un film un po' strano, nel quale il protagonista è un aguzzino nazista delle SS braccato, dopo 20 anni dalla fine della guerra, che rischia di essere scoperto, e lo sarà, solo per salutare la vecchia madre alla stazione di Milano.
Salvo Randone bravo come sempre.
buona (nazista) visione - Ismaele
Girato da uno specialista in vicende bibliche, il film suscitò
qualche discussione per via di un certo pathos assolutorio nei confronti dei
criminali di guerra nazisti. Al di là di questa non del tutto infondata
polemica, Baldi mixa con una certa abilità registri diversi (commedia corale,
dramma, noir) in un crescendo di tensione fino al cupo finale. Ottima prova
d’attori con un insolitamente serio Jack Palance, un grande Salvo Randone, un
immancabilmente canagliesco Franco Fabrizi e una dolce e malinconicamente
sensuale Yvonne Furneaux.
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