giovedì 28 ottobre 2021

In nome di mio figlio - Damir Lukacevic

un film per la tv, sulla caccia a un serial killer, da parte del padre di uno dei bambino uccisi. oltre che dalla polizia.

niente di memorabile, appena sufficiente, ma c'è tanto di peggio.

buona (se vi capita) visione - Ismaele

 

 

 

 

Nei campeggi estivi e nei luoghi di vacanza circola lo spaventoso racconto dell'uomo in maschera, uno serial killer che ogni tre anni individua, attira e uccide un ragazzo senza lasciare traccia. Il padre di una delle vittime, Claus Jansen, è tormentato dal pensiero di riuscire a scovare l'assassino di suo figlio e fa della ricerca frenetica e disperata una missione di vita. Tanto che gli impacciati tentativi di farsi giustizia da solo finiscono per ostacolare le indagini ufficiali e coinvolgere cittadini innocenti e del tutto estranei alla vicenda. A un certo punto l'ossessione sfrenata dell'uomo rischierà anche di compromettere il suo matrimonio e il rapporto già traballante con il figlio minore

da qui

 

Questo film - sinora non recensito e visto da pochissimi coutenti (sei voti, comprendendo il mio, tra cui nessuno da top users) - tratta di una delle situazioni più tremende che si possano immaginare.

Un figlio adolescente sparisce dal collegio e i suoi genitori non credono affatto alle prime testimonianze, secondo le quali si tratterebbe di una fuga volontaria. Il padre in particolare è sicuro che non sia così, se non altro il figlio in tal caso non si sarebbe mai allontanato separandosi da due orologi da polso cui era visceralmente legato. 

C'è qualcuno che vuol fuorviare gli inquirenti, sono essi poco solerti? "Perchè non utilizzate i cani nelle ricerche?" ♦

Dubbi si insinuano anche tra madre e padre (lei dice che il marito era troppo severo con il figlio; e anche che lei non voleva mandarlo in collegio).

Dubbi che diventeranno un'ossessione per i genitori, vissuta in modi diversi ma tale per entrambi.

Ad una "verità" si arriverà dopo molto tempo.

Cosa essenziale è che la storia qui raccontata rispecchia sostanzialmente fatti tragici realmente accaduti in Germania (e forse in Paesi limitrofi); infatti è stato realizzato - per la tv - da un regista tedesco, Damier Lukavecic. Questo rappresenta da un lato il principale punto d'interesse del film ma dall'altro il suo limite giacchè se si fosse potuto o voluto lavorare più di fantasia si sarebbe arrivati probabilmente ad un finale più "cinematografico", cioè ad una verità più convincente per lo spettatore, più "spiegata" 

da qui

 

Un ragazzino scompare dal collegio e poi viene ritrovato cadavere. Certo che sia stato assassinato, il padre pungola inutilmente la polizia che sembra voler liquidare la faccenda come un incidente. Pochi anni dopo, avviene un altro caso simile... Un serial killer pedofilo, un uomo ossessionato dalla ricerca del colpevole, una famiglia distrutta forse per sempre: temi caldi ma il film non riesce ad emozionare e coinvolgere: troppo lacunosa la sceneggiatura, piatta la messa in scena, modeste le interpretazioni. Dignitoso ma nulla più.

da qui

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