mercoledì 14 giugno 2023

Le dossier noire – André Cayatte

la triste provincia francese in bianco e nero, un nuovo giovane magistrato, un omicidio che non è quello che sembra.

la polizia crede di sapere gia tutto, ma tutto non è abbastanza.

e i dettagli salvano o condannano.

una storia alla Simenon, per ambientazione e sviluppo.

non è un capolavoro, ma un bel film di sicuro.

buona (grigia) visione - Ismaele

 

 

 

Filmone degno delle cinque stelle, c'è poco da dire. Quando le atmosfere sono costruite così perfettamente, la cura dei dettagli è impeccabile, gli attori sono tutti all'altezza e la storia avvince e convince, solo una cosa può fare la differenza: la data. Questo è un prodotto che non ha dovuto attendere, maturare, copiare, capire. Ha fatto da sè, è sbocciato per un colpo di bravura ed ha lasciato un suo segno. E' una storia che mostra l'influenza delle maglie del potere, la forza dei singoli e della verità e lo fa attraverso i ritmi di un romanzo giallo perfetto, in cui non manca la vittima, il movente, l'assassino (seppur in un senso da gustare tutto nel finale) ed i colpi di scena. Belle le fasi degli interrogatori, vicine alla verità più di quanto non si immagini, ottima la costruzione della tensione e del sospetto. Degno di qualsiasi capolavoro della letteratura di genere, consigliatissimo e senza sbavature.

da qui

 

Sa dernière partie, nous l'avons vu, est particulièrement réussie et prenante même si elle nous fait perdre de vue une partie de l'intrigue initiale. Le casting remarquable rehausse également nettement la qualité d'ensemble du film. Danièle Delorme, Noël Roquevert, Bernard Blier Daniel Cauchy, Paul Frankeur ou Antoine Balpêtré sont tous excellents et composent des seconds rôles de très haute volée. Dommage que l'interprétation du rôle principal soit plus faible : nous aurions d'ailleurs été curieux de voir ce qu'aurait donné, à la place de Bory, le jeune Claude Rich qui fut en balance pour le rôle. Enfin, même amoindrie, la réflexion menée par Cayatte sur la justice et ses moyens reste intéressante.

da qui

 

E' un film che parla del marcio nascosto nella provincia Francese degli anni '50, e non è l'unico. Ciò mi fa pensare che qualcosa di vero doveva esserci negli scenari dipinti da questi film. La vicenda è intricata e ben architettata; è composta da numerosi personaggi tutti in connessione tra loro (quanto ai loro misfatti). All'inizio, tuttavia, il film sembra scorrere un po' pigro, e sembra delinearsi la solita storia di speculazione edilizia. Presto però la trama prende pieghe più ampie e più complesse.
Sarebbe riduttivo dire che la pellicola stigmatizza il marcio della borghesia o dell'alta società, perché qui gli scheletri nell'armadio ce li hanno un po' tutti, dai ricchi ai poveracci. Del resto anche la realtà è così. Il giovane magistrato, uomo di coscienza, alza la grossa pietra e trova sotto serpentelli e scorpioni oltre ogni aspettativa, che si agitano e scappano da tutte le parti. Ad uscirne male non è solo la provincia francese, ma anche la polizia. I metodi usati nelle indagini, che spesso partono da preconcetti, portano a prendere granchi e cantonate. Poi c'è il problema della mancanza di fondi (...espressione molto attuale) e di mezzi, che causa nell'investigazione colossali errori. Nel finale sembra profilarsi una soluzione "ufficiale" del caso, che risparmi lo scandalo e la figuraccia. Per fortuna però il magistrato è un uomo integro, che preferisce l'umiliazione alla menzogna. Averne di più di uomini così.
E' un film ben condotto, senza toni sensazionalistici od ideologici, onesto nello smascherare il male nascosto, ma senza fastidiosi compiacimenti. I molti attori se la cavano tutti. Come molti film sulle cittadine francesi di quegli anni, è velato di tristezza. Bella la musica della sigla.
L'attore che interpreta l'addestratore di cani, se non ricordo male, interpretò un ruolo ne "Il corvo" di H. G. Clouzot, che ha più di un punto di contatto con questo film. L'attrice che fa la donna delle pulizie della farmacia sarebbe stata scelta da Bunuel in tutti i suoi film francesi, per piccole parti.

da qui

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