mercoledì 22 luglio 2020

Interstate 60 – Bob Gale

una strada che non esiste, forse.
il pezzo su Euphoria mi sembrava di averlo già visto, ma non ricordavo perché.
il film è un po' folle, è l'avventura di un giovane (e le prove) per diventare uomo.
una città solo di avvocati, molto strano, ma vero (nel film).
un film che merita, devi solo farti prendere per mano e immergerti nella storia, se no lascia perdere - Ismaele

ps: quel pezzo era stato falla Guardia di Finanza, in un giro nelle scuole, per spaventare i ragazzi sull'uso delle droghe, ecco dove l'avevo visto.








QUI il film completo in italiano



L’opera prima di Bob Gale è un divertente road movie che utilizza la metafora del viaggio per descrivere il processo di transizione dalla gioventù alla vita adulta che coinvolge ognuno di noi (tema questo molto caro al regista); il nostro protagonista, interpretato da James Marsden (X-MenWestworld), è costretto a prendere delle decisioni molto sofferte e destabilizzanti (anche a costo di rompere il legame con i suoi cari), trovando sulla sua strada insidie ed ostacoli ma, essendo lui il conducente del suo destino, acquisirà quella forza e quella consapevolezza che sono necessarie per vivere degnamente la propria esistenza. Gale dirige questo film con uno stile asciutto ed essenziale che unisce il cinema classico americano (in alcuni punti è evidente l’ispirazione al cult del 1939 Il Mago di Oz) con la commedia anni ‘80 e, combinando il tutto con elementi surreali, il risultato finale è davvero convincente. Da sottolineare anche la scelta del cast, di primissimo livello: Marsden regge bene il confronto con i grandi attori che lo affiancano, su tutti un gigionesco Gary Oldman (nella parte di un grottesco genio della lampada dispettoso), il premio Oscar Chris Cooper e Kurt Russell (nei panni di un cinico e carismatico capitano di polizia); inoltre i nostalgici di Ritorno al Futuro apprezzeranno particolarmente la presenza di Michael J. Fox e di Christopher Lloyd, anche se relegati in ruoli minori.
E’ un mistero come un buonissimo film come Interstate 60 sia stato così poco considerato dal pubblico: la pellicola scorre benissimo lungo tutti i suoi 116 minuti di durata, tratta intelligentemente temi universali e, soprattutto, è un’opera che si rivolge ad una platea molto ampia. Se avete voglia di recuperare questo piccolo gioiello misconosciuto, questa è l’occasione giusta.

Interstate 60 tratta un tema non certo originale, come nel caso del protagonista, cioé quello di essere lo specchio delle aspettative dei nostri padri. Avere quindi una vita predefinita da altri lasciando da parte le proprie aspirazioni. Tema semplice dove però l'elemento fantastico arricchisce molto la trama in questo viaggio a tappe nel percorso di questa strada parallela in un certo senso alla realtà. Perchè a volte nel nostro schematizzare in maniera estrema la realtà, sfuggono particolari che possono a loro volta travisare la realtà che noi vediamo (il gioco delle carte con i cuori neri e le picche rosse). Non male le tappe nel paese dove la droga Euphoria annulla le menti o la città incubo di Marlow, abitata esclusivamente da avvocati. E' un film che da una storia semplice riesce ad offrire delle riflessioni non prive di una certa arguzia. La presenza di attori come Oldman, Lloyd, Russell e Cooper la arricchisce ulteriormente di personaggi bizzarri e spesso con connotazioni sinistre. Da vedere.
…Neil riuscirà a orientarsi nel mare di coincidenze che riconosce in ogni accadimento, a credere nel proprio destino e soprattutto in sè stesso, prendendo sempre di più confidenza con una strada che ricorda un po' il mondo de "I viaggi di Gulliver" di Jonathan Swift, di cui condivide anche una certa attitudine alla satira sociale, e de "La storia vera" di Luciano di Samosata per la comicità di alcune scene.
Una commedia surreale questa del 2002 di Bob Gale (creatore anche di "Ritorno al futuro"), che coniuga la semplicità di assimilazione della trama con significati più profondi, che riesce a catapultare lo spettatore in un mondo assolutamente fuori da ogni schema e farlo riflettere attentamente sui giochi del caso e sulle domande che tutti noi ci poniamo. In poche parole, uno dei più bei film "leggeri" che io abbia mai visto.

Interstate 60 is a film that wants, desperately, to be an intelligent examination of the things we take for granted in life. It seems on the surface that such scenes as the hard-working, lower-class, African-American labourer’s campfire story about wish-fulfilment and the circle of life, is preachy and heavy-handed. But Bob Gale underpins this with the idea, as stated as a prologue to the film: “Given an infinite universe, and infinite time, all things will happen. That means that every event is inevitable including the impossible.” There’s an irresistible scene when Christopher Lloyd’s strange character Ray, tricks James Marsden’s Neal Oliver with a magic card illusion showing him that what he thinks he sees isn’t always what he actually sees. It’s a good example of the film as whole, and goes some way to dispel the idea that Interstate 60 is heavy-handed because the character’s are not subtly questioning their surroundings, they are genuinely searching for answers to what Gale would conclude as life’s illusion…

Sure there are some nice moments that are mostly just mainly fun. Some people thought this movie was thought provoking but seriously to me it mainly was just good old fashioned fun entertainment. I wasn't really bored for a single time during the movie but still, maybe a more experienced and talented director would had done more and better with the story.

…Still, those small towns are extremely delightful, and Oldman's such a wonder as the spirited wish granter, that Interstate 60 becomes a thoroughly enjoyable ride. And I’d love to see Gale craft a sequel, if only to get more from that fertile imagination of his. The people and places along his magical highway make for a delightful experience.

…Each character’s screen time is entertaining and the clean sectioning of the script as Neal visits the various towns on Interstate 60 certainly adds to the Odyssean feel of many metaphysical films. With any other director, this type of film would be too disjointed and overwhelmed but in the hands of Bob Gale of Back to the Future fame, it somehow works.  Yes, there is clearly a reason Interstate 60 never hit the big time but it serves its purpose as a light hearted while suprisingly thought provoking film.
Just like the eponymous Interstate that does not exist on any maps, you have to find this film for yourself and disregard any cliches and extraneous story arcs you don’t care for and enjoy it for what it is- an original take on the traditional road movie through the eyes of one of the most loved comedy/science fiction writers around. Even if it is just to enjoy the wonderful Christopher Lloyd. Or to see Gary Oldman without a moustache.

Nessun commento:

Posta un commento