martedì 3 maggio 2022

La cuccagna - Luciano Salce

il boom economico ha anche la faccia nascosta delle cose brutte, e questo film lo racconta.

una ragazza vuole iniziare a lavorare, ma non è mica facile, tutti sono contro di lei, solo Giuliano la tratta bene.

appare anche Ugo Tognazzi, in un minuto, e il bravo Luigi Tenco, tormentato disertore, e appare anche Luciano Salce, che impersona un militare inutile.

Rossella, la protagonista, è bravissima, in un film che è un gioiellino da non perdere - Ismaele

 

 

 

 

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Il boom economico visto dalla parte di un'ingenua ragazza che deve conciliare la morale piccolo borghese della famiglia con l'amoralità che trova fuori (questa sì vero motore propulsore del boom: fare soldi facili e a qualunque costo, compreso il vendersi in vari modi). La Turri adeguata a un ruolo femminile "alla Pietrangeli". Quanto mai in ruolo Tenco, polemico contestatore.

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Triste odissea di Rossella, giovane con diploma di stenodattilo, alla ricerca del primo impiego in una Roma che pullula di mandrilli, profittatori e cambiali in protesto. L'aiuta Giuliano, anarchico arrabbiato di buon senso. Il pendolo della commedia oscilla tra amarezza e grottesco, parodia e satira, ma ha più di un momento divertente, più di una battuta che va a segno e un personaggio di spessore, quello di Tenco che canta "La ballata dell'eroe" di F. De André

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Poderosa commedia di Salce che dipinge con rara maestria tre esemplari antieroi del boom economico, alternando momenti leggeri (ma mai troppo) con echi di un Neorealismo in controtendenza e anticipatore di una contestazione ancora lontana. Le maschere dei protagonisti funzionano alla grande, ma l'unico di cui si possa lodare la recitazione è un inarrestabile D'Orsi. Buona confezione curata anche nei dettagli. Uno dei figli più belli di una grande stagione del nostro cinema, di cui andrebbe riscoperta la grande attualità, nonostante gli anni passati. Grande cinema d'autore.

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Incredibile che questo film, "La Cuccagna"(Luciano Salce, 1962, scritto con due scrittori di grande rilievo dell'epoca, Alberto Bevilacqua e Goffredo Parise, nonché con Luciano Vincenzoni e Carlo Romano)sia stato quasi dimenticato: si tratta, in realtà, di un'opera che mostra in modo straordinariamente chiaro(in un lucido bianco e nero)the dark side of the boom, ossia la faccia nascosta(da economisti e politici di regime, ovviamente, come anche da giornalisti e storici"conniventi")come per es. una povera ragazza di campagna, in possesso di diploma di scuola superiore, venuta a Roma a cercare lavoro, dovesse muoversi tra avances sessuali(che rifiuta, ovviamente) e ambiguità di ogni genere, per cui dominano corruzione e inganni, dove un'agenzia fotografica in realtà propone foto porno, dove dominano corruzione economica e dove la "bustarella"(qui esibita fisicamente, ossia materialmente, non solo evocata)è il passe-partout inevitabile…

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Nel 1962 il regista Luciano Salce, in occasione del suo film La cuccagna, riunisce tre impressionanti e sconosciuti talenti musicali ai loro esordi

Tre nomi che cambieranno la storia della musica e del cinema: Ennio Morricone, Luigi Tenco e Fabrizio De André. Morricone aveva lavorato solo con Salce, scrivendo le colonne per i suoi primi due film “Il federale” (1961) e “La voglia matta “(1962), De André aveva appena pubblicato il primo 45 giri “Nuvole barocche” (Karim, 1961) e Luigi Tenco aveva pubblicato i primi 45 giri per la Ricordi tra il ’60 e il ’61. Le emissioni discografiche relative al film La cuccagna costituiscono oggi un set di rarità assolute per i collezionisti, dischi che meritano la definizione impossible to find!...

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