Nikola, un ragazzino, figlio di un musicista insegnante (Miki Manojlovic) e una madre che vuole partire, si prende sulle spalle le responsabilità che gli riversano i genitori, e fa il "badante" per dei vecchi, che quasi lo adottano,
un film serio e divertente, Goran Paskaljevic sa come si fa.
Nikola è bravissimo, cresce in quei mesi, diventa un ometto e anche amico di un bravo cane.
non è un capolavoro, ma si vede benissimo.
buona visione - Ismaele
QUI il film completo parte 1
QUI il film completo parte 2
"Ambientato in Serbia e Montenegro prima che arrivasse
la guerra a distruggere luoghi ed anime della gente, il film di Paskaljvic è
quasi un canto alla solidarietà che può unire i vecchi che vengono cacciati
dalla vita quando liberi da obblighi incominciano a godersela, e i bambini che
per essere accettati da un mondo di adulti indifferenti, si rendono utili per
non spezzare l'esile filo che li unisce ai propri genitori. Nikola (ancora
Nikola Zarcovic) è un bambino adulto di dieci anni: è quello che assisterà gli
anziani al posto di sua madre, e che, in una sorte di canto corale, riunirà
tutti i vecchi, spazzando via dalla loro vita la solitudine e, soprattutto il
senso dell'inutilità. Conoscerà il mare e l'ebrezza, saprà della morte.
Interpretato da Mija Aleksic, Mica Tonic, Rahela Ferari e Pepi Lakovic. 'Tango
argentino' è, purtroppo uno di quei bellissimi film che si vedono solo ai
festival, o, al più, fortuna volendo, in qualche rassegna sperduta, in fondo a
un cinema, in fondo al viale, girando a destra, tre scalini, e sei
arrivato." (Victoria Palant, 'Rivista del Cinematografo')
"'Tango Argentino', prodotto a Belgrado nel
1992 (assieme ad altri tredici film) è stato presentato nella sezione 'Finestra
sulle immagini' senza bandiera e forse proprio per i problemi bellici non ha
fatto la sua comparsa tra i film in concorso. Esso nasce da precise premesse
del regista Goran Paskaljevic: 'immerso nel caos che mi circonda, mi chiedo se
valga ancora la pena di dedicarsi all'arte. Qualcosa mi dice di sì: ne vale
ancora la pena...'. Vedendolo, possiamo constatare come l'indiscutibile
spiritualità e sensibilità non tradiscono i propositi dell'autore. E' una
pagina di speranza in un mondo di forte tensione e sofferenze." (Nicoletta
De Bellis, 'Comunicazione di Massa')
"Le chiavi di lettura del film sono molteplici.
Innanzitutto si tratta di una recita agrodolce su due dei tanti problemi comuni
alle società contemporanee nello specifico dei rapporti interpersonali. Per un
verso la messa in crisi del focolare domestico a causa del complicarsi
dell'esistenza quotidiana, spesso stravolta da mitologie yuppies e maschiliste;
assai eloquente è l'episodio della scappatella, del tutto gratuita e per giunta
finita col naso rotto, del marito con la grassona, quasi a dimostrare il ruolo
precario del matrimonio e della mercificazione sessuale. Per l'altro verso
emerge ancor più drammaticamente il discorso sulla terza età. Anche in questo
caso una scena basta forse a riassumere l'intera questione: dopo sette anni di
silenzio, arriva all'improvviso, con due infermieri il figlio di Julio, per
condurre quest'ultimo alla casa di riposo all'unico scopo di procurarsi
l'alloggio paterno. In un mondo in cui sembra non esserci più posto per gli
anziani, anche per i giovanissimi non si prospetta un avvenire sereno e
tranquillo." (Guido Michelone, 'Attualità Cinematografiche')
Tango Argentino is a Coming-of-Age film from Serbia charged with
emotion and a story that gradually charms and captivates its viewers with its
wonderful messages – the most important of which are a love of life and the
importance of kindness…
…Tango Argentino is a really good drama. The story is
an emotional one that The tone is sad, but also happy. The first half
introduces us to the lead character's unglamorous life, but things are never so
dour that you lose hope or feel like drowning your sorrows with a keg of booze.
Things pick up in the second half, and while things are never super happy, the
tone remains consistent, as well as funny in places.
The
characters are very well crafted here. Nikola is a great protagonist, mature
and likeable. He's still a boy, but he says and thinks in such adult ways
sometimes because of all these responsibilities that have been thrust upon him
so unfairly. There are often times where he's more responsible than his
parents! Onto them, they are a couple of prize assholes! They're not gonna win
any awards for best parents of the year. The mother is somewhat inattentive and
resigned, not actively bad but is sill fine leaving her son all these tough
jobs. The father meanwhile is a lazy dope (and yet has four jobs!) and a loser,
who can't keep it in his pants. He's rubbish at making excuses, keeping
appointments, and smooth talking. What I like about the characterisation here
though is that while these two aren't the best, they're not presented as
one-dimensionally bad either. They come across as convincingly human as a
result…
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