...Aoyama sembra appartenere a un’epoca perduta, per l’intera produzione mondiale, quando la libertà espressiva aveva ancora un peso non indifferente nella costruzione della poetica. La tragica morte prematura, ad appena 57 anni, potrebbe servire almeno a riscoprire un regista prezioso, mai banale e soprattutto mai prono di fronte alla standardizzazione del linguaggio. Si abbia almeno l’accortezza di cogliere tale opportunità.
di Shinji Aoyama ho visto solo Eureka e Eri Eri rema sabakutani
bellissimi!
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