scritta da Gwyneth Hughes, Remember Me è una serie davvero bellissima, straordinari gli interpreti, Michael Palin e Jodie Comer su tutti, una storia di fantasmi che ti tiene incollato allo schermo ogni minuto.
solo tre episodi, praticamente un film lungo.
non privartene, se ti vuoi bene, nessuno protesterà dopo la visione, ci scommetto - Ismaele
solo tre episodi, praticamente un film lungo.
non privartene, se ti vuoi bene, nessuno protesterà dopo la visione, ci scommetto - Ismaele
Una casa infestata, una canzone che ritorna ossessivamente e un trauma mai
superato sono gli ingredienti principali di Remember Me, miniserie in tre
parti trasmessa dalla BBC.
È un prodotto veramente british questo cupo horror diretto da Ashley Pierce che
discende direttamente dalla tradizione delle ghost-stories all’inglese, quella
che ha in Giro di vite di Henry James il suo
rappresentante principale. Qui però i protagonisti non sono dei bambini, bensì
un uomo anziano, interpretato dal Michael
Palin dei Monty
Python, che abbandona la propria casa e i tristi ricordi ad essa
collegati, solo per scoprire che la separazione sarà molto più traumatica di
quanto immaginato. Un inizio folgorante e uno stile sempre ricercato e curato
nella costruzione delle immagini non riscattano tuttavia un prodotto che perde
ritmo nell’avanzare della storia, e che in fondo non colpisce quanto avrebbe
potuto.
L’incipit, come detto, è davvero invitante. Tom
Parfitt (Michael Palin) finge una caduta dalle scale per poter lasciare la
propria dimessa e cadente dimora e andare a vivere, in quello che definirà il
miglior giorno della sua vita, in una casa di cura. È solare come non lo era da
anni, accarezza l’aria con la mano lungo il tragitto verso la sua probabile
ultima destinazione. Ma un’oscura presenza non si rassegna a lasciarlo andare,
incombendo su di lui e sulle persone che lo circondano…
…a
presenza di icone e personaggi orientali che vengono inseriti (anche i vicini
di casa di Tom sono immigrati dall’ex colonia britannica) reggono tutta
l’impalcatura della vicenda. Non è di certo una casualità che il Paese in cui
si svolgono i fatti sia legato a doppio filo con l’India, in una storia
sanguinolenta di occupazione e dominio culturale, e che sia proprio il Paese
asiatico che in questo caso vuole farsi ricordare a qualsiasi costo. Un altro
aspetto, secondario ma senza dubbio rilevante, concerne la lieve impronta di
genere che affiora guardando Remember
Me. La presenza quasi materna, possessiva, che accompagna la vita
dell’anziano signore: la compagna, ormai defunta, o Hannah che, come una nipote
mancata, crederà subito nella sua innocenza: la partecipazione femminile sembra
essere una costante, causa anche di una solitudine più lunga di quel che si
pensa.
C’è poi una
ballata popolare inglese, “Scarborough Fair”, risalente probabilmente agli
ultimi anni del XVII secolo e rieseguita in diverse versioni (quella di Simon
& Garfunkel o, in italiano, di Angelo Branduardi), che ci accompagna lungo
tutta la serie. La sceneggiatrice Hughes sembra adottare l’interpretazione più
contemporanea delle parole, in cui per un mondegreen dell’originale alcuni termini vengono
mal percepiti dando ulteriore senso ai tormenti che perseguitano i personaggi. Remember Me sintetizza dentro di sé queste
immagini così diverse tra loro, ma in modo armonioso e non stridente. Così che
il risultato finale è, senza dubbio, un prodotto che lascia un ottimo ricordo.
…Bastano i primi minuti per capire il prodotto che ci
troviamo davanti e quali sono i suoi punti di forza. Remember Me è un mystery
sovrannaturale con una vena horror prima accennata, inquietante, poi sempre più
manifesta con una progressione che ricorda quella dello Shining di Stanley
Kubrick. Tra i punti di forza ci sono sicuramente l’ambientazione nordica e il
tono malinconico che invece richiamano una Twin Peaks che ha smussato i suoi
angoli più grotteschi e visionari. Ma il vero catalizzatore di questo primo
episodio è senza dubbio Palin, il cui talento lampante emerge già, dicevamo, in
quei primi minuti, senza neanche bisogno che lo stesso pronunci una parola. Lo
sguardo tormentato e stanco insieme, un volto comune ma allo stesso tempo
misterioso donano a questa serie un protagonista potente che guida un cast
ottimo, composto dal detective solitario Mark Addy, fino alla giovane Comer,
ragazzina a confronto con i problemi di un mondo e dell’altro.
…Remember
me è
uno slow burning drama come lo chiamano gli inglesi, un dramma che brucia
lentamente e che cresce col passare dei minuti impreziosito da una confezione
come la solito inappuntabile e da un cast eccellente, inutile sottolineare
ulteriormente le prove dei tre protagonisti .
Remember me è un ottimo modo per iniziare l’anno televisivo e per stare accoccolati davanti al camino mentre fuori nevica, lasciandosi cullare da una fiaba gotica e trasportare in una terra senza tempo, piena di misteri e di fascino.
Certo che la BBC fa veramente dei bei regali ai suoi spettatori…
Remember me è un ottimo modo per iniziare l’anno televisivo e per stare accoccolati davanti al camino mentre fuori nevica, lasciandosi cullare da una fiaba gotica e trasportare in una terra senza tempo, piena di misteri e di fascino.
Certo che la BBC fa veramente dei bei regali ai suoi spettatori…
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