Camurati e Petrocinetti sono i due amici, in un'età in cui l'amicizia è assoluta e la delusione altrettanto, amici che avresti voluto avere.
una storia universale, che capisce chiunque dappertutto, un piccolo capolavoro da non perdere - Ismaele
Mario è un ragazzo di circa quattordici anni
molto sicuro di sè che frequenta la terza media, amato e rispettato dai suoi
compagni per via della sua risolutezza. Un giorno arriva in classe un nuovo
alunno, Franco, che viene messo dall'insegnante nel banco di Mario, arrivato,
quest'ultimo, in ritardo.
Il fatto suscita nel ragazzo una certa
ostilità nei confronti del nuovo arrivato il quale, oltre ad averli rubato il
banco, nonostante la sua forte timidezza si dimostra subito un ragazzo
intelligente e destinato ad entrare presto nelle grazie di compagni e
professori. Dopo qualche tempo però, complice un orologio da taschino di
proprietà di Franco che Mario manomette per fargli uno scherzo, i due ragazzi
cominciano a frequentarsi, all'inizio sporadicamente, poi sempre più spesso…
… Amici per la
pelle si segnala come uno dei migliori film italiani per e
sull'adolescenza e questo in un panorama produttivo storicamente povero di film validi su un argomento che, per la sua particolare natura, si è
prestato sovente a banali moralismi e patetismi. E', insomma, quello che si dice un classico
per ragazzi sul tema dell'amicizia, che conserva ancor oggi, a distanza di
tanti anni, e in un contesto sociale e antropologico profondamente mutato, una
sua indubbia forza ed efficacia. Il merito di questa mirabile longevità va
attribuito alla regia discreta e sensibile di Rossi, che
riesce a cogliere la misura giusta per raccontarci una storia abilmente
trattenuta su un tono medio, che evita eccessi drammatici e facili sdolcinature
(pensiamo al tocco delicato con cui viene descritto il dramma interiore di
Franco per la morte della madre o all'intensità emotiva creata dalla sequenza finale
dell'addio), attenta a penetrare nei risvolti più intimi e veri della
condizione adolescenziale per consegnarci personaggi assai ben tratteggiati dal
punto di vista umano e psicologico.
La sceneggiatura, poi, toglie al film una precisa
contestualizzazione storica (è
ambientato nella contemporaneità, che all'epoca era quella degli anni
Cinquanta, ma potrebbe adattarsi anche a sfondi storici d'ogni periodo o
quasi), trasformando opportunamente la storia dell'amicizia di Mario e Franco in
una vicenda senza tempo, perché i sentimenti di cui tratta sono universali.da qui
…Pochissimi film hanno ritratto le delicate relazioni e i sentimenti che costituiscono gli affetti della fanciullezza, come quella tra Franco e Mario, con tanta sensibilità, calore, e vera saggezza. Merito va al regista Franco Rossi per il suo ammirevole lavoro con i ragazzi, gli attori meravigliosi che interpretano i loro genitori, e al gruppo di ottimi sceneggiatori che hanno creato le situazioni, i dialoghi e la drammatica storia…
da qui
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