar de los cagazos que ocurren. La cotidianidad del film corre por
una delgada línea que divide la hermosa y sencilla niñez y la madurez forzada,
con todas sus complejidades. Lleva a Boy a convertirse en
todo lo que odiamos de la adultez, por ejemplo, crecer.
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