un film per la tv, sulla caccia a un serial killer, da parte del padre di uno dei bambino uccisi. oltre che dalla polizia.
niente di memorabile, appena sufficiente, ma c'è tanto di peggio.
buona (se vi capita) visione - Ismaele
Nei campeggi estivi e nei luoghi di vacanza
circola lo spaventoso racconto dell'uomo in maschera, uno serial killer che
ogni tre anni individua, attira e uccide un ragazzo senza lasciare traccia. Il
padre di una delle vittime, Claus Jansen, è tormentato dal pensiero di riuscire
a scovare l'assassino di suo figlio e fa della ricerca frenetica e disperata
una missione di vita. Tanto che gli impacciati tentativi di farsi giustizia da
solo finiscono per ostacolare le indagini ufficiali e coinvolgere cittadini
innocenti e del tutto estranei alla vicenda. A un certo punto l'ossessione
sfrenata dell'uomo rischierà anche di compromettere il suo matrimonio e il
rapporto già traballante con il figlio minore
Questo film - sinora non recensito e visto da pochissimi coutenti
(sei voti, comprendendo il mio, tra cui nessuno da top users) - tratta di una
delle situazioni più tremende che si possano immaginare.
Un figlio adolescente sparisce dal collegio e i suoi genitori non
credono affatto alle prime testimonianze, secondo le quali si tratterebbe di
una fuga volontaria. Il padre in particolare è sicuro che non sia così, se non
altro il figlio in tal caso non si sarebbe mai allontanato separandosi da due
orologi da polso cui era visceralmente legato.
C'è qualcuno che vuol fuorviare gli inquirenti, sono essi poco
solerti? "Perchè non utilizzate i cani nelle ricerche?" ♦
Dubbi si insinuano anche tra madre e padre (lei dice che il marito
era troppo severo con il figlio; e anche che lei non voleva mandarlo in
collegio).
Dubbi che diventeranno un'ossessione per i genitori, vissuta in modi
diversi ma tale per entrambi.
Ad una "verità" si arriverà dopo molto tempo.
Cosa essenziale è che la storia qui raccontata rispecchia
sostanzialmente fatti tragici realmente
accaduti in Germania (e forse in Paesi limitrofi); infatti
è stato realizzato - per la tv - da un regista tedesco, Damier Lukavecic. Questo rappresenta da un
lato il principale punto d'interesse del film ma dall'altro il suo limite
giacchè se si fosse potuto o voluto lavorare più di fantasia si sarebbe
arrivati probabilmente ad un finale più "cinematografico", cioè ad
una verità più convincente per lo spettatore, più "spiegata"
Un ragazzino scompare dal collegio e poi viene ritrovato
cadavere. Certo che sia stato assassinato, il padre pungola inutilmente la
polizia che sembra voler liquidare la faccenda come un incidente. Pochi anni
dopo, avviene un altro caso simile... Un serial killer pedofilo, un uomo
ossessionato dalla ricerca del colpevole, una famiglia distrutta forse per
sempre: temi caldi ma il film non riesce ad emozionare e coinvolgere: troppo
lacunosa la sceneggiatura, piatta la messa in scena, modeste le
interpretazioni. Dignitoso ma nulla più.
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