domenica 4 settembre 2022

The Secret Reunion – Hun Jang

un film patriottico, la polizia coreana (del sud) deve sventare degli omicidi da parte di agenti coreani (del nord).

Song Kang-ho, l'agente che non riesce a impedire i primi omicidi, deve riscattarsi (bravo come sempre, è una sicurezza). 

riesce a convincere un giovane agente nemico con problemi di coscienza, con turre le difficoltà del caso, ma ci riesce.

un film con un buon ritmo, niente di straordinario, ma ben fatto.

buona (fino all'ultimo respiro) visione - Ismaele

 

 

 

 

 

Film di spionaggio che ha per protagonisti due agenti di nord e sud Corea che agiscono su fronti contrapposti. Il film ha uno stile disomogeneo, con una prima parte d'azione molto serrata a cui segue una con toni più leggere che riprende lo stile delle commedie poliziesche americane. Il finale è nuovamente all'insegna dell'azione. Questa frammentarietà non disturba anche per l'ottima caratterizzazione psicologica dei personaggi, affidati a due bravissimi attori. Un buon film, nonostante qualche forzatura della trama.

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Di netta ispirazione americana, la pellicola si divide in maniera quasi manichea: nella prima vi è la forte rappresentazione di una corporeità da manuale, l’efferatezza dell’omicidio, la viscosità del sangue, colpi di pistola e altrettanto pericolosi colpi di arti marziali. Nella seconda metà si cambiano registro e prospettiva, ci si diverte anche con toni da commedia. Si racconta, con accento decisamente virile, l’amicizia tra due uomini, partner ideali di un film decisamente buono, anche se non un capolavoro. Sullo sfondo la riflessione, mai pedestre, sul rapporto tra Corea del Nord e Corea del Sud, due mondi così vicini, così culturalmente attigui, che parlano la stessa lingua, ma allontanati dai quei giochi di potere che escludono una vera agnizione delle proprie personalità. Le sequenze action sono davvero squisite, con accattivanti piani-sequenza e il buon uso della macchina a mano, e catapultano lo spettatore in un thriller che non esito a definire davvero appassionante, un plot che spazia dalla spy-story al melodramma al comico. Song Kang-ho è bravo, completo e desta simpatia: ci sa fare quando si tratta di menare le mani e lo si apprezza anche nel senso più puro del termine recitazione. Un peccato che tale siffatta generosità visuale debba poi perdersi nel classico bicchiere d’acqua di un finale non troppo fortunato, che stride sul fondo di vetro anziché adagiarsi miracolosamente: si depotenzia la drammaticità, con un occhio buttato all’incasso sperato. Ben 36 milioni di dollari al botteghino e la medaglia di bronzo al box office coreano nel 2010.

da qui

 

Poliziesco, thriller e commedia si intrecciano in maniera omogenea in questo bel film che cerca di tracciare a suo modo una via riconciliativa tra le due Coree attraverso l'improbabile ma genuina amicizia che si forma tra i due protagonisti, "soldati" di forze avversarie in una "guerra fredda" che dura ormai da troppi anni dividendo un Paese. Hun Jang è bravo nella gestione dei tempi proponendo un ritmo equilibrato che, dopo l'inizio più adrenalinico, si concentra sui rapporti umani concedendo ampio spazio al sentimento (che raggiunge l'apice negli ultimi minuti) per tutta la parte centrale e scatenandosi di nuovo in un lungo exploit action nell'intenso finale. Con un'ottima caratterizzazione dei personaggi, secondari inclusi (la figura del cinico e implacabile Shadow è anch'essa affascinante), il regista riesce a far trasparire dei ritratti introspettivi non banali e dall'evoluzione costante in cui ognuno avrà qualcosa da imparare dall'altro. Pur sfruttando a tratti qualche espediente emotivo sin troppo classico che punta all'emozione facile, The Secret Reunion riesce a mantenere alto l'interesse anche grazie alla passione che traspare dal comparto tecnico / registico, che propone alcune sequenze suggestive nella miglior tradizione dei thriller coreani, e una colonna sonora di grande impatto. Lo stesso si può dire per le interpretazioni dei due protagonisti: Kang Dong-won si cala bene in un personaggio all'apparenza freddo ma in realtà tormentato dalla lontananza dalla sua famiglia (che non vede da sette anni), mentre Song Kang-ho offre l'ennesima straordinaria prova della sua carriera regalando anche qualche risata in una figura ricca di sfaccettature.

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