martedì 28 marzo 2023

Durante la tormenta - Oriol Paulo

una storia ingarbugliata, un salto temporale di 25 anni, un'intervento dal futuro che cambierà (?) il passato.

una sceneggiatura complessa con tutti i pezzi che si incastrano, ma lo si saprà solo alla fine.

tutto parte dalla caduta del muro di Berlino del 1989 (come in Goodbye Lenin, mutatis mutandis), durante una tempesta che apre una finestra temporale durante qualche giorno anche 25 anni dopo.

un bambino vivrà, e questo cambierà la storia, si risolverà il mistero di un omicidio, e la finestra temporale si chiuderà, e il mondo sarà diverso.

buona (non distratta) visione - Ismaele

 

 

Durante la tormenta es entretenimiento en estado puro, dos horas de tensión bien llevadas y un rompecabezas que el espectador intentará recomponer cuando la película llegue a su fin.

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Commovente in alcuni passaggi, un po’ lento in altri, Durante la Tormenta è un buon film che, nonostante una durata superiore alle due ore, scorre via bene, lasciando un buon ricordo nello spettatore, malgrado qualche piccolo dubbio su alcune scelte “tecniche” utilizzate per giustificare alcune situazioni nate da incursioni temporali nel passato.

Bella anche la colonna sonora e le atmosfere che accompagnano la visione, in particolare il brano suonato dal piccolo Nico all’inizio, ha un significato importante, si tratta di Time After Time di Cindy Lauper che, oltre indicare il susseguirsi del tempo in ogni sua sfaccettatura, cita direttamente un film del 1979 che parla di viaggi nel tempo, e che ha per titolo lo stesso nome del successo della cantautrice statunitense.

Bene tutti gli attori, fra i quali spicca, oltre ai protagonisti, il pluripremiato Javier Gutiérrez. Buono il lavoro di doppiaggio fatto.

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In Mirage Paulo parte da un fatto accaduto 25 anni prima per costruirvi sopra una realtà parallela che modifica il corso non solo del singolo episodio o del singolo momento: come un domino infernale , la tessera caduta in un certo modo causa effetti che se fosse caduta in un altro sarebbero stati diametralmente opposti.

Ed è appunto quanto succede a Vera che a causa di quel tunnel invisibile che le mette in contatto con il protagonista di 25 anni prima, vede la sua vita stravolta, ribaltata, resa diversa dal solo tentativo fatto di scongiurare la morte del ragazzino Nico.

Sarà l'incontro, oggi, dei due protagonisti di questa dissociazione temporale che cercherà di costruire un grimaldello col quale tentare di rimettere tutto al proprio posto salvando capre e cavoli.

Mirage come thriller funziona perchè comunque il regista è capace di tenere le redini del film sempre in mano e soprattutto di gestire bene la tensione, però va chiaramente detto che Paulo non è certo Christopher Nolan riguardo alla capacità di plasmare il tempo e lo spazio, creare tunnel dissociativi o salti; Interstellar è il paradigma che viene in mente mentre si sviluppa il racconto di Mirage, ma questo non riesce ad essere così lineare come l'opera di Nolan, bensì, spesso, sembra divagare in modo quasi confuso, lasciando alla fine anche qualche domanda senza risposta.

Nonostante ciò e nonostante soprattutto il paragone scomodo con Nolan, Mirage, come abbiamo detto è un  lavoro che ha dei pregi, essenzialmente un buon thriller cui le derive fantascientifiche, sebbene poco convincenti, non portano eccessivo nocumento

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Durante la tormenta è un thriller spagnolo abbastanza avvincente, che ci porta in due realtà parallele che, a causa di una falla nel continuum spazio-temporale, comunicano tra loro scatenando effetti sconvolgenti incredibili. Il film di Oriol Paulo riprende temi come il viaggio nel tempo, i wormhole, che sono stati adoperati ampiamente in moltissimi film di fantascienza, basti citare Contact, 2001: Odissea nello spazio e Interstellar. Questa pellicola ha l’arduo compito di portare avanti una doppia narrazione che si nutre di altrettante storie che si intrecciano tra loro attraverso connessioni e schemi temporali diversi, che nonostante tutto si lascia seguire molto facilmente: due epoche distinte che si sovrappongono e due viaggiatori che sopravvivono e comunicano attraverso una vecchia televisione.

Un antico proverbio cinese dice che il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo, il cosiddetto effetto farfalla. Tutto questo è chiaramente esplicitato nella pellicola che mostra come un’azione, un cambiamento che altera gli eventi del passato, possa stravolgere ogni cosa. Giocando con questo ragionamento, presente anche nel film Frequency in un certo modo, il regista spagnolo Oriol Paulo costruisce un thriller con omicidi e indagini criminali, attraverso una narrazione che non può essere attribuita solo a un genere: c’è la fantascienza, ma anche il noir e il dramma familiare…

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Non c’è thriller che si rispetti senza un buon intreccio. Nelle due precedenti pellicole il regista era stato inappuntabile, con storie articolate e perfette come cronometri. Un tipo di storia sempre un po’ sopra le righe e ai limiti della credibilità, ma niente che gli appassionati di letteratura e cinema giallo non conoscano bene e nel quale non siano disposti ad abbandonarsi in completa fiducia. L’importante è che alla fine tutto torni. Ecco, forse è qui che Durante la tormenta perde qualche colpo. La commistione tra giallo classico e fantascienza, in particolare con tutti i paradossi connaturati ai viaggi nel tempo, rendono l’intreccio un po’ più debole. Non significa che non sia interessante. L’idea, anche se non completamente originale, è potente e probabilmente sarà il motivo per cui questo film avrà più successo dei due precedenti, ma si allontana dal meccanismo perfetto e ansiogeno dei primi due film. Quel ticchettare crescente che accompagnava lo spettatore fino alla fine per fargli dire “A-HA! Ora tutto torna!”…

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