martedì 7 luglio 2020

Xingu - Cao Hamburger

il film racconta la storia di tre fratelli che partono, come migliaia di uomini, in una missione per colonizzare l'interno del Brasile.
scoprono che non è territorio abbandonato, ma è territorio abitato e vivo.
e anziché prendere un po' di terra diventano, con molti sbagli, strenui difensori degli indios.
una storia in cui i bianche sono insieme i cattivi, con qualche buono, che capisce che tutti stanno sterminando gli indigeni.
non sarà un capolavoro, ma si vede bene - Ismaele




Film realizzato con una buona dose di impegno, spesso e volentieri un po’ didascalico, ma che ha comunque l’insito merito di raccontare una pagina di storia a noi lontana, ma importante, anche perchè non unica nel suo genere.
Realizzato nei territori narrati, racconta con discreto ordine e senso civico il contatto tra la società moderna (di allora ovviamente) e gli indigeni, con tutte le avidità che ne sono conseguite e l’impegno (di pochi) per creare un ecosistema sostenibile tra sviluppo e rispetto verso quella terra incontaminata.
Un’operazione sentita, ma anche scolastica, spronata da buoni sentimenti (come da stessa natura dei fratelli protagonisti), con spirito avventura ed umanitario, con ampio spazio riservato alla convivenza tra l’uomo bianco e gli indios, piena di scoperte ed insidie.
E’ l’ennesima, non per colpa dell’opera, rappresentazione dell’ingordigia umana tutta rivolta ad un progresso non sostenibile, con una lotta di pochi verso il sistema perché prevalga la ragione (con anche qualche conquista non marginale visto l’insieme). 
Finale segnato da immagini di repertorio che ci riportano all’oggi e che fanno il loro mestiere, trama che non può raccontare tutto fino in fondo, in tal senso appare un po’ mutilata nel suo dispiegarsi per decine di anni e per questo probabilmente ciò si è rivelato inevitabile anche se si poteva essere meno trancianti.
Un film necessario, soprattutto per chi abita quelle terre (ma non solo, of course), realizzato con coerenza, ma che sotto il punto di vista cinematografico non riesce sempre a soddisfare, nonostante l’impegno sia più che evidente.
E tanto basta per acquisire una propria dimensione.

sebbene Xingu abbia l’indubbio merito di riportare l’attenzione delle platee mondiali su un encomiabile episodio storico recente, poco conosciuto al di fuori del Brasile ma cruciale per la difesa della variegata ricchezza culturale planetaria, il risultato complessivo appare squilibrato. L’idea infatti di partire da una cornice storica obiettiva, delineata dalle spedizioni sul fiume Xingu e dalla nascita dell’omonima riserva indigena per poi soffermarsi sulle meno note variabili soggettive con l’analisi chiaroscurale dei protagonisti – il passionale e ribelle Leonardo, lo scaltro mediatore Orlando e l’innato ma combattuto leader Claudio – non sempre risulta cristallina (vedi la scelta di fingersi analfabeti e la presa del comando della spedizione, fatti che restano inspiegate). Da applaudire comunque la decisione di analizzare realisticamente l’uso della speculazione politico-mediatica per fiaccare i favori dell’opinione pubblica verso la causa indigena e l’impossibilità di mantenere il (fino ad allora) naturale isolamento nativo.

…Helmer Cao Hamburger transpired some style and even passion by telling a good story, but the film is not totally devoid of flaws. In some moments, especially in the first half, it showed to suffer from some apathy in its development and evinced a deficient political contextualization. Even so, and regardless some imprudence in determined aspects, the well-performed and nicely photographed “Xingu” is watchable, providing valuable historical information about Brazil and their almost unknown heroes from other times. 
da qui



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