una storia un po' folle, un thriller che si scopre alla fine, attori bravissimi, un regista all'altezza fanno un film che si vede bene.
ambientato in Svizzera (dove, se no?), dove il cofine fra legale e illegale, fra malato di mente e sano è molto labile.
buona (ereditaria) visione - Ismaele
When
Ruiz creates an absurd farce, you just know things will take a turn to the
extreme. This one is a linear tale of the insane with outrageously absurd and
out-of-control comedy. Livia is an insane new-age woman-poet who somehow
becomes the fulcrum of the world, heiress to all kinds of fortunes with a dozen
people wanting something from her by hook or by crook. Pointpoirot is an
escaped mental-patient-cum-angel-cum-serial-killer with a mission. When the
bodies pile up, the police decide to sit in a restaurant and do nothing.
Because, you see, this is the best day of her life.
…il film si salva, in extremis, ma si salva. Il merito
è da attribuirsi interamente alla prova degli attori. Figure del calibro di
Elsa Zylberstein, Michel Piccoli, Jean-Luc Bideau e Jean-François Balmer si
prestano allegramente al gioco senza porsi tanti problemi, accettano con
naturalezza di apparire grotteschi, recitano da par loro parti senza capo né
coda quasi divertendosi. Veri professionisti. Il migliore di tutti è comunque
Bernard Giraudeau, gigantesco e purtroppo prematuramente scomparso attore,
straordinario nell’incarnare un personaggio folle, che sembra recitare fuori dal
film stesso. E’ la sua prestazione a strapparmi tre stelle per un film
decisamente assurdo.
Nessun commento:
Posta un commento