un film patriottico, la polizia coreana (del sud) deve sventare degli omicidi da parte di agenti coreani (del nord).
Song Kang-ho, l'agente che non riesce a impedire i primi omicidi, deve riscattarsi (bravo come sempre, è una sicurezza).
riesce a convincere un giovane agente nemico con problemi di coscienza, con turre le difficoltà del caso, ma ci riesce.
un film con un buon ritmo, niente di straordinario, ma ben fatto.
buona (fino all'ultimo respiro) visione - Ismaele
Film di spionaggio che ha per protagonisti due agenti di nord e
sud Corea che agiscono su fronti contrapposti. Il film ha uno stile
disomogeneo, con una prima parte d'azione molto serrata a cui segue una con
toni più leggere che riprende lo stile delle commedie poliziesche americane. Il
finale è nuovamente all'insegna dell'azione. Questa frammentarietà non disturba
anche per l'ottima caratterizzazione psicologica dei personaggi, affidati a due
bravissimi attori. Un buon film, nonostante qualche forzatura della trama.
…Di
netta ispirazione americana, la pellicola si divide in maniera quasi manichea:
nella prima vi è la forte rappresentazione di una corporeità da manuale,
l’efferatezza dell’omicidio, la viscosità del sangue, colpi di pistola e
altrettanto pericolosi colpi di arti marziali. Nella seconda metà si cambiano
registro e prospettiva, ci si diverte anche con toni da commedia. Si racconta,
con accento decisamente virile, l’amicizia tra due uomini, partner ideali di un
film decisamente buono, anche se non un capolavoro. Sullo sfondo la
riflessione, mai pedestre, sul rapporto tra Corea del Nord e Corea del Sud, due
mondi così vicini, così culturalmente attigui, che parlano la stessa lingua, ma
allontanati dai quei giochi di potere che escludono una vera agnizione delle
proprie personalità. Le sequenze action sono davvero squisite, con accattivanti
piani-sequenza e il buon uso della macchina a mano, e catapultano lo spettatore
in un thriller che non esito a definire davvero appassionante, un plot che
spazia dalla spy-story al melodramma al comico. Song Kang-ho è bravo,
completo e desta simpatia: ci sa fare quando si tratta di menare le mani e lo
si apprezza anche nel senso più puro del termine recitazione. Un peccato che
tale siffatta generosità visuale debba poi perdersi nel classico bicchiere
d’acqua di un finale non troppo fortunato, che stride sul fondo di vetro
anziché adagiarsi miracolosamente: si depotenzia la drammaticità, con un occhio
buttato all’incasso sperato. Ben 36 milioni di dollari al botteghino e la medaglia
di bronzo al box office coreano nel 2010.
…Poliziesco, thriller e commedia si intrecciano in
maniera omogenea in questo bel film che cerca di tracciare a suo modo una via
riconciliativa tra le due Coree attraverso l'improbabile ma genuina amicizia
che si forma tra i due protagonisti, "soldati" di forze avversarie in
una "guerra fredda" che dura ormai da troppi anni dividendo un Paese.
Hun Jang è bravo nella gestione dei tempi proponendo un ritmo equilibrato che,
dopo l'inizio più adrenalinico, si concentra sui rapporti umani concedendo
ampio spazio al sentimento (che raggiunge l'apice negli ultimi minuti) per
tutta la parte centrale e scatenandosi di nuovo in un lungo exploit action
nell'intenso finale. Con un'ottima caratterizzazione dei personaggi, secondari
inclusi (la figura del cinico e implacabile Shadow è anch'essa affascinante),
il regista riesce a far trasparire dei ritratti introspettivi non banali e
dall'evoluzione costante in cui ognuno avrà qualcosa da imparare dall'altro.
Pur sfruttando a tratti qualche espediente emotivo sin troppo classico che
punta all'emozione facile, The Secret Reunion riesce
a mantenere alto l'interesse anche grazie alla passione che traspare dal
comparto tecnico / registico, che propone alcune sequenze suggestive nella
miglior tradizione dei thriller coreani, e una colonna sonora di grande
impatto. Lo stesso si può dire per le interpretazioni dei due protagonisti:
Kang Dong-won si cala bene in un personaggio all'apparenza freddo ma in realtà
tormentato dalla lontananza dalla sua famiglia (che non vede da sette anni),
mentre Song Kang-ho offre l'ennesima straordinaria prova della sua carriera
regalando anche qualche risata in una figura ricca di sfaccettature.
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