venerdì 11 ottobre 2024

Vivere in pace – Luigi Zampa

commedia e tragedia s'incontrano in questo film, in una storia ambientata durante l'occupazione nazista.

in un paese dell'Appennino la guerra arriva quando due statiunitensi appaiono in una casa del paese.

Aldo Fabrizi è straordinario, fa ridere e poi fa piangere.

un film sottovalutato, e poco visto.

non perdetevelo.

buona (resistente) visione - Ismaele


 

 

QUI si può vedere il film completo, su Raiplay

 

 

Film di Zampa che sa di neorealismo (piuttosto ovvio, visto che si è nel 1947), si regge soprattutto sulla grande professionalità di Fabrizi e sulla linearità della storia, che miscela dramma e commedia. Forse eccessiva la scena del tedesco e dell'americano che fraternizzano, specie pensando al "dopo". Un film che meriterebbe di essere anche proiettato nelle scuole per capire il clima di allora. Di puro mestiere le interpretazioni degli altri attori. Valido.

da qui

 

A metà tra neorealismo e commedia, il film di Luigi Zampa rapresenta un interessante terza via nel cinema italiano del dopoguerra. Anche se gli aspetti più crudi e violenti del conflitto non mancano, dalle rappresaglie fino alla paura di essere cacciati dal proprio paese, le vicende di una famiglia di contadini umbri (con il pater familias Aldo Fabrizi che cerca di barcamenarsi tra una parvenza di normalità e la necessità di difendere i propri cari) si intrecciano con quelle di due soldati americani a cui danno ospitalità. La risalita dei tedeschi, in fuga ma ancora pronti a vendicare il collaborazionismo verso gli Alleati, cambierà le carte in tavola e stravolgerà la vita di tutti. La lunga parte centrale, con il soldato tedesco ed il nero americano che fraternizzano, complice una sonora sbronza, stempera i toni drammatici di un film che comunque non si esime dal raccontare tutte le storture e le atrocità dell'ultimo conflitto mondiale.

da qui

 

Aldo Fabrizi negli anni '40 era il piu' bravo attore italiano in circolazione. I migliori registi dell'epoca lo sapevano e lo scritturavano per i loro Capolavori (Roma Citta' Aperta, Mio figlio professore, Guardie e Ladri...). Qualunque interpretazione facesse, lasciava un segno indelebile: poteva passare dalla scenetta comica con un S.S. nazista ubriaco, ad immolarsi stoicamente per salvare un soldato nemico redento, e risultare credibile, in una manciata di minuti. Nel film neorealista di Luigi Zampa del 1946, insieme ad un'altra grande attrice del passato Ave Ninchi, ci fa commuovere e ci fa sorridere anche quando "vivere in pace", in tempo di guerra, risultava davvero difficile per chiunque, anche a chi si e' sempre fatto gli affari propri... Da vedere assolutamente.

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Toccante, poetico e commovente.

E' un film per nulla datato che ancora oggi risulta bello, toccante, poetico e commovente. Fabrizi, nel ruolo del protagonista, è davvero straordinario e dà vita a un personaggio ricco di sfaccettature, in grado di passare dalle tonalità della commedia a quelle del dramma. Zampa, infine, dirige con maestria, poesia e ispirazione.

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