commedia e tragedia s'incontrano in questo film, in una storia ambientata durante l'occupazione nazista.
in un paese dell'Appennino la guerra arriva quando due statiunitensi appaiono in una casa del paese.
Aldo Fabrizi è straordinario, fa ridere e poi fa piangere.
un film sottovalutato, e poco visto.
non perdetevelo.
buona (resistente) visione - Ismaele
QUI si può vedere il film completo, su
Raiplay
Film di Zampa che sa di neorealismo (piuttosto ovvio, visto che
si è nel 1947), si regge soprattutto sulla grande professionalità di Fabrizi e
sulla linearità della storia, che miscela dramma e commedia. Forse eccessiva la
scena del tedesco e dell'americano che fraternizzano, specie pensando al
"dopo". Un film che meriterebbe di essere anche proiettato nelle
scuole per capire il clima di allora. Di puro mestiere le interpretazioni degli
altri attori. Valido.
A metà tra neorealismo e commedia, il film di Luigi Zampa
rapresenta un interessante terza via nel cinema italiano del dopoguerra. Anche
se gli aspetti più crudi e violenti del conflitto non mancano, dalle
rappresaglie fino alla paura di essere cacciati dal proprio paese, le vicende
di una famiglia di contadini umbri (con il pater familias Aldo Fabrizi che
cerca di barcamenarsi tra una parvenza di normalità e la necessità di difendere
i propri cari) si intrecciano con quelle di due soldati americani a cui danno
ospitalità. La risalita dei tedeschi, in fuga ma ancora pronti a vendicare il
collaborazionismo verso gli Alleati, cambierà le carte in tavola e stravolgerà
la vita di tutti. La lunga parte centrale, con il soldato tedesco ed il nero
americano che fraternizzano, complice una sonora sbronza, stempera i toni
drammatici di un film che comunque non si esime dal raccontare tutte le
storture e le atrocità dell'ultimo conflitto mondiale.
Aldo Fabrizi negli anni '40 era il piu' bravo attore italiano
in circolazione. I migliori registi dell'epoca lo sapevano e lo scritturavano
per i loro Capolavori (Roma Citta' Aperta, Mio figlio professore, Guardie e
Ladri...). Qualunque interpretazione facesse, lasciava un segno indelebile:
poteva passare dalla scenetta comica con un S.S. nazista ubriaco, ad immolarsi
stoicamente per salvare un soldato nemico redento, e risultare credibile, in
una manciata di minuti. Nel film neorealista di Luigi Zampa del 1946, insieme
ad un'altra grande attrice del passato Ave Ninchi, ci fa commuovere e ci fa
sorridere anche quando "vivere in pace", in tempo di guerra,
risultava davvero difficile per chiunque, anche a chi si e' sempre fatto gli
affari propri... Da vedere assolutamente.
Toccante, poetico e commovente.
E'
un film per nulla datato che ancora oggi risulta bello, toccante, poetico e
commovente. Fabrizi, nel ruolo del protagonista, è davvero straordinario e dà
vita a un personaggio ricco di sfaccettature, in grado di passare dalle
tonalità della commedia a quelle del dramma. Zampa, infine, dirige con
maestria, poesia e ispirazione.
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