buona visione - Ismaele
Da grande lettore di fantascienza posso dire che questo
film rispetta poco o nulla il leggendario romanzo da cui è tratto. Wyndham ha
scritto il terrificante resoconto di un'apocalisse ed il cinema degli anni '60,
specie quello di fantascienza, era davvero ancora immaturo per affrontare
un'opera come "Day of the Triffids" come si conveniva. Il film è un
coloratissimo e ingenuo monster-movie senza tante pretese, condito da storielle
sentimentali e recitazione mediocre. Basta non pensare al romanzo e il
divertimento è assicurato.
Non necessariamente un classico della
letteratura fantascientifica che ha appassionato migliaia di lettori, portato
sul grande schermo è destinato a diventare un capolavoro, e questo è quello che
è successo, a mio parere, al Giorno dei Trifidi.
Tanto bello e appassionante mi è risultato il libro di John Wyndham ( tra l'altro letto qualche annetto fa ), quanto modesto e noioso mi è parso il film. Tralasciando la banale interpretazione degli attori, è proprio nella sceneggiatura e nella quasi totale assenza di suspence che il film presenta le maggiori lacune. Insomma stiamo parlando di fantascienza, se mentre la guardi ti si chiudono gli occhi dal sonno ( o meglio dalla noia ) probabilmente c'è qualcosa che non va.
Tanto bello e appassionante mi è risultato il libro di John Wyndham ( tra l'altro letto qualche annetto fa ), quanto modesto e noioso mi è parso il film. Tralasciando la banale interpretazione degli attori, è proprio nella sceneggiatura e nella quasi totale assenza di suspence che il film presenta le maggiori lacune. Insomma stiamo parlando di fantascienza, se mentre la guardi ti si chiudono gli occhi dal sonno ( o meglio dalla noia ) probabilmente c'è qualcosa che non va.
da qui
…Molto
meglio concentrarsi, piuttosto, sul modo in cui il regista improvvisa delle
situazioni apocalittiche successive all'acciecamento della popolazione: buone
quelle nella stazione ferroviaria così come il dramma vissuto dalla gente
sull'aereo (tenete conto che i piloti sono diventati ciechi!). Se il film non
fosse a colori si avrebbe l'impressione di guardare un episodio di Ai confini della Realtà! Nonostante qualche guizzo che si ha, appunto,
solo nelle situazioni che ritraggono il caos derivato dalla ciecità della
gente, il film, per quanto sia cosiderato un classico del genere, mi è parso un
pochino noioso e melenso…
…Diretto figlio dell'oramai classico "La guerra dei mondi", questo film del
1963 ha in più quella sfacciata spudoratezza del tipico film di serie B, a
partire da un titolo assurdo ma terribilmente
affascinante: "L'invasione dei mostri verdi" oppure "Il
giorno dei trifidi". Tratto dall'omonimo romanzo di John Wyndham, il film
può inizialmente sembrare uno di quei terribili pastrocchi dove, per aumentare l'effetto
sorpresa e la paura, si aggiungono continuamente nuovi spunti e nuove idee, che
immancabilmente non vengono totalmente sviluppati. E' strabiliante invece come il film
proceda in maniera semplice e corretta, magari senza stupire più di tanto, ma
riesce comunque a far comprendere chiaramente la trama. Sono quindi nettamente
sopra la media dei b-movies sia la regia (sempre lucida e mai noiosa), sia una
sceneggiatura che predilige l'azione ma senza dimenticarsi completamente del
dialogo. Anche la recitazione non è così cattiva, anche perché i
personaggi non è che siano poi così complicati. Buona anche la parte degli
effetti visivi, sia per la tempesta di meteoriti che per i trifidi.
Unica nota dolente del film è un finale sin troppo religioso. Infatti tutti i sopravvissuti, come in una processione, camminano su una scalinata per raggiungere una chiesa e ringraziare così il loro Dio per averli salvati. Non che abbia nulla contro le processioni, ma volendo ci si può anche passar sopra, tenendo pure conto dell'epoca in cui il film è stato girato...
Sicuramente un buon b-movie, sebbene non sia uno dei più conosciuti. Meriterebbe una minima rivalutazione. Ma non lo dico come Tarantino con Alvaro Vitali e la Fenech.
Unica nota dolente del film è un finale sin troppo religioso. Infatti tutti i sopravvissuti, come in una processione, camminano su una scalinata per raggiungere una chiesa e ringraziare così il loro Dio per averli salvati. Non che abbia nulla contro le processioni, ma volendo ci si può anche passar sopra, tenendo pure conto dell'epoca in cui il film è stato girato...
Sicuramente un buon b-movie, sebbene non sia uno dei più conosciuti. Meriterebbe una minima rivalutazione. Ma non lo dico come Tarantino con Alvaro Vitali e la Fenech.
Adoro la fantascienza americana degli Anni 50/primi 60, ma questo ancora mi manca, anche se mi par ci capire che non mi perdo un capolavorone... ;)
RispondiEliminada ragazzino mi sarebbe piaciuto molto, ora di meno, è un film di avventura e mostri, adesso i gusti sono cambiati, ma non è malaccio, dai...
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