dalla fogna della guerra del Vietnam ( e delle altre) bisogna ricordare che sugli aerei Usa (e della Nato) viaggia la droga, al punto che non si distingue più a cosa servono gli aerei.
un giovane e bravissimo Nick Nolte trasporta in patria, per conto di un amico fotografo di guerra, qualche chilo di eroina, che però fa gola a tanti.
una banda aspetta il bottino, ma ha fatto i conti senza Ray (e Marge), uno che è meglio averlo per amico.
non sarà un capolavoro, chissà, di sicuro un gran film, con temi e atmosfere che troveremo negli anni a venire.
cercatelo, non ve ne pentirete.
buona (hippy) visione - Ismaele
Uno dei primi film che si è occupato del ritorno a casa dei militari dal
Vietnam.E lo fa nella maniera che non ti aspetti. Un thrilling denso, ansiogeno
che cresce col passare dei minuti, con attori al meglio delle loro
possibilita'e una parte finale in un posto dimenticato da Dio e dagli uomini
che è una sorta di lunghissimo duello in salsa western. Magari far vedere che i
reduci della sporca guerra ritornino a casa spacciando droga non sara' stato
piacevole per le alte sfere...
da qui
uno dei film piu' sottovalutati degli anni 70. Un capolavoro
misconosciuto sugli esiti della sporca guerra, un anno prima del Cacciatore e
due di Apocalypse Now. Un film complesso e sottile, che sotto la solida scorza
dell'action-movie ci mostra come il conflitto in Vietnam abbia introdotto nella
societa' americana, anche quella piu' borghese e tranquilla, un'andata di
violenza e di autodistruzione. La partita di eroina non e' solo un pretesto
narrativo; e' la metafora, chiara e potente, di una societa' psicologicamente
allo sbando. Ricco di annotazioni e di finezze (la sottile ragnatela di
sguardi, pulsioni, reticenze che si instaura tra i tre protagonisti: l'inetto
Johnny, l'ambigua moglie e il guerriero carpenteriano Ray), e' anche una
malinconica ricognizione sulla fine dell'era degli hippy (il combattimento
finale sulle montagne del New Mexico, con luci psichedeliche e musica country).
Geniale finale in sospeso: la tempesta per i nostri protagonisti non sembra
proprio volersi fermare.
da qui
…Liberamente tratto dal romanzo Dog Soldier di Robert Stone, il film di Karel Reisz avrebbe dovuto originariamente intitolarsi "Who'll stop the rain?", dal titolo della omonima canzone dei Creedence Clearwater Revival, fatta ascoltare ampiamente nel corso della storia. Nel libro l'autore Stone si ispira al personaggio realmente esistito di Neil Cassady, definito un guru della controcultura statunitense degli anni Sessanta, e il finale tragico che segna la fine del nostro ardito e tenace protagonista, è stato concepito sulla falsariga della drammatica fine del Cassady stesso, morto in un incidente lungo una via ferroviaria messicana.
Il film di Karel Reisz è davvero
molto bello ed epico, valorizzato dalla interpretazione vigorosa e convinta di
un allora giovane e ardito Nick Nolte, coadiuvato in una parte
sofferta e molto ispirata, dalla brava e bella Tuesday Weld, mentre
il ruolo dell'infido e poco affidabile suo consorte è affidato al valido Michael
Moriarty.
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