Jean-Paul Belmondo è un poliziotto capace, con metodi a volte non condivisi dai superiori.
nel film si seguono due indagini, la ricerca di un rapinatore di banche e la ricerca di un seral killer di donne.
come succede spesso Jean-Paul Belmondo è stuntman di se stesso, pazzo e coraggioso.
il film, quando rallenta, è solo per riprendere più veloce.
un film che non delude, promesso.
buona (Belmondo) visione - Ismaele
Non c'è che dire, in Francia i polizieschi li sanno fare e
pure bene .Questo è forse uno dei film piu' belli interpretati da Belmondo, all'apice
della forma fisica, come sempre ostentatamente senza controfigura ,col giusto
grado d'ironia che gli appartiene e che imperversa in quasi tutte le sequenze
del film. Qui la vicenda si dipana su due binari paralleli: la vicenda di un
serial killer che prima terrorizza telefonicamente le vittime(almeno la prima, una
splendida Lea Massari che pero' fa una brutta fine in pochissimi minuti, la
sequenza è condotta magistralmente)e la vicenda di un bandito scappato al
commissario anni prima cagionandogli accuse ingiuste che ora si ripresenta a
Parigi. Naturalmente come peso è prevalente la prima vicenda con un serial
killer interpretato magistralmente da un Adalberto Maria Merli in versione
occhio di vetro. Il film è costellato di inseguimenti, acrobazie, incidenti
automobilistici e rappresenta una buona occasione se si vuol dare uno sguardo
alla Parigi degli anni 70.La regia dopo un 'ottima prima parte perde un po'di
polso nella seconda parte(quando il serial killer si svela) e il finale appare
un po'semplicistico (si chiudono velocemente tutte e due le indagini) ma è
comunque un film da vedere e riscoprire. Nei ruoli secondari c'è fior di
caratteristi....
…So di averlo già detto, ma lo ripeto ancora una volta: tutto da solo, senza controfigura e, come se non bastasse, apparentemente senza grosse precauzioni. Coraggio, follia, preparazione fisica, incoscienza…
…Verneuil réussit avec Peur sur la Ville de
faire un film à l'action musclée mais aussi d'une noirceur et avec une ambiance
pesante du début à la fin de son film qui le rendent tout simplement
extraordinaire. Dès le début où l'on voit l'invité dans l'œil de chat et qui
s'est trompé de porte et qui sans le vouloir a effrayé Nora Elmer, ça rappelle
les meilleurs films de frissons. Il suffit de voir par exemple lorsque
Letellier poursuit Minos la première fois juste après que ce dernier ai tué
Germaine Doizon, la course à travers les toits parisiens, se termine aux
Galerie Lafayettes. Et là, Letellier arrive dans un entrepôt rempli de
mannequins de cire : il faut bien observer les mannequins, et pendant ce
temps la musique pesante se met en marche. La scène est tout simplement géniale
tant elle est oppressante!...
Strepitoso mix tra poliziesco e giallo/thriller che nulla ha da invidiare ai più blasonati esempi Usa dei 70s; il livello è molto alto, ricordando il cinema di Don Siegel (su tutti il primo Callaghan, anche nel tratteggio delle figure del pazzo assassino e del duro poliziotto). Straordinarie le molte sequenze d'azione, girate benissimo e con un Belmondo veramente atletico; contro ogni previsione funziona anche l'idea di unire due storie parallele (quella del bandito e del serial-killer) e l'intero cast offre belle prove, con un buon doppiaggio italiano. Assolutamente da recuperare!
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