martedì 25 luglio 2023

E Dio disse a Caino... - Antonio Margheriti

Klaus Kinski, a ragione, ha aspettato dieci anni, in prigione, innocente. e poi la vendetta è inevitabile.

un "piccolo" western con tutti i crismi del "grande" western.

il vendicatore solitario con successo riesce nella sua impresa, con l'aiuto di un solo amico rimasto, e poi, come Cincinnato, lascia tutto e va via.

gioiellino da non perdere, promesso.

buona (vendicativa) visione - Ismaele


 

QUI il film completo, in italiano

 

 

Insolito western di Margheriti. Parte come un classico spaghetti per poi diventare cupo ed inquietante appena sulla storia calano la notte e il tornado. E infatti "notturno" è l'aggettivo che più si addice al film; il regista, grazie alla sua esperienza nell'horror gotico, riesce a ricreare un'eccellente atmosfera e un ideale clima di tensione, solo apparentemente smussata dal ritmo lento del film. Kinski parla pochissimo e recita più che altro con lo sguardo di ghiaccio; non male neanche il resto del cast. Sinistro e funereo.

da qui

 

Margheriti rende coinvolgente un archetipo del western colorandolo con atmosfere spettrali e virtuosismi tecnici di grande fascino, ben dirigendo un Kinski laconico e impeccabile, quasi ectoplasmatico, che consuma freddissima la sua vendetta col favore del vento e delle tenebre, attorniato da un cast non eccezionale, ma comunque all’altezza. La felice commistione tra la polvere del West e impalpabili suggestioni gotiche fanno di questo film uno dei risultati più originali del western italiano.

da qui

 

Ottimo western molto violento anche se dai ritmi non eccelsi. Un ex ufficiale torna al paese cercando vendetta e la trova sino in fondo, tra atmosfere cupe e morti a decine. Certo la storia del pistolero che arriva, fa strage e se ne va è sin troppo comune, ma qui c'è un senso di lugubre che accompagna tutto il film e che lo pone tra i western atipici. Grande Kinski freddo e spietato, ma non sfigurano nemmeno gli altri attori.

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Cupo e prevalentemente notturno, "E Dio disse a Caino..." è forse uno dei western all'italiana meno citati in assoluto, nonché uno dei più particolari, con un Margheriti che sceglie di contaminare lo stesso mediante alcune soluzioni visive e di narrazione tipicamente gotiche (la campana, il sibilo del vento che si insinua tra le finestre, la location notturna).

Il tutto si traduce in uno spaghetti westrern misterioso e spettrale, con un Klaus Kinski piu vendicativo che mai.

A livello di messa in scena, la regia appare sicura e abile a ricreare la giusta atmosfera (ottimi gli effetti luce), scegliendo di limitare l'azione in virtù di una storia di vendetta che, con un ritmo volutamente compassato, è destinata a coinvolgere lo spettatore poco alla volta.

Uno dei migliori film di Margheriti, senza ombra di dubbio.

da qui

 

Immenso Kinski,la vendetta si serve su un piatto freddo e lui quando e' libero di tornare sul suo passato azzera i conti su ingiustizie subite. Avvincente e imperdibile western che si svolge quasi tutto in un'intera notte. Gli interpreti sono tutti con le facce giuste e Margheriti dimostra di sapersi destreggiare anche con il genere western. Per gli amanti del genere un must.

da qui

 

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