un film nel film, un regista in crisi non riesce a terminare il film su Casanova, anche lui è in crisi perché sente avvicinarsi il tramonto della vita, come il regista, d'altronde.
gli attori sono bravi (come sempre, quindi prevedibili), in una specie di viale del tramonto di Salvatores.
Casanova è a colori, il regista in bianco e nero, e Balasso deve montare lui il film al posto di Servillo, in grande crisi.
Lorenzo (Guzzanti/Ghezzi) direbbe che il film arranchia.
non aspettarti niente, non sarai deluso (come diceva Alexander Pope).
buona (boh!) visione - Ismaele
…Il film poi scorrerebbe anche bene, se
solo avesse qualcosa da dire…
…Quelle che compongono Il
ritorno di Casanova sono tre diverse narrazioni che non
convincono, che lasciano perplessi e che fanno ritenere come ben meritato il
premio che l’evocata Mostra del Cinema di Venezia tributa al giovane regista
rampante, le cui idee e soluzioni evidentemente riescono a convincere, e che tanto
infastidisce il protagonista. In tutto il film si leva come straordinaria solo
l’interpretazione dell’attore Bentivoglio, sia quando veste i panni di Casanova
sia quando interpreta se stesso, ponendosi come alter ego, peraltro, come una
sorta di subconscio del regista in crisi. È Casanova stesso comunque, il suo
mito, buono in tutte le salse, a valere. Non altro.
Leo Bernardi è un regista che non riesce a completare il
suo ultimo film su Giacomo Casanova, in procinto di partecipare in concorso
alla Mostra del Cinema di Venezia. Il suo montatore Gianni cerca di farlo
uscire dall'impasse e da una depressione incipiente, mentre Leo si consuma fra
due sentimenti che gli paiono inadatti ai sui 63 anni: la competitività con un
giovane regista, Lorenzo Marino, osannato dalla critica e anche lui in
predicato per il concorso veneziano, e l'amore per Silvia, un contadina volitiva
e indipendente, molto più giovane di lui. Dunque Leo temporeggia, procrastina,
è nervoso e distratto, agitato da sogni e visioni, impolverato come il Casanova
che racconta, cui tutto appare "insensato e ripugnante" - a
cominciare dal passaggio inesorabile del suo tempo di vita…
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