girato fra Villasimius e Cagliari, quando ancora non esisteva il turismo come lo conosciamo, è una piccola storia di due amici e un'amica che vanno in vacanza un paio di giorni in un posto speciale, in un'isoletta, ciascuno dei due ragazzi ha ambizioni carnali sulla ragazza, ma poi c'è una sorpresa.
un'opera minore di Florestano Vancini, ma le opere minori dei grandi registi sono sempre film da non trascurare.
buona visione - Ismaele
Dramma sentimentale diretto da Vancini sulla base dell’omonimo
romanzo di Quarantotti Gambini. La Spaak – in un ruolo per lei classico - è la
ragazzina scaltra e crudele, che seduce e provoca i suoi coetanei per poi darsi
al solito quarantenne: le conseguenze sono tragiche. Discreto ritratto della
gioventù italiana del boom, incerta tra materialismo e sentimenti puri;
l’atmosfera sensuale e rarefatta e l’ambientazione isolana risentono dell’
Antonioni de L’avventura. Buone prove degli attori, specie Ferzetti e Capucci.
“La calda vita” è un film del 1963 di Florestano Vancini, qui più
intimista e crepuscolare, lontano dal suo cinema impegnato e politico,
con Catherine Spaak, Jacques Perrin, Fabrizio Capucci e Gabriele Ferzetti.
Era l’estate dei primi anni ‘60, rovente
e lunga come solo quelle che quest’isola ci sa regalare. Il cemento ancora non
aveva invaso le coste sarde e tra le dune bianche di Villasimius al
profumo di ginepri, lentischi e salsedine e una Cagliari che ancora appariva poco o niente al
cinema, finisce l’età dell’innocenza di tre adolescenti che si affacciano alla
vita adulta…
Nessun commento:
Posta un commento