domenica 19 marzo 2023

Die Konsequenz - Wolfgang Petersen

uno dei primi film per il cinema di Wolfgang Petersen.

racconta, descrive, ci mostra una bella storia d'amore, ma galera e ospedale cercano, inutilmente, di spezzare un legame profondo e sincero.

il film è la storia d'amore di Thomas e Martin e ha qualche somiglianza con Il signore delle formiche, l'oppressione non conosce confini.

i due protagonisti sono straordinari, e sopratutto grazie a loro (e al regista, ca va sans dire) che il film è imperdibile.

buona (sofferta) visione - Ismaele

ps: si può vedere su youtube, in otto parti, con sottotitoli in inglese, qui.

 

Il film attualmente non gode di alcuna distribuzione in DVD, ma può essere recuperato in lingua originale su questo link. Ho tradotto personalmente i sottotitoli in italiano che potete scaricare su questa pagina.

"Die Konsequenz" (conosciuto anche con il titolo "The Consequence") è un film televisivo tedesco presentato in anteprima l'8 Novembre del 1977 sul canale ARD, adattamento dell'omonimo romanzo autobiografico di Alexander Ziegler pubblicato nel 1975, che racconta le vicissitudini di un attore omosessuale di nome Martin Kurath (Jürgen Prochnow) che finisce in prigione scontando una pena di due anni e mezzo per aver sedotto un ragazzo minorenne. Nella prigione conoscerà Thomas Manzoni (Ernst Hannawald), il figlio quindicenne del direttore del carcere, con cui si legherà sentimentalmente. Quando Martin verrà rilasciato, i due decideranno di costruire una vita insieme come una qualunque coppia, ma ogni tentativo di vivere liberamente la loro storia d'amore verrà ostacolato: la famiglia di Thomas, dopo il coming out del figlio, si opporrà alla relazione e con l'aiuto dei legali lo faranno condannare e rinchiudere in un riformatorio, dove subirà umiliazioni e violenze di ogni sorta. Il rifiuto della società e la persecuzione di matrice omofoba condizioneranno gravemente le condizioni psichiche del ragazzo, che giungerà all'età di 21 anni con dei danni irreparabili. Il film all'epoca, malgrado l'operazione di censura e boicottamento dell'emittente tedesca Bayerischer Rundfunk, ebbe un ruolo fondamentale nell'aver avviato un dialogo sulle tematiche legate all'omosessualità. Basti pensare che soltanto 6 anni prima, nel 1971, lo psicologo clinico George Weinberg coniò per la prima volta il termine omofobia nel suo libro "Society and the Healthy Homosexual" ("La società e l'omosessuale sano"), per descrivere la paura e l'avversione contro l'omosessualità. Si tratta di un film che porta con sé la coscienza progressista di quel periodo, questa onestà di fondo rende il film ancora oggi meritevole di visione. La regia di Wolfgang Petersen è delicata e incornicia la storia d'amore in un bianco e nero e un set minimalista, catturando gli amplessi dei due attori protagonisti con naturalezza e autenticità, senza alcuna morbosità. Si nota però una certa "misura" nella caratterizzazione dei momenti più forti e dei contenuti violenti, forse ha condizionato il format per il quale il film fu destinato, la sensazione è che se si fosse osato di più ne avrebbe guadagnato molto. E sebbene lo scopo didattico del film sia evidente, questo non ne ha pregiudicato affatto la potenza del suo messaggio. L'interpretazione del diciassettenne Ernst Hannawald spicca per la capacità di esser riuscito ad esprimere sul suo corpo tutto il decadimento fisico e psichico che il suo personaggio chiedeva. All'epoca la rivista tedesca Der Spiegel descrisse il film come una delle storie d'amore «più private e credibili passate sullo schermo da molto tempo».

da qui

  

In un carcere tedesco dove i detenuti hanno potuto iniziare a inscenare rappresentazioni teatrali, il nuovo arrivato Martin Kurath (Jürgen Prochnow) conosce il sedicenne Thomas Manzoni (Ernst Hannawald) e ben presto si innamorano. Una volta usciti dal carcere, Martin e Thomas si ritrovano e decidono di vivere insieme, dopo aver dovuto superato l'ostacolo rappresentato dai genitori di Thomas (Walo Lüönd e Edith Volkmann). Un giorno però la polizia separa i due amanti e da qui segue una vera e propria persecuzione da parte delle istituzioni. Thomas viene rinchiuso in un rigido riformatorio; quando poi scappa con Martin, questi chiede aiuto ad un presunto amico politico (Alexis von Hagemeister), il quale ricatta Thomas costringendolo a diventare il suo amante e abbandonare Martin. Quando i due riescono a tornare di nuovo insieme, i problemi non sono però finiti perché Thomas cade in preda a una forte depressione.

da qui 



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