un film misterioso, alcune persone cacciate fino alla morte, come se fossero di un'altra specie, ma uguali a noi, difficili da riconoscere, sono una minaccia per la brava gente.
i fuorilegge, loro sono furbi, hanno poche risorse, ma se le giocano bene, e i muri della brava gente, costruiti contro di loro, hanno molti buchi.
degli esseri misteriosi non si sa niente, da dove arrivano, dove vanno, perché sono odiati, ognuno si spieghi quello che può.
mi ha ricordato, mutatis mutandis, La zona.
comunque la pensiate, quello di Alex van Warmerdam è cinema da non trascurare - Ismaele
i fuorilegge, loro sono furbi, hanno poche risorse, ma se le giocano bene, e i muri della brava gente, costruiti contro di loro, hanno molti buchi.
degli esseri misteriosi non si sa niente, da dove arrivano, dove vanno, perché sono odiati, ognuno si spieghi quello che può.
mi ha ricordato, mutatis mutandis, La zona.
comunque la pensiate, quello di Alex van Warmerdam è cinema da non trascurare - Ismaele
…Borgman è una specie di barbone che vive sottoterra.
Una mattina lui e i suoi due amici devono scappare, qualcuno vuole
ucciderli.
Borgman arriva in un quartiere di ricchi benestanti e chiede solo di poter
fare un bagno caldo.
Uno di questi ricconi gli risponde in malo modo e quando Borgman insiste
nelle sue richieste viene barbaramente picchiato.
La moglie dell'uomo si vergogna di quello che è appena successo e, di
nascosto, fa entrare il barbone in casa, lo fa lavare, gli dà da mangiare.
Niente sarà più come prima.
Mentre guardavo il film mi venivano in mente tantissimi film su questo
filone dell'intruso che entra in casa e sconvolge (nel bene o nel male) il microcosmo
famigliare, lo status quo, l'equilibrio…
…E’
indicativo che il commentatore medio di IMDB si ponga domande
sull’interpretazione del film e che lo osanni/distrugga anche se o proprio
perché non l’ha compreso.
È indicativo del talento di van Warmerdam di saper creare un’atmosfera onirica per metà del film che lascia spazio a molteplici letture o sviluppi narrativi.
È indicativo anche della buona sorte di non essere nati in un paese intriso di cultura cristiana in conseguenza della quale forse non deve essere così immediato cogliere la manciata di simbolismi di grana grossa sparsi lunga la trama (o forse della necessità delle didascalie per chi non ha occhi preparati per riconoscere riferimenti letterari e artistici).
È indicativo del talento di van Warmerdam di saper creare un’atmosfera onirica per metà del film che lascia spazio a molteplici letture o sviluppi narrativi.
È indicativo anche della buona sorte di non essere nati in un paese intriso di cultura cristiana in conseguenza della quale forse non deve essere così immediato cogliere la manciata di simbolismi di grana grossa sparsi lunga la trama (o forse della necessità delle didascalie per chi non ha occhi preparati per riconoscere riferimenti letterari e artistici).
Il film esordisce con ritmo concitato: un
gruppo di mercenari al soldo di preti scovano sottoterra Camiel Borgman che
fuggirà attraverso cunicoli e il bosco soprastante risvegliando altri suoi
amici degli inferi, comodamente attrezzati nei loro nascondigli sotterranei con
un materasso e un cellulare…
…Il regista ha dato
prova della straordinaria abilità di riuscire a realizzare un film tanto
interessante partendo da una sceneggiatura surreale. Un buon risultato non era
affatto scontato: gli aspetti del surreale e del fantastico, talvolta,
riportati sullo schermo perdono credibilità.Alex van Warmerdam,
invece, riesce a mantenere alta la curiosità dello spettatore, che accetta le
situazioni che vede rappresentate e partecipa divertito alle paradossali scelte
di Borgman.
La finzione filmica prende il sopravvento sulla logica
narrativa, dando vita ad un film accattivante, originale e divertente, che
potrebbe ottenere qualche riconoscimento al Festival di Cannes.
Grazie al coraggio di registi come van Warmerdam, che,
sicuri del proprio talento, corrono il rischio di realizzare pellicole
sperimentali, la cinematografia europea continua ad essere viva.
…Témoignant
d’une réelle acuité dans ses choix de mise en scène – notamment photographiques
– le réalisateur compose un film à la fois angoissant et amusant. Il dirige
brillamment une brochette d’excellents comédiens dont il transmet l’émoi ou
qu’il rend bien inquiétant. En recourant à très peu d’effets tant visuels que
sonores, le réalisateur leur confèrent-ils plus de sens et de force à l’instar
des rares ponctuations musicales ou de la focalisation de notre attention par
le biais de quelques mouvements de zoom bien habiles. Une sublime expérience.
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