un'opera prima sorprendente, con personaggi veramente azzeccati.
un aspirante professore, che vive a carico della moglie, ha un odio verso i cani domestici, che in quel palazzo fanno una brutta fine, poi la moglie ne prende uno, e allora cambia tutto.
un'impiegata (Bae Doona) capisce, per caso, cosa succede e fa di tutto per salvare i cani.
film un po' thriller, un po' animalista, un po' giallo, un po' slapstick, coi tempi perfetti,
Bong Joon-ho poi farà carriera, delle più splendenti, seguitelo.
buona (canina) visione - Ismaele
…il titolo originale del film è un riferimento
a Il cane delle Fiandre , un romanzo ottocentesco di Ouida sugli
animali domestici molto popolare in alcuni paesi dell' Asia orientale…
Yun-ju è un nullafacente che non ha i soldi
per corrompere il suo preside e diventare professore; frustrato, si sfoga con i
cani del vicinato, cercando goffamente di eliminarli. Di contro Hyun-nam,
giovane svampita ma di buon cuore, decide di indagare per scovare il rapitore
di cani.
Mascherato sotto i panni della commedia surreal-demenziale, Barking
Dogs Never Bite lavora sottopelle e insinua più di un dubbio sulla
sua reale natura. Commedia bizzarra o riflessione tutt'altro che banale e
tutt'altro che ottimista sul quotidiano?...
Un aspirante professore infastidito dall'abbaiare dei cani
del vicinato decide di farli sparire; un'ingenua ragazza indaga sulle
sparizioni. Dal romanzo inglese Il cane delle Fiandre, l'esordio
nel lungometraggio di Bong Joon-ho "si avventura ai limiti più eccentrici
del cinema coreano più dei film successivi del regista, pur mitigandoli con la
leggerezza della commedia" (Scott Tobias). In questo doppio registro già
riconosciamo la poetica dell'autore: "è negli anfratti della vicenda che
si coglie l'amarezza dell'analisi di Bong. Nell'assurdo della superficie,
invece, pullula una fauna variegata di psicosi umane" (Emanuele Sacchi).
…Una commedia basata su un umorismo paradossale, sulla
satira sociale e sulla descrizione della banalità e dei piccoli orrori che
accompagnano la quotidianità dell'uomo comune contemporaneo, Barking Dogs Never
Bite fa ridere, a volte anche risate amare, e riflettere sul carattere delle
persone più ‘normali’, sulle loro aspirazioni e sulla vita che invece fanno in
realtà. Tutti i personaggi qui rappresentati sono il vicino e il conoscente di
tutti, per niente speciale, che come tanti si lascia trascinare dalle regole
vigenti nei grandi conglomerati urbani della Corea moderna.
Il cane è il motivo portante che unisce le storie che
compongono il film, tanto semplici da non sembrare nemmeno storie vere e
proprie, in una trama che si snoda con piccoli colpi di scena, spesso
sarcastici, ironici e derisori dei piccoli avvenimenti che ritmano la lenta e
noiosa vita dell'uomo comune. Una commedia insolita, che ripropone l'assurdo
come la regola per la normalità, in una pungente satira sociale divertente e
seria allo stesso tempo.
Nonostante l’argomento che può ad una prima occhiata
apparire futile, Bong in questo film realizza un’estetica complessa e ben
eseguita. Interessante anche la caratterizzazione dei ruoli femminili, che
scavalca la tipica immagine di donna ingenua, dolce e curata, tanto frequente
nel cinema coreano. I personaggi maschili sono dipinti nei loro difetti e nella
loro 'umanità' (Yun-ju rapisce il cane per poi sentirsi in colpa, il portiere
con non chalance si permette stufati di cane nei sotterranei del condominio), e
le situazioni più paradossali risolvono vari problemi (come una disputa risolta
srotolando rotoli di carta igienica)…
E' vero che tutto il film è trattato con il tono
da commedia, altrettanto vero che l'esordiente Bong Joon-ho evidenzia l'aspetto
tragico del microcosmo condominiale. Un protagonista frustrato e senza lavoro
dopo anni dedicati alla ricerca universitaria, mantenuto a sua volta dalla
compagna incinta. Ma sono un po' tutti i personaggi che muovono in tale contesto
a soffrire di egoismo e di fronte alle avversità, si rifanno sempre sui più
deboli, simboleggiati dai cani. Personaggi coinvolti in situazioni divertenti
ma cui è difficile provare un minimo di empatia proprio per la loro
sgradevolezza. Unica eccezione è la giovane Hyeon-Nam, giovane ragazza ingenua
a cui non manca spirito d'altruismo nei confronti degli altri.
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