mercoledì 14 agosto 2024

Il prezzo del potere - Tonino Valerii

un secolo prima dell'omicidio di JFK a Dallas uccidono il presidente, con la moglie affianco.

nel film si risolve il caso, si trovano sicari e mandanti, grazie a Bill (Giuliano Gemma).

musica di Luis Bacalov, adatta alla storia.

un bel film, una bella storia, ottimi attori, un gran regista, cosa volere di più?

buona (kennedyana) visione - Ismaele

 

 

QUI o QUI si può vedere il film completo

  

 

Uno spunto davvero intrigante : la trasposizione dell' assassinio di John Fitzgerald Kennedy nel Far west , a soli 6 anni dal fatto reale ! In visita a Dallas poco dopo  la Guerra di Secessione , il presidente Garfield viene ucciso in una congiura che riguarda tutti i potenti notabili del Texas . Ma ci sarà qualcuno che , per vendetta personale o per ragion di stato , farà sì che la giustizia , magari in sordina , trionfi ... Peccato che dopo l' attentato l' atmosfera cambi ed il film , lasciando solo in sottofondo gli intrighi politici , si trasformi in un più classico Spaghetti Western . Ma pure così rimane una pellicola godibile anche grazie ad un cast veramente convincente , che ha lavorato davvero su alti livelli . A fianco del solito Giuliano Gemma , atletico ed astuto ma un po' meno mattatore , troviamo l' azzimato presidente dell' ex divo Van Johnson , il losco burattinaio del corrotto Fernando Rey , lo sceriffo doppiogiochista dell' ottimo Benito Stefanelli

da qui

 

Il tema principale “Il prezzo del potere”, epico secondo lo stile del western italiano ma con nuance di malinconia, è introdotto in sordina dall’armonica di Franco De Gemini per poi convertirsi ad una dimensione a piena orchestra in cui è fondamentale l’apporto del coro 4+4 di Nora Orlandi. Le versioni lente (tracce 6, 9, 20), dove peraltro il velo di mestizia si fa più coprente grazie ai tocchi delicati degli archi, valgono ad accentuare i risvolti umani e drammatici della vicenda: il dolore per la morte del Presidente o il senso di impotenza per le accuse ingiuste addossate ad un ragazzo di colore divenuto capro espiatorio nelle mani dei veri artefici del complotto omicida. “Seconde parallele”, “Agguato a Dallas” e “Buio a Las Mariposas” sono invece i momenti drammatici che alternano dissonanze, brevi passaggi melodici, percussioni rumoristiche e lancinanti incursioni di chitarra elettrica distorta. “Il ponte” è un brano d’azione concitato per archi e fiati che esalta le performance acrobatiche di Giuliano Gemma, scelto come protagonista (nel ruolo di un ex soldato nordista che tenta di salvare la vita al Presidente) anche per non tradire del tutto la matrice “spaghetti” del film. Interessante a questo proposito il brano “Il fischio”, dove appunto un’esecuzione fischiata della parte solistica fa da controcanto proprio alle rare guasconate da western all’italiana (il duello al buio con i sigari accesi oppure la roulette russa). Le uniche oasi di spensieratezza sono limitate a “Welcome Mr. President”, un pezzo bandistico da sagra di paese, ed a “Quattro fiori per Jenny”, l’immancabile motivetto da saloon. Infine la sezione bonus track è occupata da versioni film mai pubblicate in precedenza tra le quali si segnalano soprattutto alcune godibilissime e prolungate variazioni del tema conduttore.
Il commento musicale di un western come Il prezzo del potere, cerebrale e fuori dalle consuetudini, era un banco di prova da non sottovalutare. Luis Bacalov se ne è disimpegnato con eleganza dimostrando allo stesso tempo empatia col genere.

da qui

 

Diretto da TONINO VALERII, che dopo girerà "IL MIO NOME è NESSUNO", si tratta di un western dalla fortissima impronta politica che si ispira all'assassinio KENNEDY (riproposto pari pari in salsa western).
 Abbiamo un Presidente riformista, che vuole dare il diritto di voto ai neri e vuol far affermare la parità dei diritti tra poveri e ricchi, contro il quale si schierano il governatore e alcuni facoltosi degli stati del Sud. Si innescano così una serie di intrighi che ruotano attorno a dei documenti compromettenti per le sorti della nazione e che sono in mano agli uomini del sud. Ha così inizio una vera battaglia di "debunking" e "cover up" che appare persino molto moderna e in cui si cercherà di nascondere certe verità per beni supremi, mentre altri lotteranno per farle emergere e altri ancora avranno come obiettivo il caos oppure il controllo con lo strumento del ricatto di Washington.
Senza dubbio ENTRA NELLA MIA TOP LIST DEI MIGLIORI SPAGHETTI WESTERN DI SEMPRE…

da qui

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