Morck e Assad sono alle prese con un altro caso impossibile.
e riescono a risolverlo.
non sono supermen, usano solo logica e intuito.
è il terzo loro film e sono umani e straordinari, la sceneggiatura è sempre curata.
molti investigatori del cinema sono meno bravi e più famosi, voi riequilibrate la bilancia, guardatevi i film con Morck e Assad.
se ancora non lo sapete sappiate che è tempo speso benissimo.
godetene tutti - Ismaele
e riescono a risolverlo.
non sono supermen, usano solo logica e intuito.
è il terzo loro film e sono umani e straordinari, la sceneggiatura è sempre curata.
molti investigatori del cinema sono meno bravi e più famosi, voi riequilibrate la bilancia, guardatevi i film con Morck e Assad.
se ancora non lo sapete sappiate che è tempo speso benissimo.
godetene tutti - Ismaele
Buon
thriller, questo film tratto da un romanzo del danese Olsen. Come i due
precedenti la trama è avvincente e narrata con il piglio pacato ma impietoso
dei film nordici, dove la spietatezza non viene smorzata ma passa senza filtri
allo spettatore. Davvero buone anche le scene action (la lunga sequenza del
treno) e perfino il rigido protagonista appare più sciolto e meno monocorde.
…La trilogia La Sezione Q vanta
dei thriller magnetici e dalla grande bellezza narrativa, l’intreccio
delle trame è complesso senza essere scontato, ben curato nei
dettagli, ottima elaborazione e trasposizione della psicologia dei personaggi,
atmosfere di grande impatto, esemplare la fotografia e ottima performance
attoriale di Nikolaj Lie Kaas e Fares Fares.
Indubbiamente tra i migliori
thriller degli ultimi anni, assolutamente da vedere.
Seguendo
una traccia assai labile, il tormentato Morck e il pacato Assad si imbattono in
un psicopatico assassino specializzato nel rapimento di bambini... Continua la
saga dedicata alla Sezione Q. della polizia danese, quella che si occupa di
casi archiviati o considerati irrisolvibili, con un capitolo all'altezza del
primo, grazie ad una trama avvincente, la rodata complementarietà fra la coppia
protagonista, un cattivo dall'aspetto ineffabile e dalla mente luciferina,
l'ambientazione fra i suggestivi nonché piattissimi paesaggi del nord della
Danimarca.
…Même si ce n’est pas fait de manière subtile à cause d’un
début un peu mal dialogué, la thématique de cette troisième aventure tourne autour
de la religion et de la croyance. Carl Mørck, toujours incarné par un
exceptionnel Nikolaj Lie Kaas, est à deux doigts de l’implosion. Il survit
dans ce métier de flic parce qu’il sait qu’il peut sauver des gens, c’est sa
profession de foi, c’est ce qui l’anime et dans une relation malsaine qui
s’établit avec le tueur en série, dont nous connaissons l’identité dès le
départ, Carl risque de tout perdre. Il y a une intensité folle qui se
dégage de cette nouvelle enquête. Nikolaj est mis en avant, dommage
pour Assad et son interprète Fares Fares, et il nous fascine
pendant presque deux heures. Si l’intrigue n’est pas exempte de certaines
grosses ficelles, l’ambiance est prenante. Les enquêtes du Département
V : Délivrance fait monter progressivement la tension et tout
explose dans une dernière partie asphyxiante !
Bref,
cette adaptation du roman de Jussi Adler-Olsen, l’un des préférés des fans
de la saga littéraire de l’auteur, ne déçoit pas. Bien au contraire ! Elle
confirme tout le bien que nous pensions des précédents films et ce malgré le
changement de réalisateurs et de style de réalisation. Les histoires comme les
acteurs arrivent à nous faire oublier ce changement tout au long d’une enquête
qui ne laisse pas indemne le spectateur tout comme Carl Mørck ! Il
nous tarde maintenant de découvrir le prochain film des enquêtes de
ce Département V que nous adorons !
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