dopo due anni, miracolosamente, arriva in sala questa opera prima coreana.
o sono pazzi o è proprio un bel film.
un po' Pulp Fiction, un po' Escher, il film è un puzzle con le tessere confuse, ma alla fine metti tutti i pezzi insieme e ottieni un disegno chiaro.
i soldi, contanti, sono il motore del film, sono legione quelli disposti a tutto pur di averli, con trucchetti e ricatti vari, fino all'omicidio.
proprio un nido di vipere questo mondo, sotto lo sguardo impietoso del regista, che dirige degli ottimi attori.
il film è in una quarantina di sale, non poche, visti i tempi che corrono.
buona visione - Ismaele
...A partire da queste solide basi, Kim
Yong-hoon mette in scena un’opera accattivante e narrativamente complessa, che
mette continuamente alla prova l’attenzione e l’intuito dello spettatore. Nido di vipere gioca infatti fra diversi piani
temporali, dando vita a un’impressionante serie di flashback e flashforward,
volti a disorientare chi guarda ma anche a intrecciare storie diverse in unico
amaro e cinico racconto, suddiviso in sei capitoli continuamente ondeggianti
fra crime movie, thriller, irresistibile comicità e sorprendente
esistenzialismo. Mentre cerchiamo di orientarci fra passato e presente e di
cogliere tutti i dettagli (attenzione soprattutto ai colori), emergono anche
tematiche centrali per il cinema sudcoreano, come la cieca brama di denaro, il
lato oscuro della famiglia e l’inconcludenza delle istituzioni, esaltate da un
destino che muove i personaggi come marionette, trasformandoli progressivamente
in bestie feroci prive di qualsiasi scrupolo morale…
…Non sorprende il successo che Nido di vipere sta
raccogliendo in patria e in giro per i festival: Kim Yong-hoon è riuscito a
confezionare un film di genere votato all’intrattenimento (peraltro, un film di
genere piuttosto derivativo e “occidentale” per meccaniche e scelte
linguistiche) ma, al medesimo tempo, decisamente politico e capace di
intercettare tutti i casini e le complessità che affliggono la Corea del Sud.
Poi, sì, a tratti pare un po’ troppo consapevole del proprio gioco e persino
furbo, ma sono peccatucci che viene facile perdonare di fronte alla confezione
e al cast.
…Una
borsa che custodisce un'ingente somma di denaro è al centro dei sempre più
tensivi eventi di questo thriller coreano, che parte da una struttura a
incastro inizialmente ostica per poi formare un puzzle avvincente e
appagante. Beasts Clawing at Straws è
come un diesel e quando parte non si ferma più, dando il via a una serie di
colpi di scena che fanno collimare con astuzia le tre storyline principali,
sulla scia del cinema di inizio millennio di Inarritu. Tensione, violenza e un
sano black humor convivono armoniosamente e il numeroso gruppo di figure
coinvolte riesce a trovare la propria strada all'interno di un racconto corale
ricco di sfumature e intuizioni, capace di regalare spettacolo ed emozioni in
egual misura e celebrare al meglio tutte le influenze del cinema autoctono.
…La struttura spezzata in capitoli, non
necessariamente ordinati secondo un criterio diacronico, rimanda invece a Pulp Fiction e, prima ancora, a Rapina a mano armata di Stanley Kubrick.
Stabilito che non è quindi l'originalità il motivo di maggior interesse
di Nido di vipere, a contare è soprattutto la credibilità della
messa in scena e la capacità di intrattenimento. Sotto questo profilo il film
di Kim garantisce il meglio possibile, affidandosi in toto a un cast di
protagonisti e caratteristi consolidati. Su tutti spicca Jeon Do-yeon (The Housemaid), qui a briglia sciolta nel ruolo di femme fatale,
sexy come Linda Fiorentino in L'ultima seduzione e crudele come Barbara Stanwyck in La fiamma del peccato.
Manipolatrice, senza scrupoli e del tutto amorale, Jeon è un piacere per
gli occhi, che si impadronisce di ogni sequenza in cui è presente. Ma, attorno
a lei, sono il ritmo serrato della sceneggiatura e il tono caricaturale e pulp
della vicenda a farla da padrone e occupare nel migliore dei modi 110 minuti di
film, con tanto di ciclicità tra incipit ed epilogo e continui colpi di scena
che mettono a dura prova il punto di vista dei detective amatoriali presenti
nel pubblico.
Se anziché il nuovo a tutti i costi cercate solido mestiere e garanzia di
intrattenimento vecchio stile (ma con efferatezza nuova e tipicamente
sudcoreana), Nido di vipere fa per voi.
…Nido de víboras escapa de las imposiciones del género
y, aunque se acerca en espíritu a la comedia ultra violenta, consigue renunciar
a la linealidad japonesa del libro en que se inspira. En este aspecto, la
película muestra grandes deudas con películas como Pulp Fiction de Tarantino o
con el tono irónico tan personal que caracteriza al cine de los hermanos Coen.
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