sabato 6 agosto 2022

Red - Trygve Allister Diesen, Lucky McKee

Avery vuole giustizia, per Red, il duo cane, ammazzato da un ragazzo, figlio di un padre come lui.

Avery ha tutti contro, anche la legge, ma è testardo come pochi, e rischia la vita per amore di Red.

non sarà un film perfetto, anche per vicissitudini varie durante la lavorazione, tra cui il cambio del regista, ma si tratta comunque di un buon film.

buona visione - Ismaele


 

 

Ma non c'è niente peggio di una belva ferita e qui si ritorna alla questione di principio di cui sopra.
Fino a che cosa si può arrivare in nome del principio?
Ed è questa la domanda che si fa Avery al termine della vicenda. E'stato giusto arrivare così oltre in nome del (proprio) senso di giustizia?
E non è assolutamente una domanda retorica ma un interrogativo che ti si incolla addosso anche ben oltre i titoli di coda.
Red è un piccolo gioiellino di tensione che si accumula progressivamente minuto per minuto nobilitato da una grande prova d'attore come quella di Brian Cox accompagnato da un cast in cui figurano un ritrovato Robert Englund, un arcigno Tom Sizemore e una ritrovata Amanda Plummer.
Passato sotto silenzio pur non meritandolo.

da qui


I. il cane di Ave (sinossi)

a Ave Ludlow è rimasto solo il suo amato cane Red, dopo una brutta- bruttissima- storia vissuta in famiglia e che gli ha tolto tutto. i due sono intimamente legati, sono due vecchi amici (il cane ha 14 anni e il vecchio, si capisce, una sessantacinquina), che passano le giornate nella riproduzione del mite stereotipo del pensionato di provincia americano. fino a che, in un colpo basso sotto l’inguine mollato proprio a inizio film, un ragazzino con un fucile (giusto in America), dopo aver tentato di derubare Ave, uccide in maniera del tutto gratuita e senza senso il suo amato cane.

II. in un mondo libero

da qui incomincia la storia della vendetta dell’anziano negoziante, che in realtà non è affatto una storia di vendetta, quanto più il tentativo di far affiorare una verità sfacciatamente e arrogantemente negata fino alla fine. il che porta a esiti paradossali, una escalation di violenza ai margini della razionalità: vengono fuori l’insopportabile mentalità criminale che vige all’interno della facoltosa famiglia del ragazzo, l’inestinguibile necessità di sentire la verità e di veder affermata una giustizia che, proprio in misdemeanor (reati minori) come questi, latita più che mai, per l’anti-eroe del film. la tensione è costruita perfettamente: il rigore e l’efficacia della messinscena non impediscono in alcun modo l’immedesimazione nel corpo sofferente dell’anziano protagonista, cui ci si connette empaticamente fin dalle prime sequenze- quelle della barbarie sul cane.

da qui 

 

Contrariamente a quanto possano far credere il trailer e l’etichetta pubblicitaria di revenge movie che è stata assegnata al film, qui non vedremo Avery imbracciare coltelli e mitragliatrici deciso a restituire il maltolto provocando una carneficina. Red non è tanto un film sulla vendetta quanto un film sulla ricerca di una giustizia che viene negata. Il protagonista dapprima esige solo un’ammissione di colpa e delle scuse, una collaborazione da parte dei genitori dei ragazzi, e in seconda istanza cercherà di affidarsi alla legge non tanto a scopo punitivo ma affinché quella verità, di cui nessuno è stato testimone, venga riconosciuta. Niente di più, perché nessuna punizione, per quanto esemplare, può far tornare in vita il suo amico Red. È l’ossessione per la verità che muove i fili della narrazione e che alimenta le azioni di Avery, come egli stesso dichiara. Quello che si potrebbe configurare come un thriller nell’idea di base e in alcune sequenze assume  invece le tinte del dramma intimistico, in cui viene messo al centro il personaggio interpretato da Brian Cox…

da qui

 

In un'America dimenticata da Dio vive un pensionato, rimasto solo dopo la tragica perdita di moglie e figli e del suo cane. Il tutto scorre tranquillamente fino a quando tre ragazzini per gioco gli ammazzano il cane; da qui comincia la lunga vendetta del protagonista. Trattasi di un revenge movie diverso dal solito: la vendetta infatti è cercata non attraverso la violenza e il sangue ma attraverso la giustizia e la legge che però è ceca nei confronti dei potenti. La trama scorre piuttosto lentamente fino allo scoppiettante finale. Bello!

da qui

 

La provincia è quella dei Coen; le figure quelle di un Lynch loachizzato. L'animalità a far da bilico fra una giustizia inconseguibile e una vendetta impraticabile. Lo stile secco, pulito, quasi televisivo scelto dagli autori infonde all'opera una pregnanza naturalistica serena e posata, intensificandone antropologicamente gli umori più irosi e amaricanti. Cox vi aderisce nel migliore dei modi: un samovar contenutissimo di rabbia, dolore e ritegno, con l'impressione di esser sempre lì lì per esplodere ma che nella sua ferrea misura umana ebolle al dunque solo un forte senso di salda moralità.

da qui



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