Alla luce delle ultime notizie che riguardano il futuro, anzi
il presente, del rapporto tra le istituzioni e il cinema italiano, questa
settimana pubblichiamo qui due contributi che vengono direttamente dal
settimanale Film Tv e che affrontano l'uno la politica con cui vengono
ripartiti i soldi ministeriali destinati a festival, premi e rassegne e il
secondo i ventilati tagli dei finanziamenti al sistema industriale
cinematografico italiano e le reazioni scomposte di certa stampa che coglie
l'occasione per scagliarsi contro nemici antichi, a sproposito. Il tutto mentre
il ministro Sangiuliano continua nella sua opera di smantellamento/rinnovamento
nominando Pietrangelo Buttafuoco come nuovo presidente della Biennale di
Venezia, una decisione che molto probabilmente si tradurrà in ulteriori
cambiamenti nelle varie sezioni di cui si occupa la Fondazione tra le quali
naturalmente c'è anche il cinema e la relativa Mostra.
Cercare un criterio
Pubblicate le graduatorie dei finanziamenti ministeriali a festival, premi e
rassegne. Una traccia precisa della politica culturale italiana. Una di quelle
prove provate dello status quo di cui nessuno scrive, per timore di effetti
collaterali su carriere - quelle di giornalisti cinematografici, critici e
programmer - d’estrema precarietà. Lo facciamo noi.
Primeggia, come d’abitudine, Giffoni, con 950 mila euro, a cui assommarne 50
mila per Giffoni Macedonia. Poi ci sono i soliti noti, a cominciare dall’impero
di premietti di Pascal Vicedomini, che s’intasca 210 mila euro per Capri Film
Festival (60 mila in più del 2022), 200 mila per il Global Film Festival di
Ischia (50 in più) e 95 mila per il Los Angeles, Italia Film Festival. Anche le
premiate ditte dei fratelli Casadonte aumentano la loro rilevanza, con il Magna
Græcia Film Festival che celebra i suoi 20 anni (e 17 film in programma, la
maggior parte dei quali già usciti in sala) con 250 mila euro, a cui aggiungere
100 mila per il Magna Graecia Experience III (rassegna dedicata agli studenti)
e 25 mila per il premio Fondazione Mimmo Rotella. La Agnus Dei di Tiziana Rocca
si porta a casa 100 mila euro per Filming in Italy in Sardegna 2023, 80 mila
per Filming Italy Best Movie Award, 120 mila per Filming Italy Los Angeles, 80
mila per Filming Italy Il cinema incontra l’arte. Tutto si può dire, ma non che
questi eventi promuovano il cinema come ricerca, storia, linguaggio. Al limite
come evento culturale, pretesto mediatico, passerella.
Gerarchie dadaiste
Si escluda da questo discorso l’intelligente rilancio di Bellaria a opera della
startup Approdi, che lascia al palo festival di simile qualità e misura e si
garantisce un futuro roseo con 100 mila euro in più rispetto ai 60 dello scorso
anno, finendo nella fascia alta del reddito (anche in queste tabelle non esiste
la classe media) con un programma lodevole dedicato al cinema indipendente
italiano (parola chiave, che non vale per Presente italiano di Pistoia, non
finanziato). La gerarchia che si viene a creare mettendo in ordine i
finanziamenti è dadaista, se si valutano i programmi: il Festival del cinema e
della televisione di Benevento e il Comicon di Best Movie (120 mila euro a
testa) valgono praticamente quanto le Giornate del cinema muto (135 mila) e la
Settimana della critica (130 mila), festival storici come quello di Trieste (25
mila euro) contano metà di rassegne tanto lanciate nel futuro da non essere
tracciate nemmeno da un proprio sito online (il Festival delle opere
interattive, 50 mila euro), eventi con quattro film e tanti incontri sotto il
sole come Marettimo (60 mila euro) contano quattro volte eccellenze d’alto
livello come il Sicilia Queer di Palermo (15 mila).
Non si tratta di separare il bene dal male, ché ogni festival e rassegna ha un
suo specifico, un suo perché, un suo valore territoriale indiscutibili, ma di
capire: che i film per il governo sono strumenti per eventi ulteriori, che la
commissione non valuta la qualità cinematografica dei programmi ma fattori
differenti, che il mestiere del dirigente di un festival è soprattutto
politico, non cinematografico. Che dire? Orgoglio italiano.
Tre Film Al Giorno, Tre Libri Alla Settimana, Dei Dischi Di Grande Musica Faranno La Mia Felicità Fino Alla Mia Morte. (François Truffaut)
venerdì 27 ottobre 2023
L'ARIA CHE TIRA - Giulio Sangiorgio
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