martedì 11 aprile 2023

Extraterrestre - Nacho Vigalondo

una storia di tradimenti e gelosie quando la Terra è circondata da dischi volanti, minacciosi, ma non troppo.

la fantascienza è una cornice per storia terra terra (nel senso del pianeta), sopratutto una commedia (in alcuni momenti esilarante) di rapporti fra quattro esseri umani.

abbastanza divertente, poco fantascientifica, nessuno sa cosa vogliono gli extraterrestri, osservano.

buona (Julio e Julia) visione - Ismaele

  

 

L'astronave stazionante nel cielo madrileno è solo uno stratagemma per fare il vuoto attorno ai quattro protagonisti di questa agrodolce commedia degli equivoci. Nessuna vile invasione ma una situazione di emarginazione ideale per infervorare gli animi verso la desiderabile Julia.
Ossia l' avvenente ragazza con la quale il quasi omonimo Julio ha appena trascorso una notte (si presume) infuocata e con cui il mattino seguente si trova a condividere l'imbarazzo per un risveglio annebbiato dall'alcol oltre lo stupore per quello strano oggetto volante posizionatosi sopra le loro teste. Nel frattempo l'impetuoso ex fidanzato di lei riappare contro ogni pronostico, mentre il vicino di casa sfigato e ficcanaso accecato dall'invidia non perde tempo nel creare un clima di forte attrito.
Ecco che quell'astronave , immobile e misteriosa per tutta la durata pellicola, diventa il pretesto per adulterare i rapporti da parte della neo-coppia e manovrare i poco desiderati terzi incomodi, cercando di allontanarli per vivere serenamente una storia d'amore nata per caso.
Girato con quattro euro e praticamente tutto in interni, denota una scrittura atipica decorata da qualche momento davvero gustoso ad esaltazione di un cinema underground che in Italia, rarissimi casi a parte, stiamo lasciando precipitare in un disperato oblio.
E' pur vero che da Nacho Vigalondo, regista del cult "Timecrimes", ci si sarebbe potuti aspettare qualcosina di più, la pellicola a tratti si impasta un poco e nel finale l'attesa chiusura assume dimensioni grottesche non proprio indimenticabili. Però è doveroso elogiare la voglia di osare ribaltando canoni risaputi affidandosi a una stravagante rilettura dei clichè che colpisce piacevolmente.

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Il film, divertente e a tratti addirittura spassoso, trae la sua linfa vitale dall’ingegnosità con la quale sono state architettate le innumerevoli e concatenate bugie raccontate dai protagonisti. Il lungometraggio di Vigalondo, autore già premiato a Trieste con il premio Asteroide nel 2007, stupisce per la semplicità con la quale si intersecano le invenzioni menzognere ma anche per l’impeccabile caratterizzazione dei personaggi. Oltre a delineare con adeguata profondità i mutevoli sentimenti di Julio e Julia, Vagalondo particolareggia con lucidità anche il sanguigno Carlos e lo psicopatico Angel, follemente deciso a conquistare l’amore di Julia o, in alternativa, a tormentarne l’esistenza. Nonostante Extraterrestre sia ben lungi dal potersi catalogare come un film di fantascienza, l’espediente dell’astronave aliena sospesa sopra i tetti di Madrid serve al regista per innescare la trama di una commedia irresistibile per comicità e sagacia narrativa.

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Extraterrestre es una excelente comedia romántica que reúne lo mejor del humor y lo peor del romanticismo en un equilibrio impecable y que explora territorios con los que sus compañeras de género no se han atrevido habitualmente. Es además un ensayo sobre las relaciones personales en la actualidad y un poner patas arriba las reglas del juego de los géneros cinematográficos.

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Vigalondo esquiva cualquier elemento de ciencia ficción, centrándose en el comportamiento de estos cuatro personajes ante la situación de adulterio y amores no correspondidos. Los esfuerzos de Julio y Julia por desacreditar a Ángel, haciéndole creer a Carlos que es una especie de alienígena que ha suplantado su personalidad (muy a lo La invasión de los ladrones de cuerpos), son muy divertidos y en ellos se basa el verdadero suspense de la historia. Mientras que la pareja de amantes presenta un comportamiento más lógico, los mejores momentos de humor absurdo quedan a cargo de los más histriónicos secundarios. Carlos Areces roba cada escena donde aparece con su envidioso y despechado personaje, que me recuerda bastante al Rick Moranis de la ya clásica Los cazafantasmas (1984). Un tipo que prefiere aferrarse a su piso, donde puede controlar los movimientos de la chica que ama (pero no le corresponde) antes que huir de un inminente ataque extraterrestre. Raúl Cimas no se queda atrás en cuanto a personaje friki. Carlos es un pardillo, un pobre diablo que va de héroe y de ser el cerebro de la operación de enfrentarse contra los invasores, mientras no es capaz de descubrir el engaño al que está siendo sometido por su novia y el amante de ésta. Es el único personaje que, en su ignorancia de la relación entre Julio y Julia, parece darle importancia al peligro que, teóricamente, se cierne contra la humanidad.

En definitiva, Extraterrestre es una atípica comedia romántica, con toques vodevilescos. Una historia sencilla, casi sin efectos especiales ni acción. La mayor parte de la trama se desarrolla en el interior de un piso, los invasores espaciales no aparecen por ninguna parte (ni se les echa de menos) y el verdadero interés del espectador se convierte, ya desde los primeros minutos de visionado, en saber qué pasará con estos dos entrañables amantes furtivos. Una vez acabada la película, la sorpresa es mayúscula cuando, por encima de la ligereza de la historia y lo cómico de sus personajes y situaciones (un humor más irónico que disparatado, eso es verdad), percibimos que Vigalondo ha dejado con su historia de amor un poso de amargura en el espectador que nos remite a aquel final antológico de Casablanca (1943). Mucho más de lo que se podría esperar de una comedia de ciencia ficción al uso, sin duda.

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