Da bene confiscato alla mafia a spazio comune. Questo il lungo percorso che ha attraversato il
Cinema Aquila a Roma, grazie alla presenza di un territorio che, nel corso
degli anni, ha dapprima denunciato la presenza della banda della Magliana
portandolo alla confisca da parte del Comune e, in tempi più recenti, ha
contestato i due bandi mandati volutamente a vuoto nel tentativo di
un’assegnazione diretta. Un
percorso a cui oggi si aggiunge un’ulteriore ed inedita parentesi: quella della
censura.
Tutto ha
inizio due giorni fa quando il presidente del V Municipio di Roma, Giovanni
Boccuzzi, pubblica un comunicato stampa nei portali istituzionali in cui si
annuncia il blocco del tavolo
partecipato che vedeva cittadini e municipio collaborare
alla programmazione del Nuovo Cinema Aquila. Un percorso innovativo che poteva
rendere l’esperimento del cinema un modello esportabile di reale partecipazione
dal basso, un laboratorio di democrazia in dialogo e un luogo aperto di
confronto tra cittadini ed istituzioni.
Le presunte ragioni della revoca del
tavolo sarebbero l’infrazione da parte dei cittadini di alcune regole, nella
fattispecie, la pubblicizzazione
della programmazione prima dell’approvazione del Municipio, di fatto
inspiegabile vista la costante presenza del Municipio in quello stesso tavolo.
Si tratta di un’argomentazione assolutamente pretestuosa, non a caso
coincidente con unamozione
municipale votata dal Pd che chiedeva
la revoca di tre film internazionali (The wanted 18, This is my land… Hebron, The salt of the sea) e di uno spettacolo
teatrale (Mi chiamo Rachel Corrie) che denunciano l’apertheid del popolo
palestinese, mozione che ha visto l’astensione in blocco del M5S.
Oltre a questo, la censura è dovuta anche alla
presenza in calendario dell’anteprima di “Piccolo Mondo Cane”, un documentario
sull’autogestione del canile comunale della Muratella portato avanti dagli ex lavoratori: in un’email
inviata a SCCA dall’assessora Maria Teresa Brunetti se ne annunciava la
cancellazione a causa della posizione espressa in un post su Facebook degli ex
lavoratori che contestava l’operato
della sindaca Virginia Raggi riguardo alle sorti del canile.
Per tutta
risposta il Municipio V lunedì
13 marzo pubblica un
programma settimanale integralmente diverso e mai condiviso nei tavoli
partecipati. I cittadini, le associazioni e le realtà sociali che
hanno fin’ora contribuito al percorso delle aperture confermano invece la
programmazione stabilita pubblicamente ed in presenza dello stesso municipio,
invitando alla massima partecipazione.
Per
giovedì 16 marzo, alle ore 19, è
convocata un’assemblea pubblica all’interno del cinema.
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