parte piano poi cresce sempre più.
per avere un'idea, il film al quale si avvicina di più è "Il grande freddo" di L. Kasdan, e non sfigura affatto.
una bella sorpresa - Ismaele
… La
generazione che ha ereditato dai genitori la tranquillità materiale ha cercato
di inventarsi una nuova forma di libertà da inseguire, ma il suo breve volo è
atterrato in un deserto: un luogo pulito e ordinatissimo, ma vuoto. Nessuno ha
trovato ciò che cercava, né chi è partito, né chi è rimasto. A Kurt, come dice
Nick, le cose sono andate bene: ha una moglie, un figlio, un cane. Lavora in
proprio come venditore online, però non combina granché, visto che è
psicologicamente bloccato, soffre di misteriosi attacchi di panico e di
ipocondria. Frederic ha una bellissima casa, ha sposato la figlia di un ricco
imprenditore, ma è completamente succube della moglie, terribilmente
autoritaria e gelosa. Una volta era la spensieratezza dei vent’anni a
rendere tutti uguali, adesso è il senso di fallimento. Negli svaghi che gli
ex-ragazzi si concedono in occasione della loro rimpatriata, il divertimento ha
le fosche e dolenti striature della rabbia e della nostalgia. Il tono del
racconto è quello scanzonato tipico del filone giovanilistico, a base di
bravate, scherzi e battutacce, però è sciacquato nel disincanto, nella
consapevolezza che ogni tentativo di rivivere il passato si esaurisce in una
pietosa messinscena. Ciò di cui i personaggi ridono è il loro modo d’essere di
un tempo, quando tutto poteva essere autenticamente buffo, perché privo delle
ombre prodotte dal peso della responsabilità e dei dilemmi da sciogliere. Black
Kelly e suoi compagni possono provare a tornare indietro, ma niente potrà mai
essere come prima: anche il lago in cui Kurt e Frederic avevano passato un
vacanza insieme sembra ormai irriconoscibile. Del resto, nel frattempo
sono sopraggiunti eventi dolorosi che non è possibile cancellare. Due
anni dopo questo film, Felix Van Groeningen girerà De helaascheid der dingen,
un amaro ritratto del disagio come condanna inappellabile, che si trasmette di
generazione in generazione. Questo Dagen zonder lief (Giorni senza amore)
contiene, in un contesto sociale del tutto diverso, lo stesso assunto di irrimediabilità,
che nega la possibilità di risalire la corrente della storia, per andare ad
aggiustare le premesse di quello che, nostro malgrado, siamo diventati.
Molto interessanti entrambi, a pelle specie questo...
RispondiEliminaCe ne sono di giovani scuole in Europa e te le conosci bene...
Prima o poi devo fare anche un viaggio transoceanico e cominciare Dolan, dice che sia meraviglioso anche questo ultimo di Cannes
il cinema turco, oltre al canadese, non trascurarlo :)
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